2) Hardhome – 5×08
Hardhome, ottavo episodio della quinta stagione di Game of Thrones, è considerato uno dei momenti più intensi e spettacolari dell’intera serie. La puntata introduce uno dei confronti più epici con il pericolo sovrannaturale che incombe da tempo: i non-morti e i loro leader, i temibili Estranei. La prima parte dell’episodio segue trame più politiche. Jon Snow e Daenerys affrontano dilemmi profondi. Il primo si reca a Hardhome, in italiano Aspra Dimora, per convincere i Bruti a unirsi alla sua causa. Qui riconosce che l’unico modo per sopravvivere è unirsi contro il nemico comune. Il tema dell’unione di popoli diversi contro una minaccia universale è centrale per la serie, e l’episodio sottolinea tale concetto. La resistenza iniziale dei Bruti e il loro scetticismo nei confronti di Jon sono elementi che dimostrano quanto sia difficile superare vecchie divisioni, anche di fronte a un pericolo così grande e imminente.
Tuttavia, la vera maestosità dell’episodio si rivela nella seconda metà, quando l’azione si sposta completamente sul campo di battaglia. La sequenza a Aspra Dimora, quando gli Estranei e i non-morti attaccano, è un capolavoro visivo e drammatico. La regia è in funzione di una tensione crescente che esplode in un assalto brutale e caotico. Lo spettatore, come Jon e i Bruti, si trova inizialmente senza sapere cosa aspettarsi, fino a quando la vera potenza dell’esercito dei morti si manifesta. La scena si distingue per il suo ritmo palpitante e per la sensazione di terrore inarrestabile che trasmette. La neve, il gelo e l’oscurità crescente amplificano il senso di impotenza. Gli Estranei, guidati dal Re della Notte, sono dipinti come forze invincibili. Ma quando Longclaw, la spada di Jon, riesce a resistere al colpo dell’Estraneo, rivelando la sua efficacia contro queste creature, si apre una nuova speranza per l’umanità. L’apice dell’episodio arriva con una delle immagini più iconiche di Game of Thrones: il Re della Notte alza le braccia e rianima tutti i morti come parte del suo esercito.
3) The Winds of Winter – 6×10
L’episodio si apre con una delle sequenze più memorabili e stilisticamente raffinate della serie: la distruzione del Tempio di Baelor ad Approdo del Re. Ciò che colpisce immediatamente è l’uso di una colonna sonora inusualmente prominente. Light of the Seven contribuisce a creare un’atmosfera di inquietudine crescente, mentre Cersei Lannister, con una freddezza calcolata, attua il suo piano di vendetta. La regina si vendica dell’Alto Passero, dei Tyrell e di tutti coloro che si sono opposti a lei. La sua decisione di usare l’altofuoco per distruggere il tempio e tutti i suoi nemici è una dimostrazione di potere. Ma anche di perdita: suo figlio Tommen, devastato dagli eventi, si suicida, segnando un altro tragico capitolo per la dinastia Lannister. Il trionfo di Cersei è dunque una vittoria amara, ma rappresenta il culmine della sua trasformazione in una regina tirannica.
La sua incoronazione, in una sala del trono vuota e oscura, suggella il suo ruolo di principale antagonista per le stagioni successive. Questo momento è tanto maestoso quanto inquietante, e lascia il pubblico a riflettere sul prezzo del potere e sulla solitudine che lo accompagna. Nel frattempo, a Grande Inverno, Jon Snow viene proclamato Re del Nord. Questo è un altro momento chiave dell’episodio, poiché Jon, da sempre l’emarginato bastardo, viene finalmente riconosciuto come leader e difensore del Nord. La scena in cui Lyanna Mormont pronuncia un discorso che galvanizza i Lord del Nord è straordinariamente potente e dimostra quanto Jon sia diventato un simbolo di speranza e resistenza contro la minaccia degli Estranei. Tuttavia, questo momento di gloria viene accompagnato dalla crescente rivalità tra Sansa Stark e Petyr Baelish, che mira a dividere il potere appena conquistato.
Uno degli elementi più emozionanti dell’episodio è la rivelazione della vera parentela di Jon Snow attraverso la visione di Bran Stark
Si scopre che Jon è il figlio di Lyanna Stark e Rhaegar Targaryen. Questa rivelazione ribalta completamente le aspettative e cambia il suo ruolo nella lotta per il Trono di Spade. Questo colpo di scena è costruito con grande maestria e aggiunge una nuova complessità al personaggio di Jon, preparandolo a un destino ancora più grande. Infine, a Meereen, Daenerys è pronta a salpare per Westeros, accompagnata dal suo esercito, dai draghi e dai suoi alleati più fedeli. La sua partenza segna l’inizio del tanto atteso ritorno dei Targaryen, mentre i vari fili narrativi che hanno dominato le stagioni precedenti cominciano a convergere.