Le 5 peggiori infamie commesse da Ditocorto nella sua vita

Senza Petyr Baelish, Game of Thrones non sarebbe la stessa. Ambizioso fin da giovane, vuole solo due cose nella vita: Catelyn Stark e il Trono di Spade. Per realizzare i suoi desideri è disposto a tutto. Non c’è nessuno a Westeros che sia più esperto nell’arte del sotterfugio, della menzogna e dell’opportunismo quanto Ditocorto. Credere alle sue parole equivale a cadere nella sua trappola. E allora non c’è più scampo. È sopravvissuto manipolando, ingannando e tradendo. Perché questo è quello che fanno gli arrampicatori sociali: trasformano il caos in un’occasione.

Le sue trame e i suoi complotti sono al centro di Game of Thrones, le sue azioni disgustose hanno influenzato gran parte degli eventi nello show. Ce ne sono cinque che proprio non riusciremo mai a perdonargli tanto sono meschine e viscide. Ecco dunque le 5 peggiori infamie da lui compiute.

1) L’uccisione di Jon Arryn

Petyr Baelish è una pedina fondamentale nel Gioco del Trono, anzi senza di lui il Gioco del Trono non ci sarebbe stato. La Guerra dei Cinque Re, il conflitto Lannister-Stark e tutte le altre vicende iniziano da un preciso momento: la morte di Jon Arryn. Si pensò per molto tempo che, ad averlo ucciso, fossero stati i Lannister. Le cose andarono diversamente.

Nella quarta stagione di Game of Thrones si scopre la verità. Ditocorto è riuscito a manipolare e sedurre Lysa Tully (tra i 10 personaggi peggiori della serie tv) a tal punto da farle avvelenare il suo stesso marito. In più la convinse a scrivere una lettera a sua sorella Catelyn dicendole che credeva che Jon Arryn fosse stato ucciso proprio dai Lannister. Ned volle vederci chiaro in questa storia. Decise di assumere la carica di Primo Cavaliere e andare ad Approdo del Re. Il resto è storia.

Perché Ditocorto fa tutto questo? Per seminare discordia tra i Lannister e gli Stark e per aumentare la sua influenza a Nido dell’Aquila.

2) Il tradimento di Ned Stark

Una delle infamie che mai perdoneremo a Ditocorto è l’aver avuto un ruolo centrale nella morte di Ned Stark. Oltre al risentimento verso il Lord di Grande Inverno per aver sposato Catelyn, Baelish capisce che i due hanno personalità troppo diverse per poter trovare un punto d’incontro.

Dopo la morte di Robert Baratheon, Ned scopre la verità su Joffrey. Ditocorto gli suggerisce comunque di lasciare che il ragazzo prenda il trono e di diventare il suo reggente. Così Baelish sarebbe diventato il braccio destro di Ned, riuscendo a ottenere finalmente il potere che desiderava ardentemente. L’onore di Ned non può accettare una cosa del genere. La decisione di svelare il segreto di Cersei e mettere Stannis sul trono contrasta con i piani di Ditocorto. Ed ecco che innesca così la sua trappola. Promette a Ned il sostegno della Guardia Cittadina, la quale poi gli si rivolta contro.

“Ti avevo avvertito di non fidarti di me”

Baelish così svela l’inganno e Ned viene arrestato e ucciso per tradimento.

3) Le manipolazioni su Sansa Stark

Ditocorto è riuscito a strappare Sansa dalle grinfie di Cersei. Ma non lo fa per senso del dovere o per altruismo. “Possedere” Sansa è un grande vantaggio. La vuole trasformare in una giocatrice nella lotta per il Trono di Spade. E per farlo le promette di portarla a casa quando una casa non ce l’ha più. Si guadagna la sua fiducia cosicché, in caso di bisogno, Sansa lo chiami o lo protegga. Le sue arti manipolatorie raggiungono l’apice quando la convince a sposare Ramsay Bolton.

Questo matrimonio avrebbe dato a Baelish un’enorme influenza negli affari del Nord. Non tiene conto però delle conseguenze che questa unione ha su Sansa. Costretta a sposare il figlio dell’uomo che ha ucciso suo fratello, si ritrova a essere prigioniera nella sua stessa casa. Ramsay la tormenta, la tortura e abusa di lei. Ed è sola perché Baelish (raccontato qui da Federico Buffa) ritorna ad Approdo del Re.

Sansa impara a giocare, anche fin troppo bene. Baelish pagherà caro ogni affronto fatto agli Stark in Game of Thrones. Game over Ditocorto.

4) L’inganno della daga

Alla base del conflitto Stark-Lannister in Game of Thrones ci sono le menzogne di Ditocorto. Un assassino tenta di uccidere Bran quando il bambino era in coma dopo essere stato spinto giù dalla torre. Catelyn cerca di capire a chi appartiene la daga usata nel tentato omicidio. Baelish le rivela che in passato era sua ma che ora appartiene a Tyrion. Le fa credere che il mandante del killer fosse il minore dei Lannister quando in realtà era proprio Ditocorto. Una bugia che portò all’arresto di Tyrion e aumentò la tensione tra le due nobili casate. Innescò una serie di avvenimenti che si conclusero con il Red Wedding e la morte di metà della famiglia Stark.

Doppiogiochista come non mai, Ditocorto ha giocato per entrambe le parti. Si è vendicato degli Stark senza doversi sporcare le mani. Il destino però gioca dei brutti scherzi.

Quella daga che ha distrutto gli Stark diviene la rovina dello stesso Baelish nella più poetica delle giustizie di Game of Thrones.

5) La morte di Lysa Arryn

Lysa Arryn è uno dei personaggi più odiati di Game of Thrones. Nevrotica, gelosa, possessiva e mentalmente instabile, ha un rapporto morboso con il figlio Robin. Non si fida delle persone e, se qualcuno ha un parere diverso dal suo, diviene automaticamente suo nemico. Desidera solo un matrimonio con l’uomo che ama. E per sua sfortuna è Petyr Baelish.

Per tutto Game of Thrones – e anche prima – Ditocorto ha manipolato Lysa come voleva per anni, facendo leva sull’amore della donna per lui. Si sposano in un’unione che finirà in tragedia. Baelish spinge Lysa dalla Porta della Luna dopo che lei ha tentato di uccidere Sansa. Facendo così Ditocorto si libera della testimone dei suoi intrighi, diviene il Signore incontrastato della Valle data l’influenza che esercita su Robert Arryn e si guadagna la fiducia di Sansa visto che l’ha salvata da morte certa.

Nessuno si merita questo trattamento, nemmeno una pazza pericolosa come Lysa Arryn.

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