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Federico Buffa racconta: Robb Stark

Game of Thrones
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“Lasciate un solo lupo vivo e le pecore non saranno al sicuro”. Dice una ragazzina fissando decine di uomini morire, e poi prosegue, rivolgendosi a una donna: “Quando ti chiederanno cosa è successo qui, dì che il Nord non dimentica“. Poche parole, affilate come la lama del suo coltello. A pronunciarle in Game of Thrones è Arya Stark dopo aver ucciso tutta la famiglia e i parenti dei Frey, regnanti sulle terre delle Torri Gemelle. La piccola assassina è riuscita a sterminare la famiglia dopo aver ucciso Walder e dopo aver preso la sua faccia. Tutto ciò è riuscito a farlo grazie alle sue abilità imparate a Braavos, ma questa è un’altra storia.

Quello che interessa al sottoscritto è il perché Arya ha fatto questo. Cosa aveva fatto la famiglia Frey? Ecco, proprio qui, direbbe il grande bardo, vi è l’intoppo. Walder con un tradimento ha trucidato e ucciso la madre della ragazza e soprattutto il Re del Nord, nonché suo fratello. Qui per gara 2 degli speciali Game of Thrones, Federico Buffa, il sottoscritto, racconta: Robb Stark.

La storia del figlio di Ned e Catelyn Stark si potrebbe riassumere con la frase che pronuncia Humphrey Bogart ne I bassifondi di San Francisco nell’ormai lontano 1949: “Live fast, die young and leave a good-looking corpse“. Vivi veloce amico! Muori giovane! E possibilmente, quando cala il sipario, fai in modo che il tuo corpo sia in buono stato. Ecco, per quanto riguarda Robb Stark posso affermare con certezza che i primi due desideri potranno dirsi esauditi, il terzo non lo sarà mai. Ma procediamo con ordine. Partiamo dagli albori di Game of Thrones.

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Quando Ned viene nominato Primo Cavaliere del Re e si dirige ad Approdo del Re, Robb rimane a Grande Inverno per governare per conto di suo padre, facendosi anche aiutare dalla madre. Quando anche quest’ultima viaggia verso la capitale, la responsabilità ricade solamente su di lui. Un ragazzo a capo del Nord, chi lo avrebbe mai immaginato? Cristiano Ronaldo su di lui ha dichiarato: “Così giovane e con così tanto carisma, mi ricorda me qualche anno fa”. Sì perché Robb è veramente maturo ed è veramente pronto per i palcoscenici più importanti. Ma non è finita qui. Dopo aver saputo dell’arresto del padre per tradimento, il giovane Stark chiama a sé i vassalli per andare in guerra e marciare verso Delta delle Acque. Inizia lo scontro con i Lannister.

Ciò che lo spinge a intraprendere questo viaggio è aiutare la casata di sua madre, i Tully, in risposta alle invasioni dei Lannister dall’Ovest, oltre allo scopo ultimo di liberare suo padre. Nonostante il ragazzo sia giovane e inesperto i suoi sottoposti vedono in lui qualcosa, una fiamma. Robb Stark è indiscutibilmente un capobranco, un lupo silenzioso che guida il gruppo, un leader carismatico.

Dopo essere venuto a sapere che Delta delle Acque è stata presa d’assalto da un’armata condotta da Jaime Lannister e un’altra armata condotta da Tywin Lannister, si avvicina da sud per colpirli di sorpresa. Robb è un robot, una macchina perfetta: freddo e calcolatore. Una notte gli appaiono in sogno i fratelli Derrick di Holly e Benji e dopo essersi svegliato ha un’illuminazione.

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Il giovane Re del Nord, ispirandosi alla catapulta infernale dei due giocatori giapponesi, divide le sue forze: la fanteria comandata da Roose Bolton terrà occupato Lord Tywin, mentre lui attraverserà con la cavalleria la Forca Verde alle Torri Gemelle. Il suo intento è quello di arrivare a Delta delle Acque e cogliere di sorpresa l’armata di Jaime. È un trionfo. Robb annienta in battaglia le truppe dei Lannister e prende prigioniero lo stesso Jaime. Vengono scritte novelle e cantate canzoni sul Re del Nord, le folle sono in tripudio.

Questa è la prima di una lunga serie di vittorie che il giovane Stark otterrà sul campo. Un campo che lo ha sempre visto lupo impetuoso e mai pecora impaurita. Ma come in tutte le grandi storie, soprattutto in questa, piomberà l’amore e i fatti cambieranno drasticamente. Sì perché Robb per attraversare la Forca Verde aveva fatto un accordo con il Lord delle Torri Gemelle. E chi era costui? Lo abbiamo conosciuto all’inizio, parliamo proprio di Walder Frey.

I pianeti quindi iniziano ad allinearsi, la Luna fa il suo giro. In cambio della fedeltà e dell’attraversamento sul fiume, Lord Walder chiede che Robb sposi una delle sue figlie non appena la guerra sia finita. La pace però non ci sarà mai per il Re Stark. Il giovane accetta il patto, ignaro del suo destino. Ignaro del fatto che l’amore non è come la guerra, non è un compromesso. Sansa Stark, sua sorella, lo sa bene: i principi non sono tutti azzurri e spesso sposarne uno non può salvare la vita di tuo padre. Ma questa è un’altra storia.

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Ma torniamo a Robb. Durante una battaglia nel Crag il ragazzo riporterà alcune ferite. Si occuperà di lui Talisa Maegyr. Qui iniziano i problemi per il Giovane Lupo. Sì perché lei è molto bella e questo Robb lo nota subito. Tra i due nasce l’amore. I due, dopo poco tempo, iniziano a dormire assieme ogni sera, tanto che la ragazza rimarrà incinta. Il problema però è un altro: il giovane Stark la sposa nonostante il patto che aveva fatto con Walder Frey. Da questo momento in poi la discesa sarà ripida e veloce fino ad arrivare alle cosiddette Nozze Rosse, forse uno dei momenti più drammatici di Game of Thrones.

Sapendo di aver offeso Walder sposando Jeyne, Robb suggerisce che sia suo zio Edmure Tully a sposare una delle figlie di Lord Frey al suo posto. Egli accetta, già, ma poi? Dopo il matrimonio dei due e la cerimonia di messa a letto, i Bolton alleati dei Frey sbarrano le porte. Le due famiglie tradiscono Robb. È il dramma. Jeyne viene pugnalata alla pancia e muoiono lei e il bambino che porta in grembo. Catelyn viene sgozzata dopo aver visto morire lo stesso Robb, colpito da una freccia al cuore. Verrà ucciso anche il suo metalupo e i cadaveri di bestia e padrone verranno mutilati e cuciti assieme. È la fine di tutto, è la fine del sogno di un ragazzo che era riuscito a conquistare seppur per poco, i cuori di tutti.

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Il giovane re caduto di Game of Thrones

“Ho vinto tutte le battaglie che ho combattuto, eppure sto perdendo la guerra”. Aveva detto Robb qualche tempo prima di morire. Le hai vinte Giovane Lupo, è vero, ma hai anche giocato in un campo dove vincere è impossibile: quello dell’amore.

Sei stato un fuoco Robb, una fiamma che non è morta affievolendosi ma che è deflagrata veloce e, seppure per poco tempo, ha portato una luce calda e candida nel buio mondo di Game of Thrones.

“Live fast Robb, live fast!”

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