Game of Thrones è una delle produzioni più importanti nella storia del piccolo schermo. Ha creato un nuovo modo di fare serie tv. Ha influenzato e influenzerà per anni qualsiasi produttore, regista e sceneggiatore che inizierà a lavorare su qualcosa. La creatura nata dalla mente di George R.R. Martin e messa su schermo dalla HBO è cresciuta col passare degli anni e insieme a lei i suoi seguaci. Milioni di persone hanno seguito tutte le stagioni della serie. Un successo planetario, per una serie che ha rasentato la perfezione fino all’ultima stagione.
Game of Thrones ci ha abituato a livelli qualitativi mai visti prima d’ora in tv, ma contiene anche qualche pecca o mancanza. Confucio diceva “meglio un diamante con un’imperfezione che un sasso senza”, ma è giusto cercare di individuare alcuni errori, i quali non mettono di certo in discussione la qualità e la bellezza del Gioco del Trono, ma che vanno comunque sottolineati. In questa occasione proveremo a individuare alcuni personaggi che secondo noi sono stati gestiti male dagli autori. I motivi? Possono essere vari. Chi ha avuto poco minutaggio rispetto al potenziale, chi l’inverso. Chi è stato snaturato rispetto al libro, chi invece è morto come non avrebbe meritato.
Ecco i 7 personaggi gestiti peggio di Game of Thrones
Ellaria Sand
La madre delle Serpi delle Sabbie è un personaggio molto ambiguo. Non sembra provenire dall’universo di Game of Thrones e risulta abbastanza superflua in alcuni casi. Il compito che le hanno assegnato gli autori sembra quello di una velina che accompagna Oberyn. Sempre mezza nuda, sempre starnazzante come un’oca. L’unico sussulto della donna è nel momento in cui uccide Myrcella Baratheon con il veleno. Una critica esagerata? Forse. Ma molto dipende dal fatto che Ellaria è stata inventata dagli autori della serie. Al suo posto nei libri troviamo Arianne Martell, la figlia di Doran Martell, principe di Dorne. Questa è un personaggio totalmente diverso, più profondo e più efficace. Insomma, la bellissima bastarda dorniana poteva essere scritta molto meglio.
Margaery Tyrell
Game of Thrones è un universo crudele e sadico. I personaggi che odiamo sopravvivono, quelli che amiamo muoiono miseramente. Margaery Tyrell è uno di questi. La ragazza interpretata da Natalie Dormer è forse una delle migliori giocatrici nella guerra per il Trono. È forse la top player di Game of Thrones fino alla sesta stagione. L’unica a mettere in difficoltà la temibile Cersei insieme a nonna Olenna. È una ragazza giovane, ma astuta. Usa il suo corpo e la sua intelligenza, a volte usa doti evidenti e altre volte usa quelle nascoste. Insomma, avrete capito che siamo innamorati della bella Margaery. È stato profondamente ingiusto farla morire in quel modo, soprattutto per quello che poteva ancora regalare alla serie tv.
I Bruti
In questo caso non si parla di un singolo personaggio, ma dell’insieme della popolazione. Per quanto ci riguarda il Popolo Libero che vive oltre la Barriera non è stato oggetto di approfondimenti adeguati. Non sono state descritte le usanze, se non in brevi passaggi, non si è parlato delle caratteristiche e dei loro valori. Si è stereotipizzato troppo il concetto di straniero senza andare a ingrandire le ragioni delle loro scelte, del non volere essere parte di coloro che definiscono “gli inginocchiati“. Ci sarebbe piaciuto conoscere meglio la loro storia e le loro radici.
Tywin Lannister
La scelta forse potrebbe stupirvi, ma ci sono alcuni argomenti che non potranno non farvi essere d’accordo con chi scrive. In Game of Thrones, Tywin Lannister dovrebbe essere disegnato come una forza della natura. Nonostante la sua età molto avanzata è lui, finché in vita, a trattare con gli alleati. È lui a chiedere denaro alla Banca di Ferro, perché solo lui gode del rispetto dei bancari. C’è sempre Tywin dietro le strategie militari e politiche, è il grande direttore d’orchestra di Approdo del Re e secondo noi avrebbe dovuto avere qualche minuto in più nelle puntate. Del resto è il padre di tutti i Lannister e l’unico che è riuscito a tirare avanti quel grande carrozzone che è la corte reale. Dopo la sua morte tutto si incrina.
Jaime Lannister
Discorso completamente inverso è quello che va affrontato con Jaime. Lo Sterminatore di Re è uno dei primi personaggi ad apparire in Game of Thrones e che quasi fino alla fine, nonostante tutto, è rimasto in vita. Jaime però nel corso delle stagioni spesso latita. Risulta inutile in molti momenti, non prende parte a scene salienti. A differenza del padre gli vengono riservati troppi minuti e poche cose da dire. L’unica scena che rimarrà impressa nelle nostre teste è solamente quella del taglio della mano. Un po’ poco per uno dei coprotagonisti. Certo non stiamo parlando di un top player di Game of Thrones, ma comunque di un ottimo secondo violino e da lui ci saremmo aspettati molto di più.
Ser Barristan Selmy
Mettere in questa lista Ser Barristan ci spezza il cuore, ma purtroppo anche l’anziano combattente va inserito. Va detto che la colpa non è sua e non è nemmeno delle azioni che ha compiuto. È stato sempre un personaggio interessante e gradevole che ha preso parte a molte scene indimenticabili. La macchia che però marca l’ex Lord Comandante della Guardia Reale è quella della sua morte. Ser Barristan muore malissimo e in maniera del tutto ingiustificata e inutile. Per un uomo del suo spessore gli autori potevano scegliere una morte molto più aulica e dignitosa. Un sacrificio degno del nome che gli era stato affibbiato fin da ragazzo: Il Coraggioso. Perdonali Ser, non sanno quello che fanno.
Daario Naharis
Veniamo all’ultimo personaggio gestito male. Daario compie gesta incredibili, vince battaglie, uccide uomini e seduce donne (tra esse una biondina con tre draghi), ma si ferma lì. Non va avanti, non attira la nostra curiosità e la nostra stima perché è essenzialmente superficiale. Avrebbe potuto fare la parte del leone, ma gli autori non gli hanno permesso di fare quel salto che gli avrebbe consentito di diventare qualcosa in più che una semplice comparsa di Game of Thrones. Invece il nativo di Tyrosh non riesce a decollare e dopo una notte di fuoco con la Madre dei Draghi scompare piano piano dai nostri radar e da quelli della serie tv. Peccato.