4) I vari indizi sul lignaggio di Jon Snow
Anche se molti fan avevano già intuito quale fosse la vera identità di Jon, ciò non toglie che la rivelazione alla fine della sesta stagione sia stata uno dei momenti più apprezzati della serie. A differenza di altri misteri, il lignaggio di Jon è stato anticipato più volte da numerosi indizi. Partiamo da quello offerto dal compianto Oberyn Martell: durante un confronto con Tyrion, il principe di Dorne parla di Rhaegar non come uno stupratore, ma come un uomo che ha lasciato la sorella Elia per stare con un’altra donna. Anche Lord Baelish suggerisce a Sansa che Lyanna non sia mai stata rapita e stuprata dal Targaryen (qui troverete la classifica di quelli più odiosi), seppur in maniera molto più enigmatica.
Un altro indizio importante ci è stato dato da Maestro Aemon che, venuto a conoscenza delle difficoltà affrontate da Daenerys, afferma quanto “un Targaryen da solo nel mondo sia una cosa terribile“: una frase che precede l’ingresso di Jon nella stanza. Con le visioni di Bran della Torre della Gioia, la serie si è avvicinata sempre di più alla verità: la presenza della guardia reale dei Targaryen per proteggere Lyanna, il confronto fra Ned e la sorella prima della sua morte, la transizione fra il volto del neonato a quello del Jon adulto. Il finale della sesta stagione ci rivela l’identità di Jon, ma sarà Gilly colei che scoprirà che il Re del Nord non solo non è mai stato un bastardo, ma è anche il legittimo erede al trono.