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La classifica dei 5 peggiori episodi di Game of Thrones

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Poco più di un anno fa ci siamo radunati a casa dei nostri amici e abbiamo acceso gli schermi delle nostre tv, trepidanti nell’attesa di assistere all’ultimo atto di una storia che ci ha accompagnati per quasi un decennio. Il finale di Game of Thrones e tutta l’ottava stagione in generale hanno diviso il pubblico, lasciandoci perlopiù l’amaro in bocca (anche se ci sono stati dei momenti che abbiamo apprezzato moltissimo). Ma anche chi ne è rimasto deluso avrà sicuramente percepito il senso di vuoto che ha accompagnato la fine dell’ultima scena della serie.

Game of Thrones è stata amatissima dal pubblico, tanto da diventare il fiore all’occhiello della HBO, che ne ha creato anche un prequel, House of the Dragon. Ci siamo appassionati alle famiglie che popolano Westeros e alle loro diatribe, all’evoluzione dei personaggi e alla lotta per il Trono di Spade. Ma la serie fantasy non ci ha sempre soddisfatti e non solo sul finale.

Per questo oggi abbiamo deciso di stilare una classifica dei cinque peggiori episodi di Game of Thrones.

5) 6×08: No One (Nessuno)

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In ultima posizione troviamo l’episodio in cui Arya completa finalmente il suo addestramento, riuscendo a diventare nessuno. Ed è proprio la storyline della Stark ad aver deluso maggiormente i fan della serie in questa puntata. La reietta, infatti, si ritrova a combattere contro l’Orfana, che ha ricevuto il permesso di ucciderla da Jaqen H’ghar, e le due si scontrano tra le strade di Braavos. Nonostante le ferite riportate da Arya, la giovane ha comunque successo e sconfigge la nemica, riuscendo finalmente a diventare nessuno.

La ragazza, però, a quel punto afferma di “essere Arya Stark” e di voler fare ritorno a Grande Inverno.

A deludere è stato sicuramente lo scarso realismo dello scontro tra l’Orfana e Arya. Non tanto perché quest’ultima riesce a vincere il duello, dopotutto abbiamo avuto modo di vedere quanto sia diventata abile con la spada, ma perché risulta un po’ inverosimile che riesca a sopravvivere. Durante lo scontro, infatti, le si riapre una vecchia ferita e poi si butta nell’acqua del porto: Game of Thrones è una serie fantasy, ma è anche ambientata in un medioevo in cui curarsi in modo efficace non era semplice.

Anche la conclusione della sua esperienza nella Casa del Bianco e del Nero potrebbe aver lasciato alcuni a bocca asciutta: alla fine diventa “nessuno” e sfrutta le abilità apprese nel Tempio del Dio dai Mille Volti, però allo stesso tempo rinnega la sua nuova posizione.

4) 8×04: The Last of the Starks (Gli ultimi Stark)

All’indomani della battaglia che ha visto la sconfitta degli Estranei per mano di Arya Stark (una scelta considerata da molti controversa e perfino inesatta, specialmente tenendo in considerazione la profezia dell’Azor Ahai), i vincitori, dopo aver reso omaggio ai caduti durante la battaglia, decidono di festeggiare la sconfitta del nemico. Questo episodio, che ci ha fatto capire dove sarebbe andata a parare la seconda metà della stagione, è stato uno dei meno graditi di Game of Thrones.

Da questa puntata s’incomincia a intravedere quale sarà il destino di Daenerys.

Benioff e Weiss hanno iniziato a disseminare indizi per preparare il terreno alla totale perdita di senno della legittima erede al Trono di Spade, che scopre di non esserlo poi così tanto. È infatti Jon Snow, in realtà figlio di Lyanna Stark e Rhaegar Targaryen, il vero e legittimo erede al trono e questa rivelazione sarà la prima goccia che riempirà il vaso di pazzia di Daenerys. Nonostante gli autori abbiano provato a giustificare il cambiamento dell’erede di casa Targaryen, la sua trasformazione non è comunque piaciuta ai fan ed è stata ritenuta troppo frettolosa.

Un altro punto piuttosto basso di questo episodio è la scelta di Jaime di tornare ad Approdo del Re dalla sorella e amante Cersei per tentare di salvarla dall’attacco che Daenerys potrebbe sferrare contro la città. Una decisione che invalida i progressi fatti dal personaggio nel corso delle stagioni e che l’avevano portato a emanciparsi dal controllo della perfida despota.

3) 8×06: The Iron Throne (Il trono di spade)

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Salendo sempre di più verso il primo posto troviamo un altro episodio dell’ottava stagione: il finale. Una puntata che non poteva assolutamente mancare in questa lista, dato il diffuso malcontento che ha generato. Daenerys ha conquistato Approdo del Re, non senza sacrificare molte vite, ed è pronta a sedersi sul Trono di Spade. La regina propone a Jon di governare al suo fianco e spezzare la ruota insieme, ma lui, capendo che la donna ha ceduto alla follia, la uccide.

Uno dei momenti più belli di tutta Game of Thrones è forse la scena in cui Drogon distrugge il trono con una fiammata.

Morta Daenerys, i Lord e le Lady di Westeros devono scegliere un nuovo sovrano e Tyrion propone Bran poiché, in quanto Corvo a Tre Occhi, è il custode del passato, del presente e del futuro dell’intero regno. Molti non hanno apprezzato la scelta di far sedere Bran sul trono, anche perché il suo personaggio si è sempre mostrato disinteressato a governare, tanto da aver rifiutato di diventare Lord di Grande Inverno.

Le chiusure delle storyine di Arya e Sansa Stark sembrano più adeguate, ma sono comunque state ritenute troppo frettolose, un po’ come tutta la stagione. Jon, invece, come punizione per l’assassinio di Daenerys viene rimandato al Castello Nero, dove dovrà rimanere per sempre: il Nord è sicuramente il posto per lui, ma molti non hanno apprezzato che sia stato giudicato semplicemente come un assassino, nonostante tutto ciò che ha fatto per Westeros.

2) 5×06: Unbowed, Unbent, Unbroken (Le serpi delle sabbie)

In seconda posizione troviamo quello è che stato considerato il peggior episodio di Game of Thrones fino alla messa in onda della puntata che abbiamo collocato in cima alla classifica. Ci sono state in particolare due linee narrative in “Le Serpi delle Sabbie”, il cui titolo originale riprende il motto di casa Martell, che hanno portato il pubblico a disprezzarlo e criticarlo aspramente. In primo luogo, la storyine di Dorne.

I fan non hanno mai apprezzato particolarmente la famiglia Martell e gli avvenimenti di Dorne, né hanno mai avuto grande simpatia per le Serpi delle Sabbie e questo episodio ce li propone entrambi, con il risultato di rendere molto noiosi e fastidiosi alcuni punti della trama. L’altro elemento che ha reso sgradita questa puntata è stata la prima notte di nozze di Sansa e Ramsay Bolton.

Ramsay, infatti, violenta Sansa di fronte a Theon Greyjoy.

Non è la prima volta che la serie tratta il tema della violenza sessuale ed è proprio per questo che la scena che vede Ramsey forzare Sansa ad avere un rapporto con lui è stata tanto controversa. Già abbiamo visto Khal Drogo costringere Daenerys a giacere con lui dopo il matrimonio, e anche Jaime ha costretto Cersei ad avere un rapporto dopo la morte del figlio Joffrey. Ciò che accomuna queste tre scene di stupro, però, è che non erano presenti nei libri e sono quindi state ritenute non necessarie all’interno della serie. Secondo molti spettatori, Benioff e Wiess avrebbero potuto risparmiarsi questi momenti di violenza, come se lo show non fosse stato già abbastanza cruento.

1) 8×05: The Bells (Le campane)

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Eccoci arrivati alla prima posizione, dove troviamo l’episodio che ha rubato il titolo di peggior episodio di Game of Thrones a “Le Serpi delle Sabbie”. Stiamo parlando del quinto dell’ottava stagione, durante il quale Daenerys sferra il suo attacco su Approdo del Re per conquistarla.

Questa puntata rappresenta la definitiva uscita di senno dell’erede di casa Targaryen, che continua a mettere a ferro e fuoco la città nonostante gli abitanti si siano arresi suonando le campane. Un gesto crudele che porterà Tyrion Lannister, il suo Primo Cavaliere, a cambiare idea sul suo conto. Durante l’assedio perdono la vita i fratelli Clegane, in una delle poche scene apprezzabili di quest’episodio, e i gemelli Lannister, ed è proprio la morte di Cersei ad aver fatto storcere il naso a molti.

Game of Thrones ci ha abituati a una Cersei Lannister spietata e pronta a tutto, anche a morire, pur di non soccombere al potere di terzi.

Durante la Battaglia di Blackwater Bay, infatti, nel corso della seconda stagione, Cersei è pronta a bere del vino avvelenato pur di non cadere nelle mani del nemico. Ma in quest’episodio troviamo una regina che ha paura della morte e che supplica il fratello e amante di salvarla. Un’immagine totalmente diversa da quella a cui ci avevano abituati.

Anche la scelta di Arya di abbandonare il proposito di uccidere la regina è parsa un po’ fuori luogo: stagioni su stagioni passate ad addormentarsi ripetendo la lista delle persone che voleva uccidere e poi bastano due parole di Sandor Clegane per farla desistere. Un po’ come tutto in questa stagione, la decisione di Arya è stata troppo repentina, tanto da diventare ingiustificata.

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