4. Credo che Tyrion sia il personaggio che meglio si adatta alla sensibilità dei nostri tempi, perché non è né un buono né un cattivo.
Un’affermazione che descrive alla perfezione lo spirito della saga, in cui tutti sono uguali di fronte alla penna assassina di Martin, e in cui nessuno è al sicuro. E non c’è nemmeno un personaggio completamente “buono”. Mentre per i cattivi, c’è la fila…
5. Anche ne “Il Signore degli Anelli” sono presenti i nani, ma non sono umani, sono creature diverse. È bello che finalmente siamo stati resi umani, e George Martin è riuscito a creare un nano che è un essere umano a tutti gli effetti, con pregi e difetti.
Il rischio di interpretare un personaggio così “borderline” era renderlo una macchietta, un giullare. E Tyrion sa esserlo, ma non è solo questo. E soprattutto, c’è consapevolezza e intenzionalità nel suo “macchiettismo”. Tyrion è un universo di aspetti diversi, a volte contrastanti, e Peter Dinklage sembra nato apposta per farceli ammirare sullo schermo.