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Gen V 1×08 – La Recensione del finale della prima stagione

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Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler sul primo finale di stagione di Gen V

Siamo arrivati all’ultimo capitolo di Gen V, uno spin-off che ha dimostrato di essere in grado di reggere il peso di The Boys sotto tanti punti di vista. L’ultima puntata ha rispettato le aspettative che si erano create in seguito agli eventi dell’episodio precedente, che aveva visto il ritorno on screen di due personaggi fondamentali della serie principale: Victoria Neuman e Grace Mellory. Alla Godolkin University è scoppiato il caos generale e tutte le alleanze sono saltate in seguito all’apertura dei cancelli del Bosco, la lugubre struttura che ospitava i super dell’università utilizzati come cavie per gli esperimenti della preside Indira Shetty e del dottor Cardosa. Ci si aspettava un finale con i fiocchi, e così è stato, tra graditi ritorni e colpi di scena che non fanno altro che alimentare l’hype intorno all’universo The Boys, su cui Prime Video ha evidentemente deciso di puntare davvero tanto. La nostra recensione.

Sangue, tanto sangue, violenza repressa e vendette: sono questi i punti cardine dell’ultimo episodio di Gen V, che come una tempesta ha travolto completamente il pubblico.

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Gen V (640×360)

Andre si trova in ospedale, al capezzale di suo padre, Polarity, che in seguito a un malore ha subito un ricovero; la sentenza non lascia molto spazio all’immaginazione: l’uomo non ha più l’energia sufficiente per utilizzare i propri poteri; c’è dunque una data di scadenza sui Super? Non c’è tempo, però, per riflettere su tale questione, perché Andre viene riportato da Marie e Jordan alla realtà, una realtà in cui il caos più totale sta per investire il campus della Godolkin. Cate e Sam, che fin dallo scorso episodio ci erano sembrati molto d’accordo sul da farsi, hanno le idee ben chiare dopo l’omicidio della preside Shetty: è tempo di fare giustizia, è il momento di liberare le cavie del Bosco. I due Super, in preda a un delirio di onnipotenza, si precipitano dunque alla malefica struttura nascosta, dove si scatena tutta la loro perfidia e aggressività repressa: da una parte Sam, che ha finalmente la possibilità di vendicarsi sui vigilanti che per tanto tempo lo hanno seviziato e obbligato alla reclusione; dall’altra invece Cate, le cui intenzioni sono decisamente più preoccupanti, perché a differenza di Sam non ha subito alcun maltrattamento e si è autoproclamata come paladina dei più deboli, manifestando un lato del suo carattere subdolo e oscuro. I due mettono a ferro e fuoco la struttura e liberano tutti i reclusi, che dopo probabilmente anni possono rivedere la luce del sole; le cavie si riversano per il cortile del campus e cominciano ad attaccare tutti coloro che non hanno poteri, uccidendo brutalmente insegnanti, addetti e collaboratori dell’università, tutti innocenti.

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Sam (640×360)

Il grosso problema, tuttavia, è che all’interno del campus si trovano casualmente Ashley Barrett e tutti i membri di spicco del consiglio dei Sette, che avevano appuntamento con la preside Shetty per decidere chi degli studenti della Godolkin avrebbe potuto prendere il posto reso vacante da Queen Maeve. Indira Shetty, ovviamente, non si presenta, e poco dopo i membri del consiglio, tutti civili, si rendono conto di cosa sta accadendo fuori. La furia di Sam è incontenibile, il ragazzo affronta brutalmente chiunque gli capiti a tiro, e nemmeno le due persone più importanti della sua vita riescono a placarlo: Emma, che riesce a fermarlo prima che questi uccida il professore di recitazione, viene messa a tacere dal ragazzo che pensava di amare, perché Sam in questo momento non ha spazio per i sentimenti, si sente solo in mezzo alla tempesta che lui stesso sta provocando, e sente soltanto il bisogno di sfogare tutta la rabbia repressa, accumulata durante il periodo di isolamento. Nemmeno Luke, suo fratello, protagonista di una delle sue allucinazioni, riesce a farlo desistere: Sam non ha alcuna intenzione di fermarsi, ed è pronto ad attaccare i suoi stessi amici, quelli che gli avevano dato la possibilità di ricominciare una vita normale. E’ uno strano cortocircuito quello che si crea tra lui e Cate, decisamente i due personaggi più interessanti di questo finale di stagione di Gen V: Sam è una furia umana, i suoi poteri sono forse tra i più dannosi dell’intero campus e non solo, mentre Cate è la mente, una vera e propria manipolatrice che grazie alle proprie capacità e all’essersi liberata dal controllo della preside Shetty, ha capito da sola di avere un potenziale enorme.

Già, perché non dobbiamo dimenticarci che tutti gli studenti della God U hanno un obiettivo comune: fare carriera tra le file della Vought, e i più meritevoli sono quelli che possono ambire a un posto nei Sette.

Gen V (640×360)

Ma mentre quei due tentano di effettuare un vero e proprio golpe all’interno delle mura universitarie, Marie, Andre e Jordan restano integerrimi: la protagonista viene contattata direttamente dalla Barrett, che cerca di corromperla per ottenere il suo aiuto e fermare i ribelli proponendole un posto nei Sette e un incontro con sua sorella. Marie, che non ha alcuna intenzione di fare del male a nessuno, se non per autodifesa, si concentra e trae vantaggio dagli insegnamenti della Neuman, con la quale condivide i poteri, e così riesce a salvare i viscidi membri del consiglio, che riescono a cavarsela in modo assolutamente rocambolesco. Tutto è bene quel che finisce bene, penserete, ma siamo in Gen V, più precisamente spin-off di The Boys, un prodotto che ci ha insegnato ad arrenderci all’idea che i cattivi avranno sempre la meglio. E, parlando di cattivi, non poteva non presenziare lui, probabilmente il più grande villain degli ultimi anni di storia delle serie tv: Patriota. E come una campana che suona i rintocchi di un’agonia, l’arrivo del leader dei Sette immobilizza completamente la scena, e tutti gli occhi sono su di lui. Patriota riporta l’ordine con le cattive, ma il suo obiettivo non sono i due moventi della ribellione, Sam e Cate, bensì i nuovi “guardiani” della God U: Marie, Andre e Jordan.

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Billy Butcher (640×360)

La scena si interrompe e all’improvviso ci ritroviamo catapultati in quello che, piuttosto che il finale di Gen V, sembra essere l’incipit della nuova stagione di The Boys: il tg annuncia che i ribelli sono stati catturati, ma coloro che si macchiano di tale nomea sono proprio i tre paladini della God U, mentre Sam e Cate vengono dipinti come eroi e, presumibilmente, come prossimi candidati a un posto nei Sette. Marie, Andre e Jordan, colpiti dalla vista calorifica di Patriota, si risvegliano all’interno di una stanza misteriosa e senza vie d’uscita, intrappolati dalla Vought che ha già cominciato a preparare la loro condanna. Ma può mai la prima stagione di Gen V, lo spin-off di una delle serie più folli degli ultimi anni, interrompersi in questo modo? Assolutamente no, perché prima dei saluti c’è tempo per un altro graditissimo ritorno, quello di Billy Butcher, che fa il suo ingresso in quel che resta del Bosco, probabilmente allarmato da Mellory, e guarda i resti del disastro con lo sguardo di chi ne ha viste e combattute tante, ma è già pronto per la prossima battaglia.