Il mondo non era altro che una fiaba per la giovane Sansa Stark della prima stagione di Game of Thrones e lei non poteva ambire a essere altro che una regina, ma non certo il tipo di regina che anni dopo è effettivamente diventata. La piccola lady di Grande Inverno sognava un principe, un grande castello e una vita di agi, possibilmente ricca di dolci al limone. E anche quando l’incanto ha iniziato a sgretolarsi, per qualche tempo Sansa ha finto di non vedere le crepe, mettendosi contro la sua stessa famiglia. Qualcosa però ha dato uno scossone alla sua vita, ribaltandola, con una girandola di eventi che avrebbero cambiato per sempre la figlia dai capelli rossi di Ned e Catelyn Stark. Ma come ha fatto la fragile e delicata ragazzina degli inizi a trasformarsi in una regina guerriera?
Rispettosa delle regole e dell’etichetta, determinata a diventare una vera e propria lady, Sansa Stark ha abbracciato come un’opportunità clamorosa il suo essere promessa a Joffrey Baratheon e la permanenza ad Approdo del Re. Il desiderio di raggiungere il suo sogno era talmente forte che ogni contatto con la realtà sembrava reciso: inutile ogni avvertimento di Arya, che aveva inquadrato il figlio di Cersei Lannister in un baleno, inutile la crudeltà stessa di Joffrey. Il principe non ha mai cercato di celare la propria natura, ma Sansa non ha aperto gli occhi fino all’ultimo. Anzi, la ragazza si è anche messa contro la propria famiglia pur di restare dalla parte dell’erede al Trono: esempio lampante è la scena in cui Joffrey si intromette nei giochi tra Arya e il garzone Mycah. Il principe viene morso da Nymeria, metalupo, che cerca di proteggere la sua padroncina. Sansa assiste a tutto, eppure mente a discapito della sorella. Nymeria fugge e a essere giustiziato è il metalupo di Sansa stessa. Nemmeno questo serve a far rinsavire la giovane Stark.
Solo il più nefasto degli eventi fa sbattere Sansa contro la superficie fredda della realtà e le fa capire che non è l’ospite d’onore, bensì la prigioniera di Approdo del Re: l’uccisione di suo padre Eddard. A nulla serve invocare pietà: Joffrey non ascolta la promessa sposa. Anzi, la porta sui bastioni a vedere la testa del padre, sbeffeggiandola. Uno vero e proprio schiaffo per Sansa, che si rende conto della situazione nel peggiore dei modi. Ma è soltanto l’inizio.
Ormai lontana da quel che resta della sua famiglia, senza un solo alleato, Sansa Stark è un uccellino in gabbia, circondata da Lannister.
Dopo qualche tempo, però, la lady di Grande Inverno trova delle facce amiche: si tratta dell’astuta Margaery Tyrell e di sua nonna Olenna, un personaggio che difficilmente dimenticheremo (qui trovate le sue 5 migliori perle di cinismo). Questo incontro è fondamentale perché Sansa ha modo di osservare la tenacia di Margeary e comincia a rendersi conto che una vera lady non è necessariamente remissiva e fragile. Inoltre, Olenna Tyrell sembra proprio sapere il fatto suo. Sono i primi personaggi che avranno un’influenza positiva su Sansa.
Ma ecco che succede qualcosa di imprevisto, quasi grottesco, lo scherzo di un karma crudele. Sansa non è più promessa sposa di Joffrey e questo per lei è un sollievo. Però, come per rimarcare l’impossibilità di realizzare il suo sogno di un futuro fatato con un bel principe, Sansa viene costretta a sposare Tyrion Lannister. Il Folletto è onesto e rispetta Sansa, comprende la sua disperazione e non infierisce (qui trovate le 5 migliori decisioni di Tyrion). Però per la ragazza diventa sempre più insopportabile restare chiusa nella gabbia di Approdo del Re, soprattutto dopo aver appreso la tragica notizia di ciò che è accaduto alle Nozze Rosse.
Il primo passo verso il cambiamento è la morte di Joffrey, a cui Sansa partecipa inconsapevolmente. L’uccellino può volare via… ma è davvero libero? Sansa si ritrova a viaggiare con nientemeno che Lord Baelish, un uomo di cui non capisce le vere intenzioni. Il periodo trascorso con lui è una sorta di limbo. Non succede nulla di grave, ma non è nemmeno qualcosa di positivo. Anzi, è la calma prima di una tempesta che segnerà Sansa per sempre.
L’evento più oscuro della vita di Sansa è il suo matrimonio con Ramsay Bolton.
Un ritorno a Grande Inverno ben diverso da quello che Sansa avrebbe sperato. La ragazza diventa vittima di terribili violenze e si ritrova ancora una volta prigioniera. Le fantasticherie che l’avevano accompagnata all’inizio della sua adolescenza sembrano lontane illusioni così diverse dalla realtà. Sansa ha toccato il fondo, ma forse è proprio da lì che può ripartire. Insieme a Theon – diventato Reek, anche lui vittima dei giochi crudeli di Ramsay – Sansa vola via dalla sua gabbia e in modo definitivo. La fuga da Grande Inverno rappresenta il vero primo passo verso l’affermazione di sé stessa.
L’atto di coraggio viene ripagato con l’incontro con Brienne che giura fedeltà a lady Stark in memoria della promessa fatta a sua madre. Poi Sansa riesce a riabbracciare Jon, il fratello che aveva sempre disprezzato. Capisce di aver sbagliato in passato. Di aver dato importanza a cose frivole e superficiali, ignorando le persone che le volevano davvero bene. Ma questa volta Sansa non si adagia sugli allori. Non le basta essersi salvata dalle grinfie di Ramsay. Non tornerà più a essere l’uccellino ferito.
La Battaglia dei Bastardi è il vero spartiacque per Sansa Stark, è il momento in cui vediamo per la prima volta la guerriera che è in lei.
Non solo con grande abilità Sansa riesce a risolvere la situazione grazie alle alleanze che è riuscita a stipulare e al suo arrivo provvidenziale, ma la ragazza riesce anche a fronteggiare Ramsay. Si trova faccia a faccia con quell’individuo crudele e spregevole e si prende la sua vendetta. Forse non un comportamento da lady, ma Sansa ha capito che non vuole essere la protagonista di una fiaba, bensì una donna valorosa e coraggiosa. Da quel momento è una scalata, sempre più in alto, con sempre maggiore determinazione. La figlia di Catelyn e Ned riuscirà perfino a confrontarsi con una personalità così forte come quella di Daenerys.
Ci si stupisce, forse, a vedere Sansa sotto questa nuova luce, ma ripensando al suo percorso si capisce che non potrebbe essere altrimenti. Quando Sansa viene incoronata Regina di Grande Inverno, sola, senza il principe azzurro al suo fianco, scopriamo che in realtà per lei non poteva esserci finale migliore. Sansa Stark ha ottenuto quello che non pensava di volere. E c’è qualcosa di magico nel pensare al volto spaurito di Sansa nella prima stagione, sbattere le palpebre e ritrovarsi davanti una regina guerriera: è la dimostrazione di quanto ci si possa evolvere nella vita. Ognuno di noi può farlo. Speriamo solo a seguito di qualche disgrazia in meno rispetto a quelle di Sansa.