Quando pensiamo alla nobiltà britannica ci vengono in mente, a seconda della nostra età, immagini legate a sfarzose cerimonie come per i recenti matrimoni reali dei principi Harry e William. Oppure ancora più indietro quello tra Diana e Carlo. Indipendentemente dal nostro pensiero sul concetto stesso di monarchia, letteratura, cinema e, in tempi più recenti, serie tv, hanno saputo raccontare e mostrare aspetti più o meno noti della regalità e monarchia. Quello che forse non tutti sanno però è che una delle star di maggior successo di questo ultimo decennio, Kit Harington, il Jon Snow di Game of Thrones, non solo ha ancestrali nobili origini, ma queste ci raccontano una storia ben diversa da quella che siamo soliti immaginare.
Christopher Catesby “Kit” Harington nasce a Londra il 26 dicembre del 1986. Gli Harington sono un’importante e storica famiglia inglese di cui si ha traccia fin dal 1400. Può annoverare tra i suoi avi nobili e pari del regno. Il padre di Kit, sir David Richard Harington, è il XV barone di Harington. La nonna paterna, Lavender Cecilia Denny, è una discendente diretta di re Carlo II d’Inghilterra. Nonostante le nobili origini però il giovane Kit non ha avuto un’infanzia particolarmente agiata. Il padre gestisce una libreria mentre la madre affianca al sul lavoro come docente all’università di Birmingham quello di autrice di opere teatrali e pittoriche.
Una normale famiglia della borghesia inglese verrebbe da dire. Eppure, in un curioso parallelismo con il personaggio che lo ha reso celebre, il bastardo di Grande Inverno, gli antenati di Kit raccontano una storia ben più articolata e avvincente.
Il suo bisnonno paterno, sir Richard Harington, XII baronetto e Alto Sceriffo di Herefordshire, prestava servizio come giudice in Bengala. Il prozio, Kenneth Harington, sposò la cugina della regina, Cecilia Bowes-Liony. Ma il nobile lignaggio di Kit Harington non si ferma qui. Il suo trisavolo era William Legge, IV conte di Dartmouth e visconte di Lewisham. Ma forse il parallelo più vicino al suo personaggio in Game of Thrones è con un suo trisavolo George Legge. Legge era il III conte di Dartmouth e fu nominato Lord Chamberlain. Ruolo incredibilmente simile a quello del padre adottivo di Jon Snow, Ned Stark, che fu per un breve periodo Primo Cavaliere di Re Robert Baratheon e poi del figlio Joffrey. Non vi sono però prove che venne decapitato come Ned.
Ma il più importante antenato paterno di Kit è indubbiamente sir John Harington. Poliedrico e irriverente personaggio della fine del ‘500. Fu cortigiano, poeta, scrittore e soprattutto inventore alla corte della regina Elisabetta I e, successivamente, di re Giacomo I. John Harington, nasce nel 1560, il padre era un poeta mentre la madre una gentildonna della camera privata della regina. John ricevette un’educazione regale e poté intraprendere una carriere giuridica in quanto “figlioccio favorito” della stessa regina. Che fu anche sua madrina al battesimo. Ma se tutto filasse liscio non sarebbe una storia degna per l’erede di Game of Thrones.
Dopo gli studi in legge ed essere diventato un cortigiano di rilievo, John continuò a coltivare le sue passioni letterarie. Il suo atteggiamento a corte e la sua poesia al limite dell’irriverente per il tempo attirarono le attenzioni della stessa Elisabetta. Lei inizialmente lo incoraggiò, ma continui scritti considerati troppo audaci e oltre i limiti iniziarono a essere un problema.
Iniziò a tradurre l’Orlando Furioso di Ariosto, ma questo peggiorò la sua situazione. La regina stessa, irritata dalla rudezza della sua traduzione, ne decretò l’allontanamento dalla corte.
Elisabetta I decise che Harington sarebbe partito per la sua dimora di campagna e non sarebbe tornato prima di aver tradotto l’intero poema. Considerava questa punizione un esilio mascherato, vista la lunghezza del poema. Ma nel 1591 Harington completò il suo lavoro. La sua traduzione ricevette grandi elogi, ancora oggi è considerata una delle migliori traduzioni dell’Orlando in lingua inglese. Poté quindi rientrare a palazzo.
Nel 1596 però pubblicò un’allegoria politica contro la monarchia. Il titolo era “A New Discourse upon a Stale Subject: The Metamorphosis of Ajax“. Per capire il significato di questo lavoro servono due precisazioni. La prima è una traduzione. “Un nuovo discorso su un oggetto stantio: La metamorfosi dell’Ajax“. La seconda è il significato della parola “Ajax”. John volle mascherare con un titolo fintamente corretto che faceva riferimento al personaggio di Aiace il significato dell’opera. Ma come si evince dalla prima parte del titolo ci si riferisce a un oggetto. E Ajax era un termine popolare per indicare la toilet.
In quest’opera infatti denigrò simultaneamente i modi “puzzolenti” della nobiltà e invitò i lettori a “migliorare pulendo le latrine private della loro casa e dando più attenzioni alla loro igiene personale”.
La regina lo bandì dalla corte. Stavolta senza salvacondotto.
L’opera, oltre a essere una forte critica politica, era anche il manifesto di John Harington per la sua più grande invenzione: il gabinetto a scarico. Durante il suo esilio, fino al 1599, si costruì una casa a Kelston, e qui realizzò e installò il primo gabinetto a scarico di Inghilterra. Il vano per l’acqua che aveva inventato era composto da una padella, con un foro sul fondo. Questo sigillato con una valvola di cuoio tramite manopole, carrucole e pesi, veniva aperto all’occorrenza permettendo lo scarico dell’acqua che proveniva da una piccola cisterna collegata.
Ci vollero ancora quasi due secoli perché l’invenzione diventasse disponibile anche per il popolo, ma il successo fu enorme. Perfino la regina stessa andò a trovarlo a Kelston e volle provarla. Quindi ne ordinò una per sé.
Ancora oggi in molte zone degli States la toilet viene chiamata nello slang “John“. Nell’episodio “Reverse Cowgirl” della sedicesima stagione di South Park il fantasma di John Harington compare ai protagonisti proprio per spiegare il corretto funzionamento del bagno. Insomma il buon John non avrà ottenuto il Trono di Spade come potrebbe accadere in Game of Thrones al suo apprezzato pronipote, ma indubbiamente ha avuto una vita decisamente altrettanto interessante.
Eppure abbiamo parlato finora solo del ramo paterno di Kit. Come il re del Nord di Game of Thrones, che interpreta, il suo retaggio materno non è meno rilevante. Kit infatti riporta nel nome anche il cognome da nubile della madre “Catesby”. Kit è infatti un diretto discendente di Robert Catesby, organizzatore e fautore dalla famosa “Congiura delle polveri“. Tutti ricordiamo il più famoso Guy Fawkes che doveva accendere i barili di polvere da sparo sotto il parlamento nel 1605, anche per via dalla graphic novel di Alan Moore e del film con Hugo Weaving e Natalie Portman: V per Vendetta. Pochi però sanno che l’anima e la mente di questa violenta azione furono del trisavolo del nostro protagonista di Game of Thrones.
La cosa più affascinante in tutto ciò, però, è che nel 2017 Kit Harington ha partecipato al period drama della BBC Gunpowder. La mini serie racconta proprio le vicende che portarono un gruppo di nobili cattolici inglesi a organizzare la Congiura delle polveri. E che ruolo avrebbe mai potuto avere il nostro Kit? Ovviamente quello del suo antenato: Robert Catesby.
Insomma, se già abbiamo imparato ad amarlo negli anni di Game of Thrones non possiamo non ammettere che la sua storia e quella delle sua famiglia sono, quanto meno, perfettamente adatte per fargli interpretare il bastardo di Grande Inverno.