Dorne. La situazione di Dorne è ferma da parecchio, nel senso che dopo l’uccisione con il veleno di Myrcella, e la ribellione delle “serpi” contro il re, non sappiamo più niente: meglio così?
Dunque, è evidente che siamo di fronte ad un ampissimo “gioco dei troni”; gli spunti forniti sono estremamente interessanti e la stagione sta riuscendo nella complicata impresa di migliorare di puntata in puntata. Infatti, le prime due puntate trasmettevano un senso di incompletezza che neanche colpi di scena come la resurrezione di Jon Snow erano riusciti a far svoltare. Invece, le ultime tre puntate hanno decisamente cambiato passo, creando una maggiore linearità fra le trame e non lasciandole sospese troppo a lungo. A questo proposito i filoni maggiormente interessanti si ritrovano nella situazione al Nord (nello specifico l’attesa guerra fra Stark e Bolton e, ancora più a Nord, le vicende degli Estranei) e in quella ad Approdo del Re, in cui la guerra ormai imminente potrebbe forse (sarebbe ora) darci qualche risposta in più su questo movimento fanatico-religioso che ha rovesciato gli equilibri della capitale. Daenerys a questo punto non sembra ancora al centro dei giochi (se contassimo i minuti nei quali è apparsa in queste puntate certamente non andremmo oltre i 20), eppure con quella quantità di uomini sotto il suo comando è una minaccia imprevedibile per tutti: considerando però i “ritmi” del personaggio, sembra ormai chiaro che per avere un esito definitivo in merito a questa storia dovremo aspettare l’ultima stagione. Ciò che veramente lascia basiti (ovviamente questo è un giudizio parziale e non definitivo, basato su 5 e non 10 puntate) è la gestione di Dorne: vedendo la prima puntata non ci si può lasciar andare in commenti negativi, ma notare che dopo quel momento non è successo più nulla al riguardo ci lascia molto perplessi; è rimasta sospesa già troppo a lungo. Poco apprezzabile è anche la scelta di sottoporre Arya Stark (e lo spettatore) a due puntate in cui le scene che la riguardano sono esattamente identiche: mendicante, picchiata dalla sua addestratrice, sofferenza; messaggio: per riavere la vista devi pagare. Ci bastava una scena per capirlo, considerato poi quanto velocemente le è stata restituita la vista.