Eccoci al gran finale della nostra serie di articoli dedicati alla querelle mediatica che ha spopolato in questi ultimi giorni, quella tra Morgan e Bugo. Il testo modificato della canzone Sincero è diventato virale, e noi abbiamo deciso di spezzettarlo e adattarlo a ciò che amiamo di più: le serie tv. Ma non c’è solo la prima strofa della canzone tra i tanti meme che hanno abitato l’internet in queste lunghe settimane, c’è anche una fatidica frase che arriva quando la luce ha fatto il suo giro, la musica si è fermata e un Morgan incredulo la pronuncia: “Che succede?!”. Oggi questa frase chiuderà il nostro ciclo di articoli sanremesi. La vogliamo associare a un personaggio che come Marco Castoldi rimane incredulo nonostante sia la causa dell’effetto che è davanti ai suoi occhi. Un uomo che tira il sasso nello stagno e nasconde la mano, chiedendosi poi come mai l’acqua si muova. E dove potremmo trovarlo se non in Game of Thrones?
Petyr Baelish e Morgan, ovvero l’incredibile virtù dell’incredulità
Più che virtù forse dovremmo chiamarla arte. Sì, perché quello del fischiettare allegramente dopo aver fatto un danno inenarrabile è un vero e proprio dono. Non tutti ci nascono e non tutti ne sono capaci, ma quando i pianeti si allineano e nasce quell’indifferenza di chi sa di aver compiuto il misfatto, lì risiede la moderna poetica del meme. E chi potremmo accostare se non il buon Petyr Baelish alla frase di Morgan? Ditocorto è il re dei “Che succede?”, è il tipo di persona che prima ti ruba il portafoglio e poi ti aiuta a cercarlo. Ovviamente il nostro gioco non vuole paragonare il Lord di Game of Thrones e Morgan, ma Baelish e la frase del cantante.
La prima delle tante facce incredule di Ditocorto è quella davanti a Catelyn Stark quando questa gli fa vedere la daga con cui avevano tentato di uccidere il piccolo Bran. Petyr fischiettando al cielo mentendo afferma che l’arma apparteneva a Tyrion Lannister (qui Federico Buffa racconta la sua storia). Ma nella prima stagione di Game of Thrones la punta dell’iceberg dei “Che succede?!” la abbiamo nel momento in cui il nostro incredulo folle tradisce Ned Stark. La sua frase “ti avevo detto di non fidarti di nessuno” riecheggia come un mantra fino a quando non arriva anche per Baelish l’ora della dipartita. Ma non è tanto quella l’espressione adatta alla frase di Morgan, quanto quella nel momento in cui il patriarca della famiglia Stark viene giustiziato. Insomma, non c’è stato bisogno che Ned avesse brutte intenzioni e maleducazione, Petyr l’ha tradito e poi nel momento dell’esecuzione ha pronunciato il più classico dei “Che succede?!”.
Ditocorto: una storia di tradimenti, una storia di Game of Thrones
Questi che vi abbiamo raccontato sono solo due esempi dell’incredibile tendenza del nostro protagonista a tradire e poi fare l’ignaro. Un personaggio che partito dal niente è riuscito a diventare Lord Protettore della Valle solamente grazie ai suoi giochi di potere. Un burattinaio che muove i fili di mille marionette ma che quando lo spettacolo finisce fa calare il sipario e poi corre in platea ad applaudirsi. La storia di Ditocorto continua fino alla settima stagione di Game of Thrones. Nel mezzo però ci sono tanti tradimenti quante le milioni di visualizzazioni del video virale con protagonisti Bugo e Morgan.
Andiamo avanti con ordine.
Dopo l’esecuzione di Ned, su ordine di Joffrey, Ditocorto decide di tramare contro il ragazzino insieme alla matriarca della famiglia Tyrell, la saggia Lady Olenna. Il misfatto accade proprio durante il matrimonio tra il giovane sovrano e la nipote dell’anziana Tyrell: Margaery. Vi abbiamo detto il dove, ora però viene la parte più bella, quella del come e del chi. La situazione è geniale quanto poetica. Il veleno è sulla collana che Sansa porta addosso e che guarda caso gli è stata regalata dal nostro carissimo Ditocorto. Dopo un brindisi Joffrey inizia a tossire e il panico abita i commensali fino a trasformarsi in lacrime nel momento in cui il re viene dichiarato morto. Tutti sono scioccati, o meglio, quasi tutti. La faccia di Baelish è ancora una volta un misto tra curiosità e stupore: “Che succede?!”.
Quanto amiamo Petyr.
Ma non finisce qui. Nella quarta e nella quinta stagione il nostro eroe raggiunge cime elevatissime. Prima getta attraverso la Porta della Luna la sua nuova moglie Lyanna Stark, poi decide di dare in sposa Sansa (qui vi raccontiamo le dichiarazioni di Sophie Turner sull’abito indossato al matrimonio di Kit Harington) a quel carnefice pazzoide di Ramsay Bolton.
E quale può mai essere la scusa di Petyr per le due nefandezze commesse?
La più semplice, continuare a fischiettare al cielo e far finta che non sia successo niente, un po’ come Morgan quando va alla ricerca di Bugo insieme a Fiorello nel dietro le quinte del Teatro Ariston. E la nostra reazione non può essere che la stessa del comico siciliano: “Allora, io non ho capito niente di quello che è successo”. Perché Lord Baelish ci fa questo effetto, ci inganna e ci porta a odiare e amare il suo personaggio. Ditocorto ci intriga, ma allo stesso tempo ci fa capire che il nostro amore è per le sue azioni malvagie.
Come tutte le più belle storie, purtroppo, anche quella del nostro intrepido uomo finisce nel sangue e nelle lacrime. O muori da eroe oppure vivi così a lungo da diventare il cattivo, e Petyr ci ha lasciato tenendo sempre la sua linea e i suoi, condivisibili o meno, principi. Quello durante il processo sommario di Sansa nei confronti di Arya Stark è il suo più amaro “Che succede?!”. Proprio nel momento in cui pensava di essere riuscito a mettere una contro l’altra le due sorelle e di continuare nella sua strategia basata sul “divide et impera”, tutto il male fatto gli torna addosso. Emblematico è il modo in cui viene giustiziato: con la stessa daga con cui è iniziata la sua stagione dello stupore e dell’indifferenza.
Ma noi il nostro Petyr ce lo vogliamo immaginare così: a fare gli stessi giochi di potere in paradiso. A fischiettare dopo aver rubato l’aureola a un Santo oppure dopo aver tolto il bue e l’asinello dal presepe, e quando tutte le anime beate volgeranno a lui lo sguardo, egli con la solita faccia stupita chiederà: “Che succede?!”.
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Le brutte intenzioni la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera. La tua ingratitudine, la tua arroganza, fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa. Certo il disordine è una forma d’arte. Ma tu sai solo coltivare invidia. Ringrazia il cielo sei su questo palco, rispetta chi ti ci ha portato dentro. Ma questo sono io.