2) La pazzia di Daenerys
Una storyline è da dimenticare per la sua incompiutezza che genera delusione nei fan. È quello che è successo con Daenerys nell’ottava stagione. La svolta malvagia della Madre dei Draghi era attesa e scontata. La pazzia di Daenerys è il fulcro attorno a cui ruota l’intera stagione. Quindi doveva essere analizzata e razionalizzata in ogni minimo particolare. Non bastano di certo le parole di Tyrion a Jon.
Invece, nel giro di mezz’ora, Daenerys si tramuta da salvatrice degli oppressi a Mad Queen. La sceneggiatura ha affrettato un cambiamento cruciale: la sua follia doveva arrivare per gradi, seminare il dubbio negli spettatori e infondere il timore che Daenerys si stesse davvero trasformando nella sua versione malvagia. Una svolta che viene compresa al meglio grazie alla scena tagliata dell’ultima stagione di Game of Thrones. Inoltre, l’epilogo della sua morte è inevitabile ma la scena in sé non è soddisfacente: anticlimatica, priva di pathos con una colonna sonora poco incisiva.