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Un ricordo di Stannis Baratheon, il Re snobbato di Game of Thrones

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L’attenzione e gli scritti di Tacito, uno dei più grandi storici latini, si concentravano sui personaggi misti, quelli in cui coesistono caratteristiche tra loro opposte e apparentemente inconciliabili. Constatando il pessimismo di fondo che induce lo storico a individuare nella natura umana più i difetti che le virtù, Tacito delinea il ritratto psicologico e morale dei suoi personaggi con grande abilità descrittiva. L’universo di Game of Thrones compie la stessa operazione e richiama il pensiero di Tacito sull’imprevedibilità delle scelte e delle azioni da parte dei personaggi in scena.

In quel gigantesco macrocosmo creato da George R. R. Martin i protagonisti si muovono sul filo del rasoio in cui ai bordi ci sono due entità opposte. Da una parte c’è la ragione. Dall’alta la follia. E Game of Thrones trae beneficio da questo eterno scontro tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Da un mondo in cui l’essere umano è guidato e perseguitato da un gioco continuo tra ombre e luci.

Stannis Baratheon è l’emblema del personaggio che Tacito descrive nelle sue opere. Un personaggio in cui luci e ombre si scontrano fino a fondersi, consegnando al pubblico un ritratto su cui agiscono e muoiono tante sfumature diverse. Stannis, personaggio chiave seppur poco considerato rispetto ad altri, è dominato da una rigidità morale che diviene la maschera sotto la quale nascondere il suo viso. Nei romanzi di Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, Stannis Baratheon viene descritto come un uomo duro, ombroso, a volte troppo ermetico per essere avvicinato. Ma Stannis è anche un uomo divorato da un profondo senso di giustizia che lo porta a considerarsi padre e fratello del dovere. Un uomo che si fida ciecamente delle sue scelte, ma a che al tempo stesso si lascia manipolare come un burattino alla prima ora del teatro.

A volte bisogna scegliere. A volte è la vita a chiederlo. Ma se un uomo sa chi è, e rimane fedele a se stesso, non sta più scegliendo, sta adempiendo al proprio destino, per diventare chi è destinato ad essere, per quanto penoso sia.

La Marcia di Stannis Baratheon in Game of Thrones

game of thrones, Stannis

Stannis (qui trovate le informazioni più importanti sul suo conto) era il fratello di Robert e sotto la sua ombra è cresciuto fino a diventare un ragazzino inflessibile, uno di quelli a piace il rigore che scava fin dentro le ossa. George R. R. Martin dice che Robert aveva acquistato una popolarità estranea al fratello, un fardello con cui Stannis ha dovuto lottare a denti stretti per tutta la vita.

Ma se i personaggi mixti descritti da Tacito e in Game of Thrones sono quelli a cui l’esistenza dona una seconda possibilità, Stannis ne riceve una a dir poco invitante: dichiararsi l’unico erede del Trono di Spade. Dopo la morte di suo fratello, infatti, Stannis scopre che il figlio di Cersei Lannister non è legittimo, poiché frutto di una relazione incestuosa tra la regina e suo fratello Jaime.

Stannis sfida apertamente il giovane Re Joffrey in Game of Thrones

Il dado è stato lanciato: Stannis, uomo di leggi e nemico del rovesciamento di valori, vuole invadere Approdo del Re con la speranza di “usurpare” il trono. Con la Battaglia di Approdo del re, i fan di Game of Thrones sono spettatori della prima disfatta dell’esercito guidato da Stannis. Tyrion distrugge la flotta avversaria con l’uso della nuova e devastante arma, quel fuoco vivo che annienta tutto ció che tenta di invadere il campo d’azione dei Lannister. Ma Stannis non demorde. Non è uno che si inchina di fronte al pericolo e alle prime avversità. Lo dimostra il suo passato e, ancor di più, il suo futuro.

Ritiratosi a Roccia del Drago, Stannis sopravvive dando prova di coraggio e abnegazione. Il fratello minore di Re Robert lancia un monito: se la prima strategia non ha donato i frutti desiderati bisogna volgere lo sguardo verso nuovi orizzonti. Il nuovo orizzonte si chiama Nord. Qui, a quattro passi dalla barriera, Stannis aiuta i Guardiani della Notte contro l’invasione dei Bruti. Qui, in mezzo al nulla e a contatto con una natura maligna, Stannis riconosce l’importanza della minaccia rappresentata dagli Estranei e prova a stringere un’alleanza con Jon Snow.

Un epilogo drammatico per Stannis Baratheon: la battaglia di Winterfell e la sconfitta contro i Bolton

Pian Piano inizia a prendere il controllo di molti territori del Nord e marcia fino a Grande Inverno per annientare i Bolton che nel frattempo si sono impadroniti del castello. Nella Serie Tv su Game of Thrones, Stannis viene abbandonato da gran parte del suo esercito e ucciso da Brienne di Tarth.

Personaggio complesso (qui abbiamo provato ad analizzare il pensiero che Federico Buffa avrebbe su di lui) , Stannis rappresenta egregiamente l’eterno conflitto tra giustizia e pietà, legge e compassione. La sua discesa negli inferi, condizionata dall’incontro con Melisandre, lo porta a prendere spesso decisioni sbagliate. La brama lo invade fino a divenire il suo nuovo abito, a spogliarlo di qualsiasi valore. Stannis incarna il tragico destino di chi si lascia lacerare dalla sua stessa ambizione o da un fanatismo crudele. Per raggiungere obiettivi e ambigue aspirazioni, Stannis è disposto a sacrificare chi ama in nome di una legge spietata o un richiamo interiore bastardo.

E a questo proposito non possiamo non menzionare il sacrificio di sua figlia Shireen in una delle pagine più drammatiche di Game of Thrones

Tacito si soffermava spesso sugli uomini resi schiavi e prigionieri della/dalla follia. Le sue pagine riflettevano con cura maniacale l’indagine psicologica di chi è disposto a tutto pur di arrivare in fondo al tunnel. Game of Thrones ci consegna, con Stannis, il ritratto di un personaggio che arriva a sacrificare persino sua figlia. Melisandre cerca di convincere Stannis a prendere una decisione orribile: offrire Shireen in sacrificio al Signore della Luce. Stannis farà bruciare viva la sua Shireen pur di ottenere un briciolo di speranza nell’esito della sua battaglia. E se nella descrizione che Tacito fa dei suoi personaggi la follia tende a sbranare la ragione, in Game of Thrones succede lo stesso. La follia accende il fuoco di Stannis come uno spettacolo pirotecnico, e a pagarne le spese sono i suoi cari.

Stannis resterà da solo. Abbandonato da sua moglie e dal suo stesso esercito, il re snobbato di Game of Thrones incontra la morte come colui che ha perso tutto prima di dire addio al mondo dei vivi.

L’universo di Game of Thrones ci ha regalato una serie di personaggi indimenticabili. George R. R. Martin ha ideato un mondo in cui il peccato imbriglia gli uomini fino a spazzare via l’immagine che avevamo di essi. Stannis Baratheon è uno di questi. Nel bene e nel male.

È qualcosa di molto raro un uomo che è all’altezza della sua reputazione – Lady Olenna a Tywin Lannister – episodio 3×06