Se stai leggendo questo articolo, significa che le serie tv sono la tua vita: la puntualità dei dettagli, le sfumature delle immagini, la complessa immediatezza di quel messaggio inviato e in pochi istanti recepito, lasciando però a chi è dall’altra parte dello schermo la responsabilità di capirlo. Libidine.
Le serie sono questo ma in esse c’è molto di più, per scoprirlo occorre andarle ad analizzare fino ai tanti piccoli atomi che le compongono, ovvero le singole scene. Il compito di questa rubrica sarà per l’appunto quello di calarsi dentro i microcosmi dell’universo più ganzo che ci sia nel tentativo di avvicinare il lettore (che non è altro che l’occupazione part-time dello spettatore) al messaggio di cui sopra: enjoy!
IL DUELLO TRA OBERYN E LA MONTAGNA
Che si sia fan dei libri oppure delle serie tv poco importa, la regola di George R.R. Martin la conosciamo tutti alla perfezione: quando un personaggio si eleva al suo estremo, matura, raggiunge la sua massima catarsi è tempo di eliminarlo, possibilmente tra atroci sofferenze. Nella splendida cornice dell’arena di Approdo del Re troviamo due uomini pronti a morire, formalmente per condannare oppure salvare Tyrion Lannister, ma in verità c’è molto di più in palio dello scalpo del folletto. Oberyn combatte per vendicare la sorella Elia, Gregor semplicemente perché è l’unica cosa in grado di fare e poi c’è un’importante alleanza con Cersei da mantenere. Dalla parte del dorniano c’è tutta la folla (telespettatori compresi), oltre ovviamente all’imputato e a Ellaria che lo aspettano nel suo angolo avvolti in un sinolo di eccitazione e paura. Il palco reale invece parteggia per la Montagna, che rappresenta l’opportunità perfetta di liberarsi dell’odiato nanerottolo.
Basta indugi, si parte. Martell è sicuro, per nulla intimorito, si destreggia con la sua lancia e mostra sprezzante il suo sorriso magnetico, perfettamente visibile visto il rifiuto di indossare l’elmo : perché una simile leggerezza? Ser Gregor ha dalla sua un’enorme corazza integrale e il suo celeberrimo spadone con cui ha mietuto vittime in tutti i 7 regni, aspetta immobile senza concedere all’avversario il lusso di conoscere le sue emozioni. Qualche schermaglia : Oberyn mette in chiaro il motivo per cui si trova lì e dimostra a tutti i presenti che il duello sarà più equilibrato del previsto.
Si, forse una speranza c’è per la Vipera rossa. “Elia Martell, l’hai stuprata, l’hai ammazzata e hai ucciso i suoi figli : coraggio confessa e facciamola finita!”. Le provocazioni pungono l’animo di Clegane che prova a farsi sotto, prima che il suo elmo finisca a terra e il divario tra i due si assottigli ancora di più. L’uno trotta e salta con agilità per tutto il campo, impossibile non ammirarlo per il suo modo spettacolare di rischiare la vita, l’altro annaspa e sembra essere sorpreso dall’aver incontrato il primo avversario degno di questo nome da molto tempo a questa parte. Ecco però che le parole finiscono con il confondere lo stesso principe che da coraggioso diventa spavaldo e permette all’avversario di riprendere vigore rimettendoci addirittura una lancia. Non può riuscirci, è troppo inferiore fisicamente e ormai ha perso l’attimo. Lo scontro prosegue e il sangue inizia a scorrere : è quello della Montagna! Martell va a segno con un affondo, poi con una sferzata che recide i tendini di Gregor e infine con un assalto volante, la lama rimane conficcata nel petto dell’assassino che però non ha ancora confessato : “Elia Martell, l’hai stuprata, l’hai ammazzata e hai ucciso i suoi figli! Chi diede quell’ordine?! Dillo!”. Le mani stritolano i capelli, il cuore batte all’impazzata, le unghie sono solo un lontano ricordo : forza Oberyn non cincischiare, finiscilo! No, è troppo presto. Il dito puntato verso il Primo Cavaliere, l’emozione di vedere il nemico morente steso a terra, la soddisfazione di aver consumato la propria vendetta, lo sguardo felice va in cerca di quello complice di Ellaria, la vittoria è lì a
un passo…ed è proprio ora che incomincia la sconfitta. Un ultimo guizzo del bastardo porta Oberyn a terra, è un attimo prima che la zampa del mostro lo privi dei denti e la fine è ormai inevitabile : Golia è sopra Davide, le mani gli stringono la testa, i pollici scavano nei suoi occhi e il ruggito accompagna il rivale fino alle porte dell’inferno. “Elia Martell, ho ucciso i suoi figli, poi l’ho stuprata e le ho sfondato la testa in questo modo!”. L’ORRORE. La voce soddisfatta di Tywin Lannister riecheggia per l’arena ma nessuno l’ascolta: il bene ha perso, il suo paladino è stato privato della vita nel modo più orribile che si sia mai visto su uno schermo, dentro di noi echeggia un unico disperato quesito.
Perché? Perché ha tentennato? Perché privarci di un personaggio così poliedrico e affascinante? Perché al gioco del trono o si vince o si muore. Ed è per questo che tutti noi lo amiamo alla follia.