6) Un caso particolare è quello di Robert Baratheon, che abbiamo definito un villain “passivo” di Game of Thrones
Per quanto Robert Baratheon sia stato inizialmente dipinto come il Re liberatore di Westeros, ha spesso dato segni di instabilità. Un’instabilità motivata dalla perdita dell’amore, quello per Lyanna Stark, la sorella di Eddard. Re Robert è un esempio di villain “segreto” per via della sua indifferenza e incompetenza nel governare, aspetti che contribuiscono a gettare il regno nel caos. Sebbene sia ricordato come l’eroe che rovesciò la dinastia dei Targaryen, il suo regno è ben lontano dall’essere glorioso. La sua leadership debole, i suoi vizi e la sua riluttanza ad affrontare le responsabilità reali lo rendono uno dei principali responsabili del declino dei Sette Regni. Incapace di superare la perdita di Lyanna Stark, Robert sposa Cersei Lannister per convenienza politica, creando un matrimonio infelice che alimenta il disprezzo reciproco
Il vero fallimento di Robert come re risiede nella sua incapacità di governare. La sua indifferenza verso le macchinazioni politiche alla corte di Approdo del Re permette ai Lannister e ad altri ambiziosi di consolidare il loro potere. Inoltre, la sua inettitudine come padre contribuisce a creare il mostruoso Joffrey Baratheon, che erediterà il trono e aggraverà ulteriormente la situazione. Anche se non è un villain nel senso tradizionale, Robert Baratheon è un antagonista passivo. La sua morte, avvenuta in circostanze quasi ridicole durante una battuta di caccia, simboleggia il crollo della fragile stabilità che aveva mantenuto. Il fallimento di Robert apre le porte alla guerra civile e alle tragedie che seguiranno. Robert Baratheon è un promemoria amaro di come l’eroismo del passato non garantisca un governo saggio o giusto.