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Federico Buffa racconta: Petyr Baelish

Game of Thrones
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“Bisogna sempre tenere i propri avversari in uno stato di confusione. Se non riescono a capire chi sei o che cosa vuoi, non saranno nemmeno in grado di prevedere la tua prossima mossa. A volte, il modo migliore per disorientarli è compiere mosse che non hanno alcuno scopo, che addirittura sembrano andare contro di te. Ricordalo, Sansa, nel momento in cui deciderai di partecipare al gioco“.

Ad ascoltare questa frase è una ragazza, bellissima e dai capelli color rame. Siamo a Grande Inverno, da poco strappato ai Bolton, e la giovane in questione è la reggente del Nord in assenza di Jon Snow. Avete indovinato eh? Si, è ovviamente Sansa Stark, la Lady di Grande Inverno. La ragazza forse più sfortunata dell’universo di Game of Thrones che ha dovuto sopportare le angherie degli svariati mariti che è stata costretta a sposare. Ha dovuto soprattutto sopportare le ripicche di una suocera come Cersei Lannister, non proprio un agnellino. Ma questa è un’altra storia. (E poi siamo in Game of Thrones).

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Il personaggio che interessa al sottoscritto però è un altro. È indiscutibilmente il burattinaio delle numerose marionette di Game of Thrones. È la persona che pronuncia la frase verso la ragazza ramata. È un esploratore delle menti umane, un profondo conoscitore dei comportamenti e delle debolezze, è un abile lettore dell’anima e ancora più abile manovratore. Una volta di lui Josè Mourinho ha detto: “Quando durante i miei anni all’Inter ho suscitato continue polemiche, ho parlato di prostituzione intellettuale e altre diavolerie, mi sono ispirato a Lord Baelish. È stato un esempio per me”. Sì perché tutti, ma proprio tutti, conoscono Petyr Baelish.

Nasce in una casata insignificante dispersa nella Valle di Arryn e fin da giovane passa il tempo nel tentativo di elevare il proprio status quo. Ci riesce, riesce a essere nominato maestro del conio da Re Robert Baratheon. La sua abilità nell’amministrare denaro, nel saper quando vendere grano e quando comprarlo e nel capire gli investimenti da fare è incredibile.

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Ha una mente contraddistinta da una intelligenza manageriale. È la trasposizione speculare del Lupo di Wolf Street di Di Caprio, ma nel prodigioso mondo di Game of Thrones. Petyr è un self-made man, uno che è venuto dal niente e ha conquistato tutto. Silvio Berlusconi, parlando di Lord Baelish, ha affermato: “Se io sono riuscito a diventare Presidente del Consiglio iniziando col suonare sulle barche da crociera, Petyr può riuscire a far tutto”. Purtroppo però non andrà proprio così.

Su di lui si sono espressi in tanti, Tyrion Lannister ha detto che riesce a far apparire l’oro dal nulla, Varys invece “che nemmeno gli dei sanno a quale gioco stia giocando”. In sette stagioni di Game of Thrones è stato in mezzo a qualsiasi tipo di intrigo di corte.

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Ha ucciso, ha fatto uccidere e ha disseminato morti dietro di sé. Si dice che siano i gatti neri di Westeros a toccarsi gli attributi nel momento in cui vedono passare Baelish, non lui. Ha messo contro famiglie, amici e sorelle solo per riuscire a sedere sull’ambìto Trono di Spade. Petyr però non ci riuscirà mai, perché uno può credersi furbo, ma al mondo ci sarà sempre una persona più furba di lui. Nel caso specifico di Lord Baelish, il soggetto più arguto possiede anche il dono di vedere il passato, il presente e il futuro.

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Stiamo parlando di Bran, il Corvo con Tre Occhi. Questo ha ottenuto i suoi poteri dai Figli della Foresta. Dopo molte peripezie è riuscito a tornare a Grande Inverno e si è ricongiunto con le sue due sorelle. Ha vinto anche il premio Fratello dell’anno rivelando a Sansa il suo dono e portandogli come prova il fatto che è stato in grado di vederla nel passato stuprata da Ramsay Bolton, ma questa è un’altra storia.

Torniamo però al nostro Baelish. Tenta di mettere l’una contro l’altra Arya e Sansa, ma come dicevamo, grazie all’abilità di Bran riescono a scoprire le malefatte del povero Petyr. È la fine. Il sogno che Baelish cullava fin da bambino si distrugge, la scalata si arresta, ma più si arriva in alto e più nel cadere ci si fa male.

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È accusato di tradimento, di omicidio e cospirazione e viene condannato a morte. Petyr prova a salvarsi, compie gli ultimi tentativi disperati, ma ormai è troppo tardi. È un secondo. La lama del coltello di Arya Stark taglia la gola del nostro protagonista, Lord Baelish muore. Ha passato tutta la vita a ingannare potenti, a tramare ed essere più astuto degli altri e poi ha finito per essere scoperto da due ragazze e un bambino. Lo vediamo morire a terra, esangue, lo vediamo tornare in basso dopo aver toccato il cielo, lo vediamo precipitare.

Il problema non è la caduta, ma l’atterraggio. Hai partecipato al gioco ma hai perso, Rest in peace Petyr.

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