3) La morte di Joffrey
Joffrey è sicuramente uno dei personaggi più odiati di Game of Thrones.
Viziato, codardo e sadico, il giovane re viene avvelenato durante il suo matrimonio con Margaery. Dopo aver assistito per anni ai suoi capricci e crudeltà, il pubblico non ha potuto che provare un sadico piacere di fronte alla sua morte. Ma se da un lato questo colpo di scena è stato soddisfacente, dall’altro ci ha anche lasciato con un profondo senso di orrore. Mostrandoci il re che si aggrappa al collo, il suo viso che diventa viola e il sangue che scorre dal naso mentre esala l’ultimo respiro, lo show ci ha ricordato che, al di là dell’arroganza e delle malefatte, Joffrey era solo un ragazzo. È proprio per questo che, nonostante fosse un maniaco che “meritava” di morire, gli spettatori non hanno potuto assaporare completamente la sua raccapricciante morte. L’intera scena è un perfetto esempio delle meravigliose complessità che contraddistinguono l’opera di Martin.
Anche se Joffrey ha un posto d’onore fra la schiera dei migliori antagonisti della serie, Ramsay Bolton è riuscito a superarlo grazie alla sua pazzia e sadismo. Proprio per questo, la sua morte ci ha soddisfatto molto più di quella di Joffrey: sbranato dai suoi mastini, mentre Sansa si allontana col sorriso sulle labbra. Parlando di villain, è doveroso citare anche il Night King, la cui fine ha generato reazioni contrastanti. Che sia piaciuta o meno, non si può negare che la scena della sua morte abbia colto di sorpresa gli spettatori di tutto il mondo.