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7 personaggi di Game of Thrones che erano segretamente dei villain

Shae in Game of Thrones
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In Game of Thrones, il confine tra eroi e villain è spesso sfumato: molti personaggi della serie (che puoi recuperare qui su NOW) operano nell’ombra, influenzando gli eventi con le loro azioni subdole e spesso egoistiche. Mentre alcune figure malvagie, come Joffrey Baratheon o Ramsay Bolton, si rivelano apertamente spietate fin dall’inizio, altri nascondono le loro ambizioni, debolezze o oscurità dietro facciate ingannevoli. Questi personaggi, apparentemente innocui o addirittura alleati, seminano discordia, tradimento e morte in modi meno evidenti, ma non meno devastanti.

Dall’amore ossessivo di Lysa Arryn ai tradimenti di Shae, passando per l’indifferenza distruttiva di Robert Baratheon e la spietata astuzia di Petyr Baelish. Ognuno di loro ha contribuito a plasmare i conflitti che hanno sconvolto Westeros. In questo articolo esploreremo sette di questi personaggi, analizzando come le loro azioni abbiano avuto conseguenze catastrofiche, trasformandoli nei villain che abbiamo conosciuto.

1) Alliser Thorne

Alliser Thorne, interpretato da Owen Teale
HBO

Alliser Thorne è uno dei personaggi più controversi di Game of Thrones, una figura che incarna il classico villain nascosto. Insospettabile per via dei suoi titoli: maestro d’armi e, in seguito, Lord Comandante ad interim dei Guardiani della Notte. Apparentemente, Alliser Thorne è uno dei più affidabili tra i protettori del Regno, ma le sue azioni e il suo atteggiamento lo rivelano come un antagonista subdolo. Fin dal suo primo incontro con Jon Snow, Thorne mostra un profondo disprezzo per il giovane Stark. Lo tratta con fredda ostilità e lo umilia pubblicamente. Questo rancore non è solo dettato dalla rigida gerarchia della Confraternita, ma anche dal risentimento personale di Thorne verso chiunque minacci la sua autorità. Il vero momento in cui Thorne si rivela un villain è durante la cospirazione contro Jon Snow, culminata nell’assassinio del Lord Comandante. 

Sebbene Thorne cerchi di giustificare il tradimento come un atto per il bene della Confraternita, è evidente che le sue azioni sono alimentate dall’invidia e dal desiderio di eliminare un rivale diretto. L’assassinio di Jon Snow è un atto vile che Thorne cerca di mascherare dietro un’apparente preoccupazione per la sicurezza della Confraternita. Ma in realtà svela la sua vera natura: un uomo incapace di adattarsi al cambiamento e pronto a sacrificare chiunque per preservare la sua posizione. Alliser Thorne rappresenta una categoria di villain molto realistica, quelli che non tramano per dominare il mondo, ma che sabotano silenziosamente gli altri per egoismo e paura. Il suo arco narrativo si chiude con la sua esecuzione, un momento che, paradossalmente, umanizza il personaggio. La sua ultima ammissione di rispetto verso Jon Snow, seppur tardiva, dimostra che dietro la maschera di durezza si nascondeva un uomo consapevole, seppur incapace di cambiare.

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