5) Blackwater
Solo a sentire questo nome vengono i brividi. La famosa battaglia delle Acque Nere tuona e risplende: nella critica, nel pubblico e nella storia delle serie tv. Ancora oggi, a distanza di anni, ci troviamo costretti a parlare di lei. Perché una battaglia con un tale livello tecnico e soprattutto simbolico su più aspetti, è molto raro trovarne. E lo è stato anche per la stessa Game of Thrones, stagione dopo stagione.
La prima reale minaccia di Approdo del Re a opera del pretendente al trono Stannis Baratheon si gioca tutta nel buio. Una notte interminabile in cui la città mostra le sue prime debolezze e il suo onore. L’assedio per eccellenza di Game of Thrones si combatte sulla spiaggia attraverso lunghi tentativi di espugnare la città.
Gli assaltatori, in numero ben superiore alle forze in difesa della città, cadono in migliaia. Al contempo, minuto dopo minuto, in un perenne stato di tensione, si avvicinano all’obiettivo. Una palese critica alle politiche che continuano a perpetrare scelte di guerra folli, strazianti e costose.
Il ribaltamento della dicotomia forza-debolezza estrapolate dallo stereotipo visivo di grandi e piccoli uomini. Nello specifico, debolezze di uomini come il Mastino, inerme e terrorizzato alla vista del fuoco, vengono a galla. In un sentiero diametralmente opposto il coraggio e la tenacia di Tyrion Lannister che ne uscirà con una cicatrice e sotto processo.
Dulcis in fundo, se è vero che anche l’occhio vuole la sua parte, la meraviglia delle meraviglie: l’esplosione delle navi nemiche con l’Alto Fuoco. Non sappiamo se la creazione di Martin sia un omaggio al fuoco greco del mondo antico, sappiamo però quanto diviene importante ai fini dell’assedio, regalando la vittoria ai difensori. Un cielo nero che in pochi secondi si tinge di un verde brillante, puro e meraviglioso come l’Aurora Boreale. Sadico e perverso, come ogni arma bellica.