6) STANNIS BARATHEON:
Il percorso di Stannis in realtà ha seguito una strada molto fedele e apprezzata da tutti gli spettatori. I veri cambiamenti avvengono negli ultimi due episodi, nei quali onore e determinazione vengono sostituiti da stanchezza, imprudenza e sfrontatezza.
Cosa ha funzionato: Stannis è sicuro di essere l’erede di diritto al Trono di Spade e con la stessa sicurezza vuole proseguire e compiere le missioni che si è predisposto. Vorrebbe che Jon si schierasse al suo fianco durante la battaglia contro i Bolton a Grande Inverno, in modo da avere un alleato al Nord. Nonostante il rifiuto da parte di Snow, con rispetto parte per la guerra. Le condizioni climatiche non sono certamente tra le migliori, ma la sua determinazione lo rende un personaggio degno di rispetto.
Cosa non ha funzionato: Come scrivevo sopra, da un episodio all’altro Stannis sembra perdere di coerenza. Alla prima difficoltà si arrende ai mezzi del Dio della Luce, provocando la morte della figlia Shireen (difesa fino all’episodio precedente) e successivamente anche della moglie (seppur involontariamente). Il suo sacrificio si rivela vano e infine arriverà la sconfitta davanti le porte di Grande Inverno e la sua morte.
Lo ripeto, ciò che non ha funzionato è stato il cambio repentino di direzione del personaggio. Nei libri la sua fede non vacilla (sempre se ne ha avuta una, questo in realtà è un mistero, a volte sembra più che altro approfittarsi del Dio della Luce che se mai esistesse potrebbe a quel punto vendicarsi – ma questa è un’altra storia) e invita le persone a continuare a pregare. Stannis sarebbe potuto morire lo stesso, ma almeno la sua integrità come personaggio sarebbe rimasta intatta e avrebbe ricevuto anche meno odio da spettatori e lettori.