7) Riferimenti ad altre opere fantasy
Oltre a Il Signore degli Anelli, molte altre sono le opere fantasy che sembrano co-esistere nel vasto mondo di GOT. Ve ne forniamo alcuni esempi, a chi fossero sfuggite.
Nella prima stagione il pazzo fratello di Danerys, Viserys, intrattenendosi con una serva, inizia a parlare delle antiche leggende dei draghi, che potevano essere cavalcati solo dagli uomini più valorosi della sua famiglia. Di uno specialmente fa menzione e si sofferma a parlare, Vermithrax, lo stesso nome della bestia del film fantasy Dragonslayer di Matthew Robbins del 1981.
Martin pare essere inoltre un fan dello scrittore H.P. Lovecraft, autore del celebre Ciclo di Cthulhu. Sembra impossibile non notare parecchie affinità con la casata dei Greyjoy, a partire dallo stemma, il kraken dorato, che ricorda moltissimo il calamaro che rappresenta appunto il mostro Cthulhu. Inoltre una delle frasi ricorrenti dell’opera letteraria è “Non è morto ciò che può vivere in eterno e in strani eoni anche la morte può morire.”, che sembra davvero molto simile al motto della famiglia di Theon che abbiamo sentito dire tante volte “ciò che è morto non muoia mai”.
Ma non finisce qui. Vi ricordate quando Tywin regala a Joffrey una splendida spada di Valyria e questi inizia a pensare al nome con cui battezzarla? Joffrey deve scegliere tra due nomi che si ricollegano a opere letterarie fantasy, uno è Stormbringer, stesso nome della spada di Elric di Melniboné, protagonista di svariati romanzi fantasy di Michael Moorcock. L’altro nome proposto invece è Terminus. Terminus (Est) è il nome della spada di Severian, personaggio dei romanzi di Gene Wolfe, The Book of the New Sun. Alla fine invece opterà per Widow’s Wail.
Beh Martin, per avere tutta questa fantasia, deve essere pur stato ispirato da centinaia di letture e film!