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10 cose che abbiamo imparato da Jon Snow, l’uomo che “non sa nulla”

Jon Snow
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8. Strategie belliche

Jon Snow

Abbiamo capito che Jon è un grande guerriero, e che è in possesso anche di particolarità belliche molto sviluppate. Ma il fatto è che in battaglia a volte le emozioni possono avere la meglio. Soprattutto se combatti contro Ramsay, che tiene in ostaggio tuo fratello. E non entriamo in ciò che ha fatto a Sansa. E soprattutto se il suddetto Ramsay gioca a Guglielmo Tell con Rickon, in cui Rickon è la mela.  Insomma, Jon proprio non ce la fa a non venire preso dalle emozioni, e un po’ lo capiamo poverino. Rickon, non sapendo correre a zig-zag viene colpito da una freccia di Ramsay e cade a pochi passi da Jon. Quello che accade dopo ce lo dovevamo aspettare.

Da una parte un po’ ci speravamo di vedere l’inizio della battaglia, dall’altra invece non speravamo di vedere Jon iniziare la battaglia da solo. Jon, impugnata la spada, cerca di fare il cosplay di Aragorn di fronte all’esercito di Sauron, ma non gli riesce tanto bene. Viene infatti travolto dalla battaglia stessa e quasi decapitato un paio di volte. Fortunatamente Ser Davos è lì per guidare l’attacco dei Bruti. Altrimenti Jon non avrebbe neanche visto la fine della battaglia. Consiglio 8: in caso di pericolo, non attaccare per primi.

9. Il giusto mezzo

Jon Snow

Jon ha cercato di essere un buon Lord Commander, nel pieno delle sue capacità. Ma si sa, essere sempre equo e giusto verso tutti coloro che guidi non è sempre facile. Alla fine infatti il suo impegno non  sarà ripagato completamente dai Guardiani che lo tradiranno e alla Cesare e Bruto, lo accoltelleranno.

Dopo la sua resurrezione Jon è cambiato, e decide di non essere più Lord Commander. Ma, nonostante i suoi cambiamenti, rimane sempre il Comandante ponderato e giusto che li aveva guidati fino a quel momento. Nelle sue azioni infatti rimane quel senso di giustizia tipico della famiglia Stark. Anche partendo dall’impiccagione di Olly e compagni. Nonostante infatti gli spettatori siano stati ben felici di vedere i traditori morire, il viso di Jon esprimeva ben altro. Non certo gioia nè soddisfazione.

Come d’altronde anche nella decisione di esiliare Melisandre. Alle accuse di Ser Davos, a cui Melisandre risponde con scuse e spiegazioni, Jon sceglie la via più ragionevole. In fondo Melisandre l’ha riportato in vita, ma i crimini da lei commessi contro la principessa Shireen sono mostruosi. E Ser Davos è diventato ormai un grande alleato di Jon. Come ci insegna il buon vecchio Aristotele e Jon, il giusto sta sempre nel mezzo.

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