#5 Tyrion e Shae
Come Ginnifer Goodwin ci insegna in “La verità è che non gli piaci abbastanza“, quando si intraprende un qualsiasi tipo di relazione bisogna partire dal presupposto di non essere l’eccezione, ma la regola. In questo modo evitiamo di attaccarci a quelle effimere illusioni che ci portano sempre inevitabilmente alla tragedia.
Bene, Tyrion ha creduto di essere l’eccezione, si è illuso ancora una volta, e questa volta consapevolmente, che una prostituta potesse amarlo davvero, e forse non sbagliava neanche così tanto, quanto meno in principio, ma una donna ferita è più letale del demonio in persona.
Tyrion si era innamorato ancora una volta della donna sbagliata, una donna in grado di farlo sentire davvero amato, apprezzato e normale, in un certo senso.
Ma a parer mio Shae non l’ha mai davvero amato. Gli voleva probabilmente un bene infinto, ma un amore che vuole possedere non è vero amore. Lei non volle capire le ragioni di Tyrion, non si voleva fidare dell’uomo che diceva di amare. Shae volle vedere le brutture del mondo anche nell’unico uomo che l’aveva davvero amata e questo è stato il suo sbaglio più grande.
Accecata dalla gelosia e dalla rabbia, si lasciò andare al desiderio di vendetta e tradì il suo leone per un altro, per uno che la stava solo usando, per uno per cui lei era e rimaneva soltanto una prostituta.
Proprio come nella favola dello scorpione e della rana, non si può cambiare la natura delle persone, a prescindere da quanto le si ami.