Questa settimana Game of Thrones ci ha regalato un episodio decisamente corposo (e qui ci sarebbe da fare una battuta in relazione al titolo originale “The Gift” ossia “ Il dono”). Corposo perché ci sono tutte le numerose storyline (fatta eccezione per quella di Arya Stark) in cui sono uscite fuori le prime grandi conseguenze scaturite dalle decisioni e dalle azioni dei personaggi.
A nord le cose non vanno per il meglio. La decisione di Jon di partire con i Bruti non piace proprio ai suoi confratelli e questo sembra ormai condannare la sua posizione di lord Comandante. Nel frattempo, il debole ma coraggioso Sam ha sempre meno amici alla Barriera. A causa della lontananza di Jon e con la morte del vecchio maestro Aemon (i lettori avranno sicuramente apprezzato il riferimento al personaggio di “Egg”, presente nel libro “Il Cavaliere dei Sette Regni”, sempre scritto da George Martin) alcuni dei Guardiani della Notte non si fanno certamente scrupoli nel picchiarlo e nel voler abusare della povera Gilly. I due si salvano in corner grazie all’intervento del metalupo di Snow, Spettro. Ammetto che la scena è stata un po’ banalotta. Non c’è nulla di originale nel vedere due uomini che si prendono gioco del ragazzo in sovrappeso della situazione. Una tipica scena di bullismo terminata in favore dei deboli, certo, ma non c’era bisogno di questo in Game of Thrones.
Sempre a Nord, Stannis si trova di fronte alle difficoltà che la decisione di marciare verso Grande Inverno sta portando. Il clima non è affatto favorevole e la battaglia si prevede molto difficile. Ma l’uomo è determinato ad andare fino in fondo e addirittura rifiuta la proposta dell’ammaliatrice e seduttrice Melisandre, della quale lui è ovviamente attratto. L’amore paterno verso la figlia Shireen ha il sopravvento e lui allontana la donna quando lei gli propone di sacrificare la bambina al Dio della Luce in modo che possano vincere la battaglia. A cosa porterà questa scelta?
Sansa Stark, intanto, è diventata ufficialmente prigioniera dei Bolton. Non viene affatto trattata bene (non è una sorpresa) e decide di chiedere aiuto. Purtroppo lo fa affidandosi alla persona sbagliata. Theon/Reek è ancora schiavo di paura e codardia e rivela i piani della ragazza a Ramsey. Questa è sicuramente la storyline più triste di questa stagione e gli spettatori non vedono l’ora che ci sia qualche svolta, soprattutto in favore della giovane Stark.
Tyrion e Jorah sono invece una grande sorpresa. Questa improbabile coppia riesce ad essere venduta ad un padrone di schiavi che porta immediatamente i due a Meeren, lì dove avviene l’incontro con la madre dei draghi. La scena, assolutamente non presente nei libri, era forse una delle più attese e ci si chiede quali cambiamenti ci saranno nelle storyline di entrambi Tyrion e Daenerys e in generale cosa porteranno all’intera storia di Game of Thrones.
Altre conseguenze a delle azioni evidentemente troppo avventate sono quelle viste a Dorne. Myrcella non vuole essere salvata, mette in chiaro di sentirsi a casa con i Martell, facendo quindi intendere che il viaggio di Jaime Lannister sia stato inutile. Ha solo portato all’avvelenamento del povero Bronn, salvato proprio all’ultimo momento dal gesto caritatevole di una delle giovani Serpi delle Sabbie, che gli regala l’antidoto. Una delle storyline probabilmente più deludenti, o che almeno non sembra aver mostrato agli spettatori interessanti vicende.
Infine torniamo ad Approdo del Re. Olenna Tyrell è legittimamente su tutte le furie per ciò che è successo ai due nipoti e cerca di trovare una soluzione a tutti i costi. Nel frattempo Cersei continua con la sua farsa, nonostante i sentimenti materni verso il figlio siano assolutamente sinceri. Purtroppo mettere completamente da parte l’innocenza di Tommen (e di Myrcella) non sembra aver contribuito a renderli personaggi migliori o di spessore. Restano tristemente pedine nelle mani di altri.
La peggiore conseguenza vista nella puntata, però, è ai danni di Cersei, che proprio nei momenti finali resta vittima del sistema che lei stessa ha permesso si creasse. Dopo cinque stagioni, anche lei esce fuori dal “gioco del trono”. Resta da vedere se sarà una condizione momentanea o permanente.
Questa settima puntata continua sulla scia degli altri episodi che sembrano mostrarci una sorta di quiete prima della tempesta. Si scatenerà tutta nel finale? Speriamo di no. I colpi di scena e gli intrighi ci sono stati, ora vogliamo azione e veri e propri atti di coraggio. Non è poi chiedere troppo.
(Un saluto agli amici di Team Sansa)