2) La Storia Fantastica (The Princess Bride) di Rob Reiner, 1987
Veramente non avete mai visto questo film, o peggio ancora lo avete visto e non lo avete amato alla follia? INCONCEPIBILE! (cit.).
Chi l’ha detto che il fantasy deve essere per forza un polpettone dalla trama sin troppo intrecciata e dalle atmosfere cupe? La Storia Fantastica è tratto dall’omonimo romanzo e proprio il libro è il punto d’inizio di questa pellicola. Un nonno legge al nipotino malato una di quelle favole passate di moda che ormai non si apprezzano più. La storia racconta di una bella principessa, promessa sposa a un re malvagio. Il suo grande e vero amore, creduto morto, grazie all’aiuto di un gigante e a uno spadaccino formidabile attraverserà varie peripezie per salvare la propria amata.
Come il ragazzino all’inizio annoiato da questa favoletta ci viene da sbadigliare per una trama così banale. Ma è proprio questo il suo marchio d’istintivo: il racconto è irresistibile proprio per la sua semplicità !
C’è da dirlo, oltre alla trama lineare e poco impegnativa, il film non punta di certo su grandi effetti speciali (pochissimi), scene particolarmente epiche o dialoghi profondi. Scordatevi G. Martin! La pellicola infatti punta tutto su un unico elemento: i suoi personaggi-macchietta e le loro battute che sono diventate leggendarie, rendendo questo film un vero e proprio cult nel corso degli anni. Amerete alla follia gli sketch tra Inigo Montoya e Fezzik (un immenso Andrè the Giant, non solo di statura) e non farete altro che ripetere le loro frasi più celebri.
E poi non siete stufi di citare “Hola mi nombre es Inigo Montoya…” senza sapere di cosa si tratta?