“Genius” è la nuova scommessa di “National Geographic”: una Serie Tv che racconta la vita e il genio di Albert Einstein, il più grande scienziato di tutti i tempi. Grandi nomi hanno collaborato a questo progetto oltremodo ambizioso: Ron Howard, un regista di grande successo, figura tra i produttori esecutivi e ha diretto il primo episodio, l’attore premio Oscar Geoffrey Rush interpreta il famoso fisico, Emily Watson veste invece i panni di Elsa, la seconda moglie di Albert. Tra l’altro non è la prima volta che Emily Watson recita in una produzione simile: nel 2015 aveva recitato nel film “La Teoria del Tutto” che raccontava la vita di un altro grande scienziato, Stephen Hawking.
Raccontare la vita di Einstein sembrava molto rischioso: era facile soffermarsi a raccontare le sue scappatelle tralasciando le sue teorie o al contrario rendere “Genius” una Serie Tv adatta solo a coloro che padroneggiano la fisica. La Serie però è riuscita a rendere alla perfezione ogni aspetto della vita di Einstein: le sue grandi intuizioni, le sue teorie e la sua straordinaria intelligenza, ma anche i suoi difetti e debolezze. Per questo è riuscita a conquistare il pubblico e infatti è una delle Serie Tv più viste al momento su Sky On Demand (leggi qui per scoprire le altre).
Genius racconta l’uomo oltre il Genio!
La Serie Tv sfata diversi miti riguardo la vita e la carriera dello scienziato: di Einstein conosciamo la famosa formula E=mc² e i suoi grandi successi, ma meno note sono le grandi difficoltà che dovette affrontare prima di diventare il genio che tutti conosciamo. I creatori di “Genius”, attingendo a piene mani dalla biografia Einstein, His Life and Universe di Walter Isaacson colmano queste lacune cominciando il loro racconto nel periodo in cui Albert era ancora un giovane alunno disattento e annoiato durante le lezioni e con grandi sogni di fama. Il ragazzo viene continuamente rimproverato dal padre che vorrebbe vederlo brillare a scuola e che non approva il suo sogno di diventare un fisico. Albert appare come un giovane curioso, pieno di domande sull’universo e completamente insofferente al rigido ambiente scolastico tedesco.
Per fuggire da quel mondo decide allora di tentare l’esame di accesso al Politecnico di Zurigo, nonostante sia troppo giovane per accedervi, e viene bocciato. Deve studiare per un anno e colmare le sue lacune nelle materie letterarie prima di accedere alla scuola superiore. Ad aiutarlo negli studi è Marie, la prima donna che fa innamorare, a cui promette un amore eterno, ma che dimentica non appena va a Zurigo. Al Politecnico il suo atteggiamento non cambia: continua a essere indisponente con i professori, a non seguire le regole e infatti riesce a diplomarsi con un basso punteggio agli esami e a inimicarsi i più illustri tra gli insegnanti. Il periodo a Zurigo però è molto importante perché è in questa scuola che conosce la sua prima moglie, Mileva Marić che tanta importanza ha avuto nei suoi studi.
Mileva era l’unica donna a essere stata ammessa al Politecnico di Zurigo ed era una promettente studentessa di fisica. A differenza di Einstein, la cui strada era in salita, Mileva doveva lavorare il doppio per riuscire a ottenere una briciola di rispetto in un mondo pieno di uomini. Albert si innamora immediatamente di quella donna dotata di grande intelletto e di una forte determinazione e lei, dopo aver inizialmente respinto le sue avances, alla fine cede.
Sono talmente fortunato ad averti trovata, una persona che mi sta alla pari, forte e indipendente quanto me!
Questo scrive Albert in una lettera indirizzata a Mileva nel 1900. La Serie Tv si sofferma molto sulla relazione tra Albert e Mileva, importantissima per la vita e gli studi dello scienziato. Mileva non riceve però altro che dispiaceri da questa relazione: all’inizio travolta da questo amore, non frequenta più le lezioni e viene bocciata agli esami e alla fine scopre di essere incinta e capisce che i suoi sogni di diventare una fisica sono svaniti per sempre. È costretta a partorire da sola e a sopportare da sola il dolore per la morte prematura della sua bambina, mentre Einstein è al capezzale del padre morente. Se Albert vince le sue riserve e decide di sposarla e vivere con lei è solo a causa di una promessa fatta al padre in punto di morte.
Entrambi mettono da parte i loro sogni: lei si dedica corpo e anima alla casa e ai due figli che sono nati, mentre Albert ha accettato un lavoro in un ufficio brevetti. Ma di sera si rinchiudono nello studio e scrivono e discutono di fisica, lavorando insieme come dei novelli Pierre e Marie Curie. Grazie a questa collaborazione, che il mondo della scienza oggi nega temendo di sminuire il genio di Einstein, ma che è provata da molte testimonianze, Albert Einstein pubblica i sei scritti del suo Annus Mirabilis, cercando in tutti i modi di farsi notare dal mondo scientifico.
Albert però non cita in alcun articolo sua moglie Mileva che lo ha aiutato a fare ricerche e nei calcoli e quando finalmente raggiunge la fama che tanto desiderava, lei resta relegata nell’ombra. Mileva, preda della frustrazione e della disperazione, affronta un periodo di profonda depressione, mentre Albert gira il mondo raccogliendo onori e lamentandosi del fatto che sua moglie è sempre triste e ha continui attacchi di gelosia. In uno di questi viaggi Einstein incontra sua cugina Elsa e si innamora di lei, molto più premurosa e meno rancorosa di sua moglie e disposta a prendersi cura di lui. Si trasferisce quindi in Germania con sua moglie e i figli per stare più vicino alla sua amante Elsa.
Mi ha molto colpito il talento dell’attrice emergente Samantha Colley che veste i panni di Mileva: nessuno sarebbe riuscito a esprimere la sofferenza e la frustrazione del suo personaggio come lei. Gli scontri tra Einstein e Mileva sono le scene più affascinanti della Serie Tv: lui debole e inetto, ma dotato di una mente geniale, lei invece meno intelligente di lui ma piena di forza e coraggio. Elsa chiede a Einstein il divorzio, ma Mileva si rifiuta di concederglielo e accetta anche le condizioni più umilianti pur di fare in modo che i suoi figli abbiano ancora un padre e pur non di dargliela vinta.
Più la fama di Einstein aumenta, più il suo Genio cresce, più dimostra di essere un uomo egoista e tutt’altro che infallibile!
Alla fine Mileva gli concede la separazione e si trasferisce a Zurigo con i figli. Per il divorzio Albert ha dovuto attendere fino al 1919, quando davanti a un giudice ha ammesso di aver tradito sua moglie e ha accettato anche la più dura delle condizioni, non rivedere più i suoi figli. A questo proposito, “Genius” ci presenta anche il secondogenito figlio di Einstein, Eduard. Il ragazzo, schiacciato da un padre troppo geniale e sempre assente, impazzì e venne rinchiuso nel «Burghölzli», una clinica per malattie mentali di Zurigo. Albert andò a trovarlo solo una volta, nel 1933, e poi lo abbandonò lì.
Mio figlio è l’unico problema che rimane senza soluzione.
Nel frattempo Albert Einstein ha raggiunto la fama ed è diventato il grande scienziato che abbiamo studiato a scuola. Ha elaborato la teoria della relatività ristretta e dopo molte difficoltà è riuscito a completare anche quella della relatività generale. È accattivante il modo in cui vengono rappresentate le idee geniali di Einstein nella Serie Tv: vedendo le sue idee prendere forma come dei sogni a occhi aperti e guardando lo sguardo di Albert che si illumina, non possiamo che essere affascinati dal suo genio.
Era diventato un nome illustre in Germania e per questo si era anche fatto molti nemici tra cui un uomo con i baffetti che perseguitava gli ebrei e che era arrivato persino a dire che “se la scienza non può fare a meno degli ebrei, noi in pochi anni faremo a meno della scienza”. “Genius”, essendo prima di tutto una Serie Tv storica (leggi qui la vera storia nascosta dietro le Serie Tv storiche), ci catapulta in quegli anni in cui un ebreo non poteva uscire di casa senza essere insultato da fanatici che esibivano bandiere con la svastica. Indimenticabile la scena in cui un bambino nazista rincorre Einstein e dopo averlo raggiunto gli chiede di firmargli la bandiera e gli confessa che da grande vuole diventare come lui, mentre il padre riserva al grande scienziato un altro trattamento.
“Genius” rappresenta una Germania in cui vige un terrore tale da riuscire a piegare l’animo fiero di Albert e spingerlo a scappare in America, mentre in Germania gli intellettuali tedeschi screditavano le sue scoperte, bollandole come fisica ebraica. La Serie Tv racconta anche gli anni trascorsi in America e le sue ultime invenzioni.
Il ritratto di Einstein che emerge da questa Serie Tv è quello di un uomo capace di scoprire i più grandi misteri dell’universo, ma incapace di capire quello che provavano coloro che gli stavano intorno. È riuscito a cambiare la storia, ma non è stato in grado di essere un buon padre o un buon marito. Un uomo irriverente, curioso, caparbio e brillante: questo è Albert Einstein.
Il pregio di “Genius” però è il fatto che non si sofferma unicamente sulla figura di Einstein, ma ci fa conoscere innumerevoli personaggi storici importanti dell’epoca: il Premio Nobel per la chimica Fritz Haber, Max Planck,Philipp von Lenard e anche due importanti personaggi del mondo scientifico, Pierre e Madame Curie. Tra l’altro credo che la scena in cui Marie Curie e Mileva si confrontano davanti al camino sia una delle più belle e intense di tutta la Serie Tv.