Ogni serie tv ha i suoi aneddoti particolari, proprio come ogni attore e attrice. Questi non per forza sono piacevoli o divertenti. Ne è un esempio quello che ha recentemente raccontato Emilia Clarke, interprete di Daeneys Targeryen in Game of Thrones.
Emilia Clarke ha raccontato di aver quasi perso la vita dopo la trasmissione della prima stagione di Game of Thrones.
Per The New Yorker l’attrice ha scritto un articolo in cui ha spiegato il fatto. Dopo la prima stagione della serie, mentre Emilia si stava allenando in palestra, ha avuto un aneurisma cerebrale. È stata subito trasportata in un ospedale locale, dove i dottori hanno diagnosticato un’emorragia subaracnoidea (un’ostruzione causata dal sanguinamento intorno allo spazio cerebrale). L’attrice ha così scritto:
Ho saputo che un terzo dei pazienti con un’emorragia subaracnoidea muoiono immediatamente o comunque in breve tempo. Per quelli che sopravvivono è necessario un intervento urgente per sistemare l’aneurisma, perché c’è un alto rischio di un secondo sanguinamento. Per sopravvivere ed evitare possibili deficit avevo bisogno di un intervento urgente. E, anche in quel caso, non avevo alcuna garanzia.
L’attrice ha poi raccontato che, per non sentire la nausea e il dolore, ha iniziato a recitare le sue battute di Game of Thrones. Ma durante il recupero dopo l’intervento ha temuto il peggio, perché a seguito di un effetto collaterale ha iniziato a perdere la facoltà di parlare in modo coerente. Temeva per il suo futuro d’attrice.
Relativamente alle riprese della seconda stagione, che ricorda come la peggiore in termini di lavoro, ha poi commentato:
Ero spesso così debole che temevo di morire. Al primo giorno di riprese della seconda stagione mi ripetevo: “Sto bene, ho vent’anni e sto bene”. Mi sono immersa nel lavoro, ma dopo il primo giorno ho fatto fatica a tornare in hotel talmente ero esausta.
Ma non era ancora finita. Dopo la terza stagione i medici hanno trovato un altro aneurisma nel cervello dell’attrice che necessitava di essere rimosso. La Clarke ha così subito altre due operazioni che l’hanno costretta a vivere un periodo buio tra le mura di un ospedale.