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Come sarebbe cambiata Game Of Thrones se al posto dell’Alto Passero ci fosse stato Padre Maronno

padre maronno
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Immaginate la scena: un contesto serissimo fatto di guerre e violenze, sullo sfondo una figura religiosa. Lo osserviamo: è di spalle, inginocchiato, ed è vestito con una tunica marrone. Si volta e lo vediamo in viso: è Padre Maronno. Ebbene sì! Abbiamo scelto di mescolare proprio due storie agli antipodi per capire quale potrebbe essere il risultato. Ci siamo chiesti come sarebbe stata Game Of Thrones se il serioso Alto Passero avesse avuto bisogno di ferie e fosse stato sostituito proprio dall’uomo a cui appiopparono la santità. Chi ha guardato la serie è consapevole del fatto che High Sparrow non abbia un nome e non ha passato. Ciò fa sì che nessuno possa incastrarlo o ricattarlo. Ma soprattutto, sappiamo che è totalmente estraneo rispetto alle ricchezze terrene, che si è liberato di ogni cosa pur di vivere con gli ultimi e che ha una fede di ferro. Beh, tutto l’opposto del nostro Padre Maronno.

Padre Maronno, con il suo cavallo Porsche, arriva ad Approdo del Re

Padre Maronno

In una grigia giornata d’inverno ad Approdo del Re arriva un uomo che nessuno ha mai visto. Si dice sia addirittura un Santo o comunque che abbia un filo diretto con Nostro Signore. In città c’è grande fermento: la gente si accalca pur di vederlo, i bambini corrono in strada per mettersi davanti al suo cavallo. La speranza del popolo è quella di un rinnovamento, di un miglioramento della loro condizione. In fondo perché un uomo che comunica direttamente con Dio non dovrebbe aiutare dei fedeli in difficoltà? Finalmente si sente rumori di zoccoli in lontananza e si intravede una nuvola di polvere dietro la curva. La gente è in adorazione e in trepidante attesa. Sono pronti cesti di fiori, rosari e offerte. Il cavallo, un po’ sciancato e dall’andatura incerta, si ferma proprio in un piccolo spiazzo in cui è radunata la maggior parte dei curiosi. L’uomo smonta, con il volto ancora coperto dal cappuccio marrone. Comincia un brusio di voci sommesse che si chiedono cosa farà, se potranno mai vederlo, se dovranno inginocchiarsi. Il tutto finché il religioso si tira giù il cappuccio e, dopo aver lasciato sgomenti coloro che si sarebbero aspettati, come dire, un uomo diverso, si rivolge alla donna che ha di fianco: “Mamma, pare che sono Santo!”. La donna, come al solito quando il figlio si dà delle arie, alza gli occhi al cielo e tra sé e sé: “Prima o poi capirà, insomma, porta pazienza Isolina. Ma a quarant’anni non può comportarsi più come un bambino! Pace all’anima del mio Antonino! Doveva fare il dottore questo qua e invece che fa? Il santone! Ma, insomma, finché anche io guadagno vitto e alloggio potrei anche appoggiarlo. Tutti dicono che ad Approdo del Re non ci si annoia mai, vediamo se è vero” e scrolla le spalle mentre è intenta a sistemare i bagagli. Insomma, il debutto di quello che si fa chiamare Padre Maronno è stato decisamente diverso rispetto alle aspettative e dire che la gente del posto si era anche preparata e radunata per accoglierlo con tutti gli onori. Proprio mentre l’uomo si accorge che la folla, delusa, si sta disperdendo, sente un fischio da dietro un vicolo. “Ah mà, hai sentito anche tu”?. Ma Isolina, stanca del cianciare di suo figlio, si è già allontanata annuendo. È sempre stata dell’idea che i matti si assecondano: è una vita che sta al suo gioco. Mentre il Padre si guarda intorno, sente fischiare ancora. Dietro il vicolo è nascosta una donna bionda. L’uomo, insospettito dalla strana chiamata, si avvicina: “Se avessi fischiato più forte mi avrebbero sentita a Grande Inverno! -dice la donna misteriosa guardandolo con disappunto- Certo che se volessi salvare la Corona appoggiandomi a te sarei proprio in una botte di ferro, vero”? Il padre, ringalluzzito, annuisce senza cogliere l’ironia dell’interlocutrice. È la goccia che fa traboccare il vaso ed esaurisce la pazienza di Cersei. (Perché, spoiler, la donna che lo chiama è proprio lei: la cattivona dei Lannister). Il padre è confuso, non sa chi sia la donna, dove voglia arrivare e perché si scaldi tanto. “Signora, adesso faccia un bel respiro e ricominciamo. Io sono Padre Maronno, l’uomo a cui appiopparono la santità e lei è … “?. Ma Cersei non ha né tempo né voglia così, senza mezzi termini, chiede all’uomo di prendere il posto dell’Alto Septon e di diventare suo alleato. Ma Maronno sembra non capire le dinamiche di potere della città. In realtà, però, il Padre ha capito benissimo come cavarsela, nonostante la sua espressione da tontolone, quindi le fa intendere che se venisse pagato potrebbe anche pensare di far fuori quello lì, come si chiama, e appoggiarla. Alla faccia della vita di rinunce e povertà, l’uomo intasca una mazzetta: “Questi vostri danari li farò pervenire al Signore”. Se, certo, come no. Non puoi farla a Cersei Lannister. La donna, soddisfatta di aver raggiunto il suo scopo, seppur a fatica, molta fatica visto che il padre sembra più tonto del previsto, torna alla Fortezza Rossa. L’uomo si incammina per raggiungere i compagni di viaggio.

Il miracolo sfiorato

L’indomani Padre Maronno, confuso circa la missione da compiere anche perché, parliamoci chiaro, non ha mai visto l’uomo che Cersei vuole imprigionare ed eliminare dai giochi, decide di andare dalla regina a chiedere delucidazioni. La donna, alla vista del padre, assume un espressione tra lo sdegnato e il nervoso: non è possibile che un imbecille del genere sia arrivato proprio nella sua città. Ma, d’altronde, non ha altra scelta, così con calma decide di istruirlo: “Allora Padre, avrà sentito parlare della più alta carica religiosa che” ma non ha nemmeno il tempo di finire che l’uomo, guardandola perplessa: “Eh veramenDe no. Qualcuno me lo faccia vedere in faccia, Maronn’!”. Cersei moralmente distrutta dà l’ordine di chiamare un ritrattista che spieghi con un disegno divino l’obbiettivo. Mentre il Padre continua a sollevare obiezioni, Qyburn, il primo cavaliere della regina, punta il dito: “Impostore! Se fossi stato davvero mandato da Dio sapresti chi dobbiamo eliminare”. Non l’avesse mai detto. Cersei è pietrificata, cala il silenzio nella grande sala in cui ci sono il Padre, appunto, la sua genitrice e il suo fedele discepolo. Padre Maronno si volta lentamente, sta contando prima di rispondere. Anche Qyburn comincia a preoccuparsi, forse ha parlato troppo, forse l’uomo potrebbe vendicarsi e precludergli il Paradiso. Poi un tuono:FarabRutto! Come ti permetti di mettere in dubbio la mia santità? Quanti camminando per strada sono stati ricoperti da un mantello marrone? Forse tu? O forse lei”? L’uomo non può esimersi dal rispondere: il religioso ha indicato la sua regina in modo minaccioso: “Stai rischiando la testa!” “Maronn, vuoi davvero sfidare il braccio destro di Dio? E se poi te ne penti?”. La sua genitrice, che fino ad allora era stata in disparte, dà una gomitata al figlio e sottovoce: “Dai, fai qualche miracolo. Non mi far fare ste figure”. Così Padre Maronno, pronto per una fantomatica quanto improbabile moltiplicazione delle ostie (la storia del pane e del vino è già vista) ordina: “Passami quelle Pringles”. Per sua fortuna, la trovata viene interrotta da una guardia che entra a corte tutta trafelata: ci sono problemi in città. Sembrerebbe un lavoro per l’ispettore Santo MaroPonda ma, prima che l’uomo possa dire qualsiasi cosa, la sua genitrice lo pietrifica con lo sguardo: “Che ti ho detto? Basta fare figuracce!”.

Padre Maronno scopre la verità

Game of Thrones

Ma c’è una cosa che la lungimirante e spietata Cersei non aveva previsto: la genitrice di Maronno è una donna dalle mille risorse e dalle mille conoscenze. Avendo notato uno sguardo d’intesa molto profondo tra la regina e suo fratello, decide di rivolgersi alle donne del villaggio per un po’ di pettegolezzi. “Isolì, è una storia vecchia come il mondo. Siete gli unici a non saperlo”. La donna ascolta mentre, scioccata, è intenta a fare il segno della croce a ripetizione. ”Eh no! È necessario prendere provvedimenti, devo dirlo alla mia prole!” Così, Isolina, tornata dal Padre gli confessa quello che ha sentito. Maronno, dopo una serie infinita di “Maronn’!” decide di incastrare la spocchiosa regina: in una piazza gremita di fedeli (scettici) comincia ad accusare la donna. ”Lei non segue il LIBBRO, IL LIBBROH – si agita il Padre al cospetto di una Cersei confusa- A mmmorte!”. Così la regina, che interrompe le urla di Maronno, con il gesto del timeout da basket chiede: ”Esattamente per cosa, Padre?”. Padre Maronno, dopo un’iniziale confusione fatta di biascichio e non detto, prova a spiegarle che è a conoscenza dell’incesto suscitando la reazione dei fedeli: ”Che devozione! È la nostra SALVEZZA!”. Cersei, così, finge di piegarsi alla volontà dell’uomo a cui appiopparono la santità: ”Redimimi! Ho intrapreso una relazione con mio fratello per dare un padre ai miei orfanelli”. Quindi, il Padre, che continuava a gridare ”A mmmorte!” incitando la folla, si blocca, come se solo allora l’avesse sentita per davvero: ”Non fa niente!”. Di conseguenza Cersei è libera, dopo aver fatto giusto una piccola camminata, di tornare nella Fortezza e il popolo, sgomento, di dare le spalle al Padre.

L’ispettore Santo MaroPonda

Il giorno seguente, Maronno , sapendo di essere stato chiamato per adempiere ad alcuni doveri, decide di adottare il metodo del chi fa da sé fa per tre: in veste di Ispettore SantoMaroPonda, utilizza la Vedenza (qualità che gli permette di decifrare particolari preclusi agli umani) per incarcerare “con amore” nel Grande Tempio di Baelor tutti i cattivoni. Con il suo fedele discepolo gira per le strade della Capitale cercando, con qualsiasi pretesto e con poca convinzione ”non sarei così sicuro che sia stato lui” di incastrare qualcuno per cominciare a riempire le celle. La sua missione non produce nessun risultato, se non quello di scatenare un’illuminazione: Cersei l’ha ingannato. Mario Maria Mario, un uomo del popolo, giura di aver visto la regina e suo fratello in atteggiamenti intimi mentre era nella Fortezza Rossa per rubare una mela. Padre Maronno non può essere preso in giro da nessuno: la regina sarà la prima a finire in cella, insieme a suo fratello.

Il giorno in cui Cersei sarebbe stata portata nel tempio per il processo (sommario) e l’incarcerazione, la Capitale è in fermento. Il Padre, la sua genitrice e il suo discepolo hanno il vestito da festa e anche il popolo decide di dare un’altra chance al finto Santo e di radunarsi nel Grande Tempio. Ore 10,00: Cersei non c’è. ”Stiamo aspettando la sposa” borbotta Isolina sottovoce facendo innervosire un Maronno già visibilmente agitato. ”Basta figuracce! Se non si presenta dovremmo abbandonare Westeros per sempre e tornare a lu Vast (Vasto, comune abruzzese). Maronn’!”. Ore 10:30 il popolo sta lasciando, ormai senza speranze, il Grande Tempio. Ore 11:00 sono rimasti in tre: Maronno, la sua genitrice e il suo servitore. Il Santo, indispettito dal clamoroso ritardo, esce per andare in bagno e invita anche la sua genitrice e il suo servitore a prendere un po’ d’aria. Il Padre tra sé e sé: ”Maronn’! Farei saltare per aria questo Grande Tempio!”. Dopo pochi secondi, un’esplosione. ”Mamma, mamma! Pare che sono Santo!”.

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