1) Hodor
Abbiamo parlato di garzoni, ex soldati convertiti, maestri della Cittadella e nobili principesse, ma la storia di uno degli uomini più buoni di questa serie è quella del figlio un po’ tonto di un fattore che diventa suo malgrado un eroe. Hodor è un personaggio eccezionale, inserito nella storia quasi per contrasto. Alla complessità del mondo che lo circonda, lui risponde sempre con un’unica, semplicissima parola. Dove tutto e oscuro e macchinoso, lui trova sempre la via più accessibile, quella più facile.
Hodor è il gigante buono sulle cui spalle riusciamo a percepire le infinite contraddizioni di una realtà spietata come quella di Game of Thrones.
Non sappiamo mai esattamente quello che pensa. La sua mente, per quanto semplice, ci appare impenetrabile. Ma è il modo in cui si comporta che lo definisce e lo rende un buono. Ha attraversato tutto il Nord con Bran sulle spalle senza mai lamentarsi. Ha attraversato la Barriera, è stato usato come un mostro da combattimento nelle situazioni più rischiose e alla fine è morto per salvare gli altri. Il suo Hold the door – Hodor è una delle scene più toccanti della serie. Quella in cui un gigante tonto muore per diventare un eroe dimenticato.