3. Stannis Baratheon
Da un fratello all’altro.
Stannis Baratheon è uno dei personaggi secondari più rilevanti in Game of Thrones. Se l’ingenuità di Renly dipendeva dall’arroganza, quella di Stannis è molto più sottile e profonda. Dopo una vita al servizio del fratello Robert e dal quale subisce ogni capriccio e dispetto, lo sfortunato Stannis orfano dei genitori, invischiato in un matrimonio senza amore e con l’amata figlia gravemente malata, è comunque il primo, insieme a Jon Arryn, a nutrire sospetti sulla legittimità degli eredi al Trono di Spade.
Quando Jon muore avvelenato, Robert perisce nell’incidente di caccia ed Eddard Stark viene giustiziato per aver denunciato il nuovo re Joffrey come bastardo della regina Cersei Lannister, ogni suo dubbio scompare. Decide di muovere guerra contro Joffrey per reclamare a sé i Sette Regni, dei quali si autoproclama legittimo re. Pur di raggiungere il suo scopo si affida a Melisandre, una sacerdotessa del Signore della Luce R’hllor che lo convince a convertirsi alla sua religione sotto la promessa che questo lo condurrà a divenire sovrano.
Stannis è uno stratega raffinato, un re severo e giusto, ma in ultima analisi un ingenuo. Affida a Melisandre e al suo dio sempre più peso e rilevanza. Condiziona le proprie azioni subordinandole alle interpretazioni e consigli della sacerdotessa. Tutto questo lo condurrà inevitabilmente alla disfatta. Umana e morale, prima ancora che strategica.