Gen V aveva cominciato già dallo scorso episodio a farci intendere che qualcosa di grosso fosse nell’aria, che la vera missione della serie stava per essere rivelata; il penultimo episodio della prima stagione di Gen V ha aperto le danze per quello che sarà, senza dubbio, un finale esplosivo. Dal settimo episodio non solo abbiamo appreso quali siano le reali intenzioni e le origini autentiche della Godolkin, sede del campus universitario di proprietà della Vought, ma anche quale sia il grado di coinvolgimento della stessa Vought all’interno del prodotto Gen V. I protagonisti dello spin-off di The Boys, in realtà, faticano ancora a venire a capo dei dilemmi aperti sulla buona fede dell’università, elemento che si posiziona al centro dei temi di questa penultima, intricatissima puntata. L’attesa per il finale di stagione è già snervante, ma nel frattempo cerchiamo di concentrarci per digerire quanto visto finora. La nostra recensione.
Gen V ci aveva detto, fin da subito, che non tutto sarebbe stato come sembrava, e ora più che mai ha completamente stravolto la visone del pubblico.
Ci sono diversi aspetti fondamentali nel settimo episodio di Gen V, a cominciare dalla presenza di altri volti noti provenienti da The Boys, ossia Grace Mallory e la sempre più inquietante Victoria Neuman. L’episodio segue parallelamente le vicende dei protagonisti, intenti a capire quale sia effettivamente il ruolo di Indira Shetty nel malefico piano che si sviluppa nel Bosco, e quelle della stessa preside, la cui storia emerge in un confronto con Grace Mellory. Indira Shetty è, in realtà, in missione per conto di se stessa, perché come molti altri, per colpa dei Super ha perso la sua famiglia; Mellory però la invita a desistere una volta appreso il suo piano, perché già in tanti hanno provato a ostacolare la Vought, ma chi come lei agisce mosso da un senso di vendetta (e qui il riferimento a Billy Butcher, leader dei Boys, è palese) ha finito per perdere se stesso e la propria anima. Dal confronto tra la Shetty e Mellory si crea un cortocircuito che, da ora in avanti, sarà il filo narrativo di Gen V: chi sono i veri cattivi? Sì, perché Indira Shetty, proprio come Butcher e Hughie, è una vittima dello strapotere dei Super e del fatto che la società, influenzata dalla Vought, renda passabile e accettabile che questi possano fare ciò che vogliono senza subire ripercussioni.
Nel frattempo, Victoria Neuman deve fronteggiare la feroce folla dei Super della Godolkin in una trasmissione televisiva: gli studenti insorgono contro le misure restrittive che i Super potrebbero subire in seguito alle azioni di Patriota, che sul finale dell’ultima puntata di The Boys aveva ucciso pubblicamente un civile; la Neuman non riesce a mantenere il controllo sulla folla, che la obbliga a battere in ritirata e a rifugiarsi dietro le quinte, dove la donna incontra Marie, che ancora ignara della sua posizione le chiede aiuto raccontandole del Bosco e degli atroci esperimenti condotti al suo interno. Il cortocircuito narrativo è ampliato dal fatto che gli stessi protagonisti di Gen V non hanno chiara la situazione che si vive all’esterno del campus: l’idea di un virus che stermini i Super non è immediatamente riconducibile ai tumulti pubblici scatenati dalle azioni di Patriota. Tutto sembra sempre più chiaro quando apprendiamo la verità sulla stessa God U, infatti, l’università non è altro che una copertura: Thomas Godolkin era uno scienziato che fondò l’omonimo campus per crearsi uno spazio inattaccabile in cui studiare gli stessi Super e i loro punti deboli indisturbato, per poi avviare i lavori di ricerca per un virus che fosse in grado di sterminarli e di contrastarne l’ascesa. Indira Shetty e il dottor Cardosa, dunque, lavorano sotto traccia a tale progetto da parecchio tempo, e ora che il virus è praticamente ultimato, il loro obiettivo è quello di trovare un alleato più potente che possa effettivamente finanziare o rendere possibile un attacco ai Super.
La preside Shetty, totalmente accecata dal dolore provocatogli dai Super, aveva ingaggiato Cate per sfruttare i suoi poteri e gestire eventuali intrusioni nel Bosco, ma quando questa viene messa di fronte alla realtà dei fatti, decide di dimostrare la sua buona fede agli amici con un gesto estremo.
Indira prova a spiegarsi, ma il team capeggiato da Marie non può di certo comprendere il suo punto di vista: la Shetty li accusa di essere dei mostri e, rivolgendosi alla stessa Marie, le fa tornare in mente l’assassinio dei suoi genitori, additandola come colpevole. E’ così che Cate, ormai stufa di sentirsi in un limbo, utilizza i suoi poteri per obbligare la Shetty a togliersi la vita, tagliandosi la gola con un coltello, per poi immobilizzare Marie e impedirle di salvarla. E’ in questo momento che il cortocircuito si fa sempre più ingombrante, anche per gli spettatori: da una parte ci sono Cate e Sam che predicano giustizia per i Super, che alla God U vengono effettivamente trattati come vere e proprie cavie e privati dei propri diritti civili, anche chi non ha mai commesso un crimine nemmeno involontariamente, dall’altra ci sono le intenzioni della Shetty, che ci riportano in mente le stesse motivazioni che hanno spinto i Boys a mettere su una squadra per sterminare i Sette e smantellare la Vought pezzo per pezzo. E come se non bastasse, parallelamente a questo confronto, ne avviene uno ancora più determinante: il dottor Cardosa, che sostiene di non essere mai stato d’accordo con la preside Shetty, incontra proprio Victoria Neuman, per consegnarle le fiale contenti il virus, in cambio dell’immunità totale; ovviamente, avvenuto lo scambio, la Neuman mette a tacere Cardosa come solo lei sa fare, ed entra in possesso del virus. E’ difficile fare ipotesi, ma ciò che è chiaro è che ora Victoria Neuman è diventata il personaggio più importante e pericoloso dell’intero universo di The Boys, perché possiede lo strumento definitivo che potrebbe garantire l’estinzione della razza dei Super. La sua posizione, tuttavia, potrebbe comunque non essere così tanto stabile, dato che nel loro incontro Marie ha captato la presenza del composto V nel suo sangue, scoprendo di fatto che la paladina dei diritti civili ha anch’essa i super poteri. Resta soltanto un episodio alla fine della prima stagione di Gen V, e la trama che ricollega lo spin-off alla serie principale si fa sempre più avvincente.