Ciascuno di noi ha avuto i suoi problemi con la settima stagione di Game of Thrones, è innegabile. In realtà è un gioco che la serie ha sempre fatto fin dal principio: ha più o meno sempre alternato stagioni di punta con stagioni più prettamente di passaggio, più lente e che spesso abbiamo fatto fatica a seguire. Tuttavia con la settima si sono proprio superati nel volerci rovinare l’umore.
Ci hanno fatto attendere fino a luglio per poi voler soddisfare la nostra sete di Game of Thrones con sette episodi a cui sarebbe seguita un’ottava stagione a distanza di due dannatissimi anni. Insomma. Potevano anche sforzarsi di darci un po’ di più.
Dopotutto il budget è budget e le storyline che hanno progettato e messo sulla scena fin dalla prima stagione sono davvero tante, costose e forse, sottolineo forse, non si può pretendere che entrino nei minimi dettagli. Diventa per questo inevitabile recidere crudelmente alcune parti fondamentali. Ripeto: FONDAMENTALI.
Insomma, tra tagli e mancanze ce ne sono almeno sette che proprio non ci sono andati giù. Mentre ci fanno attendere quest’anno di agonia possiamo sempre soffocare la mancanza in un bel rewatch per scovarne altri.
1) Il saluto mai visto
Bryan Cogman l’ha ammesso con estrema riluttanza e tristezza. Un’intera scena tra Jon e Spettro è stata crudelmente tagliata dal secondo episodio della settima stagione di Game of Thrones.
Lo menzionerà velocemente Sansa nell’arco del terzo episodio ma in modo talmente fugace da farci sperare di vederlo senza darci effettivamente un minimo di soddisfazione.
Nella 7×02 Spettro avrebbe fatto capolino a Grande Inverno, finalmente anche lui a casa. Dopo averlo tagliato dalla Battaglia dei Bastardi, la tecnologia CGI ha fatto sentire ancora una volta il suo prezzo eliminando una tra le scene probabilmente più toccanti della settima stagione.
Esattamente come abbiamo visto Arya e Nymeria riincontrarsi e darsi un ultimo addio, avremmo anche visto Jon salutare il suo migliore amico, raccomandarsi a lui per la protezione di Sansa e promettergli che ancora una volta sarebbe tornato a riabbracciarlo, sarebbe tornato a casa.