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5 personaggi di Game of Thrones che hanno avuto un’evoluzione davvero soddisfacente, fino alla fine

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Nel corso delle sue otto stagioni, Game of Thrones (qui troverete la nostra guida) ha affrontato alti e bassi. Mentre i primi capitoli hanno saputo mantenere sempre alta la loro qualità (basti pensare alla quarta stagione), quelle successive hanno iniziato a perdere ciò che aveva reso lo show così grandioso: storyline intricate, dialoghi scritti meravigliosamente, intrighi politici e tradimenti capaci di sconvolgerci prendendoci alla sprovvista. Anche se la quinta e sesta stagione hanno saputo intrattenerci con alcuni momenti decisamente iconici, la settima e l’ottava non sono più riuscite a entusiasmarci come in passato. I motivi sono molteplici, ma uno dei più evidenti è stato lo stravolgimento di alcuni dei protagonisti.

Gran parte del successo dello show è sempre stato nei suoi personaggi. Seguire il loro percorso è stata un’esperienza che gli spettatori non dimenticheranno mai, soprattutto se si pensa a coloro che hanno avuto un’evoluzione soddisfacente fino alla fine. Non possiamo dunque includere Jaime, Daenerys o Tyrion, personalità che per quanto siano state amate dai fan, hanno subito più di una battuta d’arresto a un passo dall’epilogo. No, oggi vi vogliamo parlare solo di coloro che hanno seguito un percorso coerente che non solo li ha fatti crescere, ma che si è anche concluso nel miglior modo possibile.

Vediamo dunque insieme 5 personaggi di Game of Thrones che hanno avuto un’evoluzione davvero soddisfacente, fino alla fine.

Sansa Stark

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C’è chi la ama e chi la odia. I gusti son gusti, ma non si può negare quanto Sansa abbia avuto una delle migliori evoluzioni nello show. Quando ci viene presentata, non è che uno stereotipo facile da odiare: superficiale e ingenua, è una ragazzina innamorata dell’idea di diventare regina e coronare il suo sogno d’amore con Joffrey. Inconsapevole della sua vera natura, la ragazza passerà la prima stagione a prepararsi alla sua vita ad Approdo del Re, facendo inoltre proprio il cinismo della capitale. Ma con la morte di Ned le cose cambieranno drasticamente: costretta a guardare il padre mentre viene giustiziato, Sansa viene messa di fronte alla realtà del mondo in cui vive, comprendendo per la prima volta quanto tutto ciò che credeva di sapere fosse una menzogna. Ed è così che inizia un vero e proprio incubo per la giovane Stark, vittima delle torture di Re Joffrey prima e data in sposa a Tyrion contro la sua volontà dopo.

Ma invece di soccombere al peso di tutto ciò, Sansa impara ciò che può dai suoi nemici, affinando così il suo intelletto. Sempre più sveglia e scaltra, inizia a mostrare quando dentro di lei ci fosse sempre stata un’incredibile forza. Lo vediamo nel periodo passato a Nido dell’Aquila, e ancor di più durante la sua terribile prigionia a Grande Inverno. Fra tutte le sue esperienze, il matrimonio con Ramsey Bolton è forse la più atroce, ma anche quella decisiva per la sua trasformazione in una leader saggia e risoluta. Senza di lei la Battaglia dei Bastardi non sarebbe mai stata vinta da Jon e i Bruti, così come il Nord non sarebbe sopravvissuto durante l’assenza del fratello nella settima stagione. E anche se è vero che non ha avuto un ruolo fondamentale nella Battaglia di Grande Inverno o in quella ad Approdo del Re, è altrettanto certo che la sua incoronazione come Regina del Nord è stato il perfetto epilogo per uno dei migliori percorsi dello show.

Theon Greyjoy

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Così come Jaime Lannister, Theon Greyjoy è un personaggio che quasi tutti odiavano nelle prime stagioni di Game of Thrones. Ma a differenza del primo, il secondo ha portato a termine il suo arco di redenzione con coerenza, riconquistando così il suo onore e il cuore degli spettatori. Consegnato a Ned Stark come ostaggio dopo la ribellione fallita del padre, Theon cresce a Grande Inverno come un prigioniero, pur avendo le stesse libertà di un membro di una grande casata. Difatti, quando lo conosciamo è piuttosto viziato, oltre che sessista e spesso volgare. Ma al di là della facciata presuntuosa si è sempre nascosto un uomo alla ricerca di se stesso. Affezionato agli Stark ma comunque fedele ai Greyjoy, Theon dovrà lottare per anni con il suo mancato senso di appartenenza, così come con un profondo vuoto interiore che lo spingerà ad azioni perlopiù sbagliate.

Dal tradimento ai danni degli Stark fino ad arrivare all’uccisione di due bambini innocenti (che fa passare per Bran e Rickon per conquistare la fiducia degli Uomini di Ferro), il personaggio di Alfie Allen cade in una spirale di ignobiltà e codardia, che alla fine pagherà a carissimo prezzo. Difatti, una volta finito nelle grinfie di Ramsey Bolton, l’uomo verrà sottoposto a torture inimmaginabili, sia fisiche che mentali. Completamente deumanizzato, viene privato della sua identità, diventando un’ombra di se stesso. Ma nonostante il suo spirito venga spezzato più e più volte, alla fine Theon darà prova di essere molto più di un cane al servizio di un padrone crudele e sadico. Di fronte alle sofferenze di Sansa non potrà infatti che agire, riuscendo a portarla in salvo e dando così inizio al suo percorso di redenzione. Una strada che non filerà sempre liscio, ma che alla fine lo porterà a dimostrare sia il suo onore di Stark che la sua forza di Greyjoy. Una volta compreso chi sia veramente, Theon è pronto a combattere per ciò che è giusto. Per dimostrare di essere un uomo buono e coraggioso, pronto a dare la sua vita pur di proteggere chi ama.

Arya Stark

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Dalla natura ribelle, Arya Stark ci ha conquistato sin dai primi episodi di Game of Thrones, ma mai avremmo immaginato quanto il suo percorso sarebbe stato avvincente. A differenza della sorella, Arya non ha mai voluto essere una lady o desiderato la vita di corte. Difatti, sin dal principio la vediamo interessata alle armi e al combattimento, tant’è che il padre farà in modo di farle seguire delle “lezioni di danza” con il formidabile Syrio Forel. Abile spadaccino di Braavos, è il primo a introdurre la ragazza all’arte della spada, così come alle usanze e tradizioni di Essos, un luogo che successivamente sarà fondamentale per la crescita della protagonista. Ma ancora prima del tempo trascorso a oriente, sarà la morte di Ned a lasciare un profondo segno su di lei. Questa ingiusta fine darà inizio al percorso di vendetta di Arya, che da quel momento in poi si imporrà un unico obiettivo: uccidere tutti coloro che hanno distrutto la sua famiglia.

Nasce così la famosa lista di nomi ripetuti ogni notte prima di addormentarsi, e recitati dentro di sé ogni giorno per trovare la forza di andare avanti. La ragazza si ritrova così a viaggiare per il continente, imparando sempre di più quanto il mondo in cui vive sia oscuro e ingiusto. Ma mentre perde la sua innocenza, Arya impara anche a diventare una combattente forte e ricca di risorse. Un’assassina che sa muoversi nell’ombra senza essere scoperta, capace di portare giustizia sui mostri di Westeros. Grazie agli insegnamenti del Mastino, così come quelli di Jaqen H’ghar, Beric Dondarrion e Brienne, il personaggio di Maisie Williams si evolve enormemente, durante un viaggio attraverso il mondo che l’ha preparata per la Battaglia di Winterfell. Difatti, Arya non solo vendica la sua famiglia, ma pone fine alla guerra contro gli Estranei, rivelandosi l’Azor Ahai che Melisandre sapeva sarebbe giunta per scacciare la Lunga Notte. Nonostante sarebbe stato bello saperla insieme alla sua famiglia, la fine del percorso di Arya è piuttosto calzante: un viaggio verso l’ignoto, per scoprire una nuova terra che nessuno ha mai esplorato.

Gregor Clegane

Mastino

Il Mastino è uno degli anti-eroi più interessanti di Game of Thrones.

La vita di Sandor Clegane è sempre stata determinata dalla violenza e il desiderio di vendetta. Sfregiato dal fratello quando era ancora solo un bambino, ha un aspetto intimidatorio e un’attitudine feroce. Ma nonostante le apparenze, Clegane è in realtà molto più della spaventosa guardia personale di Joffrey: nonostante lo serva e faccia il suo lavoro sporco, di tanto in tanto ha infatti mostrato un lato più dolce di sé. Una delicatezza che ha riservato soprattutto a Sansa durante la sua prigionia ad Approdo del Re. Mostrandole gentilezza e ribellandosi al sistema del quale lui stesso faceva parte, il personaggio si è rivelato così molto più complesso di quanto immaginavano, tant’è che gli spettatori si sono ritrovati ad affezionarsi al suo fare burbero. L’amore per il personaggio è aumentato poi una volta che la sua strada si è incrociata con quella di Arya. Questo atipico duo ha condiviso alcuni dei momenti più divertenti e avvincenti dello show, mostrandoci una relazione di amore/odio che ha avuto un grande impatto su entrambi i personaggi.

Mentre Sandor le insegna ad affrontare la violenza di Westeros, Arya riesce a far emergere il lato più umano di Clegane, anche se a fatica. L’abbandono da parte della ragazza darà un’ulteriore spinta al percorso del Mastino, che da quel momento in poi intraprenderà più strade: quella della pace (senza successo), quella della Fratellanza Senza Vessilli, fino a diventare un alleato fondamentale nella Guerra contro gli Estranei. Dunque, pur rimanendo fedele alla sua essenza, il Mastino cresce e riesce a redimersi grazie al suo coraggio. Purtroppo, nonostante tutto, non riuscirà mai a lasciare andare la sua sete di vendetta. Gli abusi subiti dal fratello lasciano in lui ferite troppo profonde da essere guarite, da essere ignorate. Nonostante sappia quanto questa strada lo porterà alla morte, l’uomo non potrà che affrontare per un’ultima volta la Montagna, incontrando il suo destino in mezzo alle fiamme che lo avevano sempre terrorizzato. Ma non prima di aver convinto Arya a desistere dai suoi piani vendicativi: un ultimo atto di amore che darà alla ragazza la possibilità di ricominciare.

Brienne di Tarth

Brienne di Tarth è uno dei personaggi femminili più affascinanti di Game of Thrones.

Parte di una grande casata, non si fa riconoscere per la sua bellezza o portamento, ma per il suo incredibile coraggio, la sua incrollabile leale e l’abilità con la spada. Così come Arya, Brienne infatti si interessa al combattimento sin dalla giovane età. Il suo percorso è chiaro sin dall’inizio, e anche se verrà denigrata e umiliata per ciò che è, la donna non si farà mai piegare dal giudizio degli altri. Nonostante venga derisa per tutta la sua vita da uomini presuntuosi, riuscirà sempre a prevalere su di loro, gettandoli nella polvere e dimostrando il suo valore. Forte e tenace, verrà colpita profondamente dalla morte di Renly, per la quale si sentirà responsabile per tanto tempo. Vista come una macchia sul suo onore, la donna farà di tutto pur di “redimersi“, a partire dalla sua decisione di mettersi al servizio di Lady Catelyn e scortare Jaime ad Approdo del Re.

L’avventura con lo Sterminatore di Re sarà fondamentale per l’evoluzione del personaggio. Imparando a conoscere il Lannister, e vedendo quanto in realtà sotto la sua presunzione ci sia un uomo coraggioso e quasi eroico, Brienne non potrà che rivalutare ciò che pensava di sapere. Ed è così che imparerà ad accettare Jaime, al quale sarà legata sempre da una profonda connessione. Da un amore che, pur venendo ricambiato alla fine, non avrà mai modo di prosperare. Se non altro, il rapporto venutosi a creare con il personaggio di Nikolaj Coster-Waldau darà alla donna il coraggio per trovare Sansa e Arya. Accompagnata dal leale Podrick, Brienne viaggerà attraverso il continente, rimanendo sempre fedele ai suoi principi e dimostrandosi un’alleata insostituibile. È per questo che gli spettatori non hanno potuto che commuoversi quando è stata nominata cavaliere da Jaime. Dopo essere stata derisa per anni, viene finalmente riconosciuta per quella che è, riuscendo così a conquistarsi il posto che le sarebbe spettato sin dall’inizio.

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