Vai al contenuto
Home » Game Of Thrones

Game of Thrones non ha ancora trovato il suo erede

game of thrones
Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

A oggi è, se non la più importante, la Serie Tv più imponente e ricca. Game of Thrones è a tutti gli effetti un fenomeno culturale dalla portata immensa, che riesce a coniugare tutti gli aspetti della serialità contemporanea, mascherando alcune forme tipiche della soap opera. Tra fan accaniti e detrattori, sono tanti i dibattiti che si sono aperti sulla effettiva qualità di questo prodotto.

Eppure all’orizzonte non si riesce a profilare nessuna opera che possa avvicinarsi alla sua grandezza. Quali sono i motivi del successo e perché è così difficile raggiungere i livelli di Game of Thrones?

Game of Thrones

A far scattare il meccanismo perfetto c’è alla base la struttura narrativa. Essa attinge a piene mani, come già detto, dalla soap opera. Le Serie Tv sono tutte influenzate dalla lunga serialità, ma ci sono opere che più di altre usano le regole del genere soap, mascherando il tutto a causa della scarsa reputazione di cui godono prodotti come Beautiful. Game of Thrones in fondo è una sorta di Beautiful con gli steroidi. Pensateci bene, uno degli aspetti principali della saga di HBO è il concatenarsi di intrecci amorosi e politici. Un groviglio di casate, coppie, amori e nomi. Lo spettatore, puntata dopo puntata, è quasi più divertito a intrecciare il tutto più che a seguire la storia.

“Il piacere del pettegolezzo”, così molti teorici hanno definito questo gioco mentale che si installa nella mente del pubblico. Ma Game of Thrones ha fatto di più. Ha aggiunto a tutto ciò una storia solida, regia ed effetti speciali di livelli stratosferici per il piccolo schermo. Una puntata come La Battaglia dei Bastardi è forse la più grande dimostrazione di ciò. In quell’episodio la Serie ha mostrato tutti i suoi punti di forza. D’altronde questa è anche la politica di HBO: fornire opere di qualità elevatissima, dove per qualità intendiamo l’avvicinarsi sempre di più a prodotti cinematografici, soprattutto per quanto riguarda lo stile e il linguaggio. Ad esempio Vikings è spesso stata accostata a Game of Thrones per il genere, ma pur essendo anch’essa di alto livello, non riesce a tenere il passo dell’opera di Martin (anche perchè non ha lo stesso budget).

La struttura narrativa è però solo il primo ingranaggio della macchina perfetta. Si innescano altri due meccanismi importanti, quelli che permettono a Game of Thrones di essere il prodotto moderno per eccellenza: il fandom e i social media.

Sono elementi così scontati che spesso non vengono nemmeno menzionati. Certo i grandi budget, i grandi attori e le grandi produzioni fanno molto. Tutto questo però è la diretta conseguenza di un lavoro alla base sul pubblico. Innanzitutto il fattore scatenante è il genere stesso: il fantasy, spesso associato al mondo “nerd” e capace di creare attorno a sé comunità enormi. Game of Thrones però non raduna solo questa categoria, riuscendo a trasformare una nicchia in qualcosa di “pop”. Più viene menzionato, più accresce la propria fama, invadendo forum, gruppi Facebook o altro. Il pubblico gioca, difatti, un ruolo vitale in questa Serie. Ed è qui che arrivano i Social Network.

I fandom ormai si radunano come veri e propri eserciti sulle piattaforme e riescono in alcuni casi a spostare gli equilibri di una Serie intera. Game of Thrones coinvolge il suo pubblico tramite eventi dedicati, fiere a tema e merchandising, così da creare il più possibile l’effetto “grande famiglia”. Come Guerre Stellari di Lucas, Game of Thrones punta a creare un mondo alternativo in cui i fan possano vivere una seconda vita. Parallelamente, molti degli attori protagonisti sono ormai dei veri e propri punti di riferimento su piattaforme come Instagram. La notorietà di alcuni di loro è cresciuta a dismisura negli anni, portandoli a diventare delle icone pop di livello mondiale. Pensiamo a Peter Dinklage o Emilia Clarke. A milioni di fan basterebbe ormai solo il loro nome per continuare a guardare la Serie all’infinito.

Fondere qualità e marketing, trovare i giusti compromessi per non abbassare mai troppo il livello e incrementare esponenzialmente i profitti. Game of Thrones è un’industria.

Nessuno in questo momento può reggere il confronto. Ma da lontano suonano imperiosi i corni di Minas Tirith, qualcosa di enorme riecheggia all’orizzonte. Amazon Video realizzerà la Serie Tv de Il Signore degli Anelli, che sarà anche la più costosa di sempre. Sarà quello il momento del passaggio del testimone?

Leggi anche – Il Signore Degli Anelli: la serie uscirà prima del previsto grazie a Tolkien