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L’evoluzione di Arya Stark in fotogrammi

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Testarda e pestifera, audace e fuori dagli schemi: Arya Stark è riuscita a conquistarci fin dalla primissima inquadratura in Game of Thrones.

Una bambina per certi versi già matura, completamente diversa dalla sorella Sansa (della cui evoluzione abbiamo parlato qui), così diversa dal resto del mondo. Sfida ogni convenzione Arya, lotta per essere se stessa in una società che vuole omologarla a ogni costo. La sua evoluzione è una rotta sicura verso un finale già tracciato, perchè Arya Stark sa chi è e chi vuole essere e nemmeno le sfide più ardue riusciranno a farla desistere dal suo obiettivo.

Un personaggio coerente e ben delineato che ci regala un percorso stabile, di vera crescita.

Lei, che ha avuto il coraggio di spingersi oltre i confini dei Sette Regni pur di ricongiungersi con la sua natura guerriera, è il vero punto di forza di Game of Thrones, come dimostrano i fotogrammi che la ritraggono: così iconici da poter narrare in un solo istante l’intera evoluzione di questo personaggio e della serie stessa.

1) Le prime immagini con Arya, la bambina che non vuole essere una lady

Dedita al cucito insieme alla sorella e alle altre lady della corte: è così che la vediamo ripresa per la prima volta in Game of Thrones.

Eppure, già dal primissimo momento in cui il nostro sguardo incontra il suo, capiamo che quello non è il posto di Arya Stark.

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È solo con un’arma in mano, impegnata a compiere le attività che normalmente sono riservate agli uomini, che Arya riesce a essere felice.

Ancora bambina, eppure già più brava del fratello Bran, lo sfida quasi per dispetto, con un sorriso beffardo che le incornicia il volto.

Sopra gli abiti da principessa rigorosamente imposti dalla famiglia per l’arrivo del re, la piccola Stark indossa il suo miglior volto da ribelle, mischiandosi alla folla senza temere di sgualcire i vestiti, senza preoccuparsi di rovinare i suoi capelli composti e ben pettinati.

Ed è lì che per la prima volta ci rendiamo conto di chi sia Arya Stark: una bambina curiosa e piena di ambizioni, una futura adulta dal talento inestimabile, pronta a farsi strada nel mondo a modo suo.

2) Ago

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Il fratellastro Jon, tanto amato da Arya, è l’unico che sembra capire fin da subito la vera natura della sorella.

Lui che da sempre l’ha incoraggiata a inseguire le sue passioni, gli fa il dono più bello che la piccola potesse ricevere: la sua prima spada e, con essa, l’approvazione da sempre desiderata nel trovare la sua strada.

3) Sulla strada verso il Sud

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Ma, per trovare veramente se stessa, Arya deve prima abbandonare quel rifugio sicuro che è la sua casa. È proprio nell’addio a Grande Inverno, infatti, che la storia di ogni Stark e di Game of Thrones ha inizio.

A differenza della sorella, però, la piccola guerriera comprende subito il pericolo del percorso che sta per compiere. E la dimostrazione che il suo intuito non sbaglia non tarda ad arrivare.

Per poter sopravvivere nel mondo di squali che è il Sud, Arya deve rinunciare a una parte di sé. Il suo adorato metà lupo, Nymeria, è costretto alla fuga pur di salvarsi la pelle.

Ma la piccola sa che l’amore per essere vero deve saper lasciare liberi: liberi di inseguire la propria natura, liberi di correre verso la salvezza anche lasciandoci indietro ciò a cui più teniamo.

4) Lezioni di danza

Giunta in quella terra dove splende sempre il sole, circondata da bellissime lady e feste sfarzose, Arya non riesce a sentirsi a casa. Infelice, nostalgica, la Stark esprime più volte il suo desiderio di tornare a Grande Inverno.

Così Ned, l’uomo che ama la famiglia più di ogni altra cosa, capisce che è giunto il momento di lasciare che la sua bambina insegua le sue aspirazioni. Le fa un dono, un regalo che renderà la sua permanenza ad Approdo del Re sopportabile, per certi versi anche felice: le concede la possibilità di dilettarsi nell’arte della spada, sentendosi finalmente una vera guerriera.

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Arya: Io sarò lord di un grande castello?

Ned: Tu sposerai un nobile e governerai il suo castello. I tuoi figli saranno cavalieri princi e lord.

Arya: No, non fa per me.

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Silenziosa e agile come un gatto, Arya impara a controllare il suo corpo grazie agli insegnamenti del suo maestro, Syrio Forel.

Con quella spada di legno in mano, la piccola può essere veramente se stessa, ed è così che prende sempre più consapevolezza di non essere destinata a diventare la lady che la sua origine nobile le impone di essere.

5) La fuga

Ben presto, però, per Arya arriva il momento di crescere e di comprendere realmente cosa le riserva il durissimo mondo di Game of Thrones.

Quando suo padre viene accusato di essere un traditore della corona, la Stark si ritrova da sola in una terra nemica, inospitale. L’unica scelta possibile, allora, diventa la fuga.

Costretta ad abbandonare il suo mentore e maestro nelle mani dei nemici, Arya si rifugia tra il popolo di Approdo del Re, imparando a sopravvivere cibandosi di piccioni e ratti.

Ogni persona che la circonda è un pericolo per lei: qualsiasi cittadino sarebbe disposto a venderla alla regina pur di conquistarsi la sua grazia. Arya si trova costretta ad affilare gli artigli, mettendo in pratica gli insegnamenti di guerra ricevuti.

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Ha sempre sognato di vivere un vero duello, ma il suo tenero cuore non conosce ancora il peso enorme che uccidere qualcuno comporta.

Con timore e sofferenza prende la sua prima vita, perdendo in quello stesso istante tutta la sua innocenza.

6) Addio papà

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In mezzo alla folla che grida agguerrita invocando la morte del traditore, Arya Stark assiste impotente alla pubblica condanna del suo amato padre.

Impaurita, sofferente, Arya ritorna in quel momento la bambina innocente che la sua età le impone di essere.

Si affida come una neonata tra le braccia di Yoren, l’unico amico che le rimane. Gli occhi chiusi mentre si accuccia sul petto rassicurante dell’uomo, incapace di guardare l’orrore che si sta svolgendo dinanzi a lei.

A pochi metri di distanza, la testa di Ned Stark rotola a terra tra la folla esultante.

7) Arry

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Il viaggio di Arya Stark in Game of Thrones ha ufficialmente inizio.

Prima di tornare a casa, la giovane lady dovrà compiere un percorso tortuoso e tormentato, che riuscirà a forgiarla nel profondo e a renderla la donna forte che tanto abbiamo amato.

Spogliata della sua identità e delle sue ricchezze, la piccola si ritrova a mischiarsi con la folla di delinquenti e assassini che vengono condotti verso la Barriera. Vestita come un uomo, senza alcun privilegio e confort, la lady di Grande Inverno impara cosa vuol dire vivere nel mondo reale.

8) Nuove conoscenze

Durante questo cammino Arry farà la conoscenza di alcune figure che si riveleranno indispensabili nel suo percorso futuro.

Jaqen H’ghar, il braavosiano a cui Arya salverà la vita dalle fiamme, ci viene mostrato per la prima volta chiuso in gabbia come un pericoloso criminale. Affascinante e raffinato, i suoi modi ci lasciano subito comprendere che il suo personaggio ha tanto da raccontarci.

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Ma è il rapporto con Gendry a regalarci alcuni dei fotogrammi più amati dal fandom di Game of Thrones. Quell’amicizia sincera tra due giovani così diversi eppure così simili ci ha donato uno dei pochi rapporti veramente puri all’interno della serie.

Il tragitto verso la Barriera non va come previsto e Arya e i suoi amici si ritrovano ben presto nelle mani di nuovi nemici, i più terribili di Game of Thrones: i Lannister.

9) Harrenhal

Imponente e inquietante, Harrenhal si manifesta per la prima volta agli occhi di Arya e degli spettatori di Game of Thrones in tutto il suo terribile fascino.

Questo oscuro luogo sarà la prima tappa nel percorso di formazione della Stark, un percorso che passerà attraverso il dolore e la sofferenza, per arrivare a scolpire con durissimo metallo quel cuore ancora troppo tenero per il mondo.

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Impotente, Arya assiste alle ingiustizie perpetuate dai soldati Lannister, alimentando l’odio verso quella famiglia che le ha già tolto fin troppo.

La sua vita e quella delle persone che la circondano sono nelle mani di dei folli torturatori senza scrupoli, e lei non ha nessun potere contro di loro. Non può fermarli, può solo rimanere immobile a guardare, pregando che non arrivi il suo turno.

10) La lista

L’odio cresce sempre di più dentro di lei, un vero e proprio fuoco inarrestabile che plasma il suo desiderio di vendetta, facendo emergere pian piano la parte più battagliera di lei.

Ma Arya non è ancora pronta per prendersi la sua rivincita. La parte più dura sarà proprio l’attesa: lunga, estenuante, difficile da sopportare. L’unica cosa che riesce a non farla cedere è la sua lista: un elenco completo delle persone che meritano tutta la sua ira, il diario nero delle vite che la piccola Stark sta programmando di prendere.

11) L’arrivo di Lord Tywin

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Con l’arrivo di Lord Tywin i giochi cambiano per Arya e per tutti gli altri prigionieri di Harrenhal.

Sorprendentemente, è proprio l’uomo più spietato di Game of Thrones a donare un attimo di sollievo alla Stark, facendo immediatamente crollare il regime di tortura imposto dai suoi soldati e chiedendo che i prigionieri vengano impiegati in utili mansioni.

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Arya Stark diviene, così, la coppiera di Lord Tywin, instaurando con l’uomo un particolare rapporto che ci regalerà alcuni dei dialoghi più belli di Game of Thrones.

Da questo strano rapporto, Arya apprenderà qualcosa in più sul mondo. Tywin è un uomo profondamente diverso dal padre e sarà in grado di insegnare alla piccola come sfruttare al meglio la sua intelligenza e astuzia in un mondo che ha già ampiamente dimostrato di non essere in grado di premiare quella lealtà tanto cara a Ned Stark.

12) Solo la morte può ripagare la vita.

Il dio della morte ha un debito con Arya e per la giovane è giunto il momento di riscattarlo. Jaqen H’ghar deve alla piccola tre nomi, tre vite da dare in dono al Dio Rosso per ripagare quelle salvate da Arya durante l’attacco dei Lannister.

Arya, così, può finalmente iniziare a mettere in atto la sua vendetta, eliminando il primo dei nomi della sua lista: Messer Sottile.

Il corpo senza vita dell’uomo che per mesi ha torturato centinaia di innocenti cade ai piedi della Stark, che adesso è forte del potere di poter decidere le sorti degli uomini solo con un sussurro indirizzato alle giuste orecchie.

13) Di nuovo in fuga

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Dopo aver saputo che Lord Tywin sta per avanzare all’attacco del fratello Robb, Arya capisce che è giunto il momento di lasciare Harrenhal, mettendo in atto un piano di fuga che vedrà l’indispensabile contributo di Jaqen.

L’astuta Stark riesce a convincere il braavosiano ad aiutarla nella sua fuga dalla fortezza. Così, indisturbati, Arya, Gendry e Frittella abbandonano l’inospitale castello superando con timore i corpi senza vita delle guardie Lannister.

14) Valar Morghulis

Per Arya e Jaqen è il momento di dirsi addio, ma prima l’uomo lascia alla Stark un ultimo dono: si tratta di una misteriosa moneta che permetterà alla ragazza di trovarlo qualora dovesse decidere di unirsi agli uomini senza volto.

15) Il Mastino

Assaporata brevemente la libertà, Arya si ritrova ancora una volta prigioniera di un uomo più grande e forte di lei.

Tenuta in ostaggio dall’uomo che per primo ha odiato, il boia che ha tolto la vita al suo amico garzone, il primo esempio di ingiustizia che l’innocente bambina ha visto compiere sotto il sguardo. Eppure sarà proprio grazie a quella figura così tormentata che la Stark si ritroverà per la prima volta a un passo dal raggiungere la sua famiglia.

16) Le nozze rosse

Eccola, così vicina che Arya può quasi sentirne il profumo, quel dolce odore di casa e sicurezza che solo lei può trasmettere.

La sua mamma è solo a pochi metri da lei, presto si potranno abbracciare.

Ma per Arya non è ancora giunto il momento di trovare la pace: un tragico evento sta per svolgersi davanti ai suoi occhi.

Tradita e disonorata, la sua famiglia viene trucidata a pochi metri da lei, mentre la piccola Stark assiste impotente, vedendo sfumare davanti a sé l’unica occasione per essere di nuovo felice.

Le nozze rosse ci regalano alcune delle scene più forti di Game of Thrones, ma è nello sguardo sofferente di questa ragazzina, ancora troppo giovane per aver già visto tanto male, che cogliamo a pieno la crudeltà della lotta al potere.

17) Il mastino

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La crudeltà umana, che Arya ha potuto vivere sulla sua pelle fin da piccola, ha l’effetto di indurire il cuore della Stark, cambiandola nel profondo. Per la giovane, ormai, non esiste più nessuna pietà, deve pensare solo a se stessa poiché ha finalmente compreso che nessuno lo farà al suo posto.

Impassibile lascia il suo compagno di viaggio a morire, determinata a cogliere al volo l’occasione per riscattare la sua libertà. Il Mastino non è più un suo nemico, ma nemmeno qualcuno che meriti la pietà di una morte veloce o la solidarietà di delle cure immediate. Arya deve andare avanti sulla sua strada, finalmente sola.

18) In viaggio

Di quella bambina sempre allegra e sorridente che, all’inizio di Game of Thrones, sognava di dominare il mondo con la sua piccola spada di legno non c’è più traccia.

Arya è ormai una donna perfettamente in grado di badare a se stessa, determinata ad affrontare con coraggio tutte le sfide che la vita vorrà metterle davanti.

Quando l’opportunità di una nuova avventura le si presenta davanti agli occhi, Arya non esista. È pronta a scoprire il mondo, a imbarcarsi in un nuovo viaggio alla scoperta di sé.

Anche da lontano, Jaqen torna a coprirgli le spalle, donandogli la possibilità di ricongiungersi a lui per affinare i mezzi che le permetteranno di mettere in atto la sua vendetta contro gli sterminatori della sua amata famiglia.

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Lo sguardo punta dritto all’orizzonte, mentre con entusiasmo e curiosità Arya si imbarca verso l’ignoto.

19) La casa del bianco e del nero

Lo sbarco di Arya Stark a Braavos ci regala alcune delle scene fotograficamente più belle di Game of Thrones, lasciandoci immergerci in una terra tanto diversa dai tetri colori a cui i Setti Regni ci hanno abituati.

Lo splendore dei colori di quella terra, però, non deve distrarre dal farci attenzione tutta l’oscurità che vive in quel luogo. Per Arya la vita a Braavos si rivelerà tutt’altro che semplice, numerose sfide la attendono all’orizzonte.

Il suo nuovo maestro agisce per vie misteriose, Arya deve dimostrare di essere degna di delle qualità che nemmeno lei è in grado di comprendere.

La prima notte in quella nuova terra straniera passa nell’attesa di un’accoglienza mancata, adagiata al freddo di una scalinata inospitale, attendendo l’arrivo di un angelo custode che si rivelerà però un duro insegnante.

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Ma Arya non ha paura delle sfide: è pronta ad affrontare qualsiasi cosa. In silenzio e senza lamentarsi aspetta il suo momento e la sua pazienza non tarda ad essere ripagata. Il suo addestramento può ufficialmente iniziare.

20) Servizio

È nel contrasto tra i vividi colori dell’esterno e le tenebre della sacra casa del Dio dai Mille Volti che cogliamo tutta la dualità di quel mondo che Game of Thrones ci vuole presentare.

Vita e morte si intrecciano in un unico piano, in un gioco di potere che è quanto più lontano possa essere da una guerra per bambini. Ma Arya si rivela pronta a governare la morte, forte di un fuoco di odio che arde dentro di lei rendendola più viva che mai.

21) Nessuno

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Per servire, però, Arya deve rinunciare a tutto ciò che la rende se stessa, deve lasciare andare Arya Stark e diventare nessuno.

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Gli occhi assenti viaggiano verso una terra ormai troppo distante da lei, volano verso il ricordo di una bambina piena di sogni, ripensano a tutto ciò che le è stato portato via.

Sarebbe così facile lasciare andare tutto, diventare una serva di un Dio straniero, essere Nessuno. Perché Nessuno non ha rabbia né rancore, non ha nemici da affrontare o sfide impossibili da superare.

Ma Arya non può farlo, non del tutto.

La vendetta per quella famiglia che le è stata trucidata, l’apparenza alla casa Stark, la sua Ago, sono parti integranti di lei.

Sostituisce i suoi vestiti, getta in mare tutte le sue ricchezze, ma il suo cuore rimane comunque quello di una vera Stark. A ricordarglielo resta solo la sua spada, gelosamente custodita tra le rocce.

22) Non ancora Nessuno, ma qualcun altro.

È il momento di fare un passo avanti nella sua formazione. Arya è adesso pronta di indossare uno dei volti delle vite donate al suo Dio.

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Lanna, una venditrice ambulante di frutti di mare, è la serva della morte, l’angelo che arriva a togliere la vita.

Ma uccidere un uomo sconosciuto è nei piani del Dio dai Mille Volti, non in quelli di Arya Stark. Quando incrocia per strada colui che è stato il suo primo nemico, la piccola figlia di Grande Inverno non può fare a meno di ricordare la sua vera identità.

Ruba un volto, pronta a prendersi la sua prima rivincita contro il mondo. Lei è la giustiziera di se stessa, la letale guerriera della sua famiglia.

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Il primo nome della sua lista, Meryn Trant, viene eliminato. Arya è diventata una giustiziera priva di scrupoli, pronta a vendicare il male del mondo.

23) Punizione

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Il prezzo da pagare per il gesto compiuto è alto. Arya deve rinunciare ai suoi occhi, i vividi colori di Braavos si spengono per lei, in un’oscurità che la avvicina a quella stessa morte che la ragazza deve imparare a servire.

24) Addestramento

Senza la vista, Arya impara ad affinare gli altri sensi. Con le mani riesce a esplorare il mondo e a farsi strada in esso, perfettamente capace di badare a se stessa senza alcuna paura.

L’olfatto l’aiuta ad avvertire ogni pericolo, permettendole di destreggiarsi tra pericolosi veleni e sostanze sconosciute senza compiere alcun errore.

Ma è nel combattimento che Arya fa più fatica a trovare il giusto equilibrio, inizialmente incapace di costruire un modo di combattere che possa adattarsi alla sua nuova condizione.

L’orfana riesce a sopraffarla, cogliendola alla sprovvista, ma giorno per giorno Arya diventa più abile, impara a vedere con dei sensi diversi dalla vista, divenendo capace di intercettare il suo nemico e prevederne le mosse.

25) Mentire

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Seppur non ancora in grado di abbandonare Arya Stark, la ragazza riesce a immergersi sempre di più nei panni di Nessuno, imparando a mentire, imparando a negare se stessa in maniera abbastanza convincente da imbrogliare perfino il Dio dai Mille Volti.

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Jaqen, allora, capisce che la piccola è ormai pronta. Adesso si è meritata di riavere i suoi occhi, per mettersi definitivamente al servizio della morte.

La nuova Arya vede la luce per la prima volta. Ferita e plasmata dal duro addestramento vissuto, della piccola bambina partita per Approdo del Re tanto tempo prima non c’è più alcuna traccia.

26) Una nuova prova

È tempo di un nuovo omicidio in Game of Thrones. Per completare la sua iniziazione Arya deve dimostrare di essere pronta a diventare un’assassina senza scrupoli.

La sua missione è quella di avvelenare Lady Crane, un’attrice che ha attirato su di sé l’invidia di una giovane ragazza.

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Arya è pronta a fare il suo dovere, ma quando capisce che la donna a cui deve togliere la vita non ha nessuna colpa che le faccia meritare la morte abbandona la missione e decide di agire secondo il suo cuore.

L’ira l’ha resa una giustiziera, ma essere un boia è cosa ben diversa e Arya non vuole diventare quel tipo di persona.

27) Il confronto finale

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La sua decisone non può passare inosservata e il prezzo da pagare questa volta è il più alto che possa esserci. La ragazza deve morire.

Ma Arya Stark non è disposta ad accettare in silenzio la sua sentenza. La sua abilità in duello è enormemente cresciuta, nessuno può batterla. Attira l’orfana al buio, lì dove sa di essere più forte, di avere un vantaggio. Con mano e cuore fermi, così, sferra il suo colpo finale, completando il suo cammino.

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Jaqen: Finalmente una ragazza è Nessuno.

Arya: Una ragazza è Arya Stark di Grande Inverno e sto tornando a casa.

Game of Thrones, 6×08

Ed è proprio in quel momento che Arya capisce che il momento di tornare a casa è giunto. C’è una vendetta ancora da compiere e la Stark non vuole più indugiare.

28) Vendetta

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Mi chiamo Arya Stark. Voglio che tu sappia che l’ultima cosa che vedrai sarà una Stark sorridente che ti guarda mentre muori

Game of Thrones, 6×10

Come descrivere a parole la potenza di questo fotogramma tratto dalla 6×10 di Game of Thrones?

Una delle scene più coinvolgenti della serie, uno di quei momenti che ci ha fatto saltare in aria dallo stupore, urlare di gioia e riempirci di energia come una scossa di adrenalina.

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Uomini valorosi: avete ucciso una donna con in grembo il suo bambino, sgozzato una madre di 5 figli, trucidato i vostri ospiti dopo averli invitati a stare sotto il vostro tetto. Ma non è vero che avete massacrato fino all’ultimo Stark. No, è stato questo il vostro errore, avreste dovuto estirparli tutti, radici e tronco. Lasciate un solo lupo vivo e le pecore non saranno al sicuro.

Game of Thrones, 7×01

Arya Stark è tornata e per i nemici della sua famiglia è tempo di iniziare a tremare. È giunto il momento di regolare i conti, iniziando proprio da coloro che più di tutti hanno disonorato la sua famiglia.

29) Sulla strada di casa

L’inverno è finalmente arrivato. Arya Stark procede spedita verso la sua casa, pronta a ricongiungersi con tutto ciò che la rende se stessa.

E il primo grande incontro avviene con la sua amatissima Nymeria. Tanto tempo è passato da quel dolorosissimo addio, il suo cucciolo è ormai cresciuto, proprio come lei. Nymeria e Aria sono così diverse, eppure simili: due anime selvagge che hanno imparato a sopravvivere in un mondo che voleva sopraffarle ad ogni costo, due guerriere che camminano a testa alta nel mondo.

Tornare indietro non è più possibile, il tempo di vivere l’una al fianco dell’altra è passato, spazzato via dalla crudeltà del mondo. Ma, seppur distanti, l’amore di queste due creature rimarrà per sempre.

30. Casa

Eccola finalmente, la sua adorata terra, la casa tanto amata è lì, pronta ad accoglierla.

Come in un cerchio che si richiude, gli Stark fanno ritorno a Grande Inverno, ricominciando proprio da lì dove sono partiti, tornando nel loro nido rassicurante e confortevole con animi e corpi completamente nuovi.

Dei bambini pieni di speranze erano partiti da quel luogo tanti anni prima e, adesso, dei veri e propri leader vi fanno ritorno.

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In piedi l’una di fronte all’altra ci sono due delle donne più forti dei Sette Regni. Le sorelle Stark sono di nuovo insieme, ormai pronte a guardarsi le spalle a vicenda.

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Bran, il piccolo ribelle della famiglia, il bambino che amava arrampicarsi per tutto il castello. Anche lui così diverso, cambiato dal mondo. Avventure diverse hanno segnato il percorso dei due fratelli, ma adesso gli Stark sono finalmente riuniti.

È nell’abbraccio tra Arya e Jon, però, che le lacrime non riescono più a trattenersi. Quel fratello amorevole e protettivo che ha sempre creduto nella forza di Arya ora può finalmente riabbracciare la sua guerriera, vedendo con i suoi occhi la donna meravigliosa che è diventata.

31) Il bacio

Tra i momenti che più ci hanno fatto storcere il naso negli atti finali di Game of Thrones rientra senza dubbio quello che vede coinvolti Arya e Gendry.

Il loro bacio ci ha fatti temere il peggio, portandoci subito a urlare al fanservice, spaventati dall’idea che gli autori potessero snaturare il personaggio di Arya pur di accontentare le ship dei telespettatori.

Eppure, guardando questo fotogramma oggi, riusciamo a comprendere che anche questo momento rappresentava una tappa fondamentale nel percorso della Stark.

Arya ha indagato dentro se stessa, scoprendo chi è e lottando con forza per farlo capire a tutto il mondo. Ma c’è un’ultima cosa che deve capire: vuole conoscere l’amore, provare cosa significa essere la moglie e lady che ha sempre dichiarato di non voler mai diventare.

E solo dopo aver vissuto quell’ultima esperienza può veramente considerarsi pronta a rinunciare per sempre a quell’idea, procedendo dritta e sicura verso quella strada che da tempo aveva già iniziato a tracciare.

Gendry: Vieni con me, diventa mia moglie, la lady di capo tempesta.

Arya: Sarai un ottimo lord, qualsiasi donna sarà fortunata ad averti. Ma io non sono una lady, non lo sono mai stata. Non fa per me.

Game of thrones, 8×04

32) La profezia

Arya: Io ti conosco, hai detto che ti avrei rivista.

Melisandre: Eccoci infatti, qui alla fine del mondo.

Arya: Hai detto che avrei chiuso moltissimi occhi, avevi ragione anche su quello.

Melisandre: Occhi marroni, occhi verdi… occhi azzurri.

Game of Thrones, 8×03

Libera da ogni dubbio, Arya può finalmente compiere il suo destino. Le sue sofferenze, la sua formazione, tutto ciò che è acquista un senso quando comprende la missione che è chiamata a compiere.

33) Eroina

Ed ecco che ancora una volta Arya Stark si ritrova ad essere protagonista di uno dei momenti più intensi di Game of Thrones.

Per anni abbiamo aspettato la grande battaglia tra i morti e i vivi, immaginandone i possibili esiti, pensando a Jon come l’unico in grado di porre fine a questa guerra.

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Ma ecco che Arya cambia ogni carta in gioco. La sua silenziosa entrata in scena negli istanti finali della battaglia ci ha sorpresi, ma vedendola lì in quel momento abbiamo capito che non poteva esistere conclusione migliore per questo grandioso personaggio.

Lei che ha servito la morte e ne è diventata il braccio, lei che ha imparato a controllare il suo corpo divenendo silenziosa e agile come un gatto, lei che con il suo coraggio ha saputo attraversare i confini del mondo per trovare se stessa, non poteva che essere l’eroina in grado di sconfiggere il Re della Notte.

34) L’ultima battaglia

Adesso Arya ha un’ultima missione da compiere prima di essere finalmente libera. La guerra per conquistare il Trono di Spade non si è ancora conclusa e la Stark ha ancora un nome della sua lista da cancellare: Cersei Lannister.

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Sorprendentemente, però, il Mastino arriva a donare un’importante lezione di vita alla piccola Stark.

Vedendola intenta a compiere il suo piano di vendetta, ormai totalmente accecata dall’odio al punto da non rendersi conto che la sua azione contro la regina non ha più alcuna importanza, il Mastino decide di intervenire, convincendo la ragazza a desistere dal suo progetto e ricordandole che lei non è un’assassina.

Arya ha compiuto la sua vendetta, ma adesso è giunto il momento di lasciare che l’odio scorra via dal suo corpo, rendendola finalmente libera.

Abbandonata la Fortezza Rossa, la giovane si incammina per strada, girando tra le macerie di quella che un tempo era la Capitale. Arya vede volare via i demoni del suo passato. La sua missione è compiuta, l’ira non può più dominarla.

Un bellissimo cavallo bianco incrocia il percorso della Stark, il manto puro spicca in mezzo alla cenere. È un richiamo di speranza, un invito a ricongiungersi con quell’innocenza che da troppo tempo Arya ha dovuto abbandonare.

Arya sale sul cavallo, pronta a correre lontano. Il tempo di deporre le armi è finalmente arrivato.

35) Pace

Al fianco della sua famiglia, Arya si assicura che ogni cosa torni al suo posto. Gli Stark siedono di nuovo tra i potenti, uniti e forti come non mai.

Ma il momento di dirsi addio arriva presto a bussare alla loro porta. Questa volta nessun nemico è giunto a separarli, ma i loro cammini sono oramai troppo diversi per poter combaciare.

Nella certezza che niente mai potrà distruggere il loro amore, gli Stark si preparano a un doloroso ma indispensabile arrivederci, pronti a continuare ognuno il suo percorso.

Per Arya Stark è il momento di concludere la sua avventura in Game of Thrones.

Finalmente illuminata da un sorriso che da tempo non vedevamo sul suo volto, la piccola guerriera è pronta a salpare verso una nuova avventura. La sua anima non appartiene ai Sette Regni: staticità, corone e doveri non fanno per lei.

Arya è uno spirito libero, lo è sempre stata, e adesso che la sua missione è compiuta ella può finalmente volare libera verso la sua prossima meta, leggera come una piuma, curiosa come una bambina e felice come non mai.

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