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Sono passati diversi anni da quando Glee ha avuto la sua conclusione.
Da quel 2015 sono state molte le voci e poi anche le conferme di progetti o di disgrazie che sono orbitate attorno a Glee.
Non voglio essere troppo sentimentale, ma quando si parla di Glee non si possono non citare l’orrore vissuto da Lea Michele dopo la morte del suo Cory Monteith.
Oppure i problemi con la legge che hanno avuto Naya Rivera (leggi qui) e l’oscura vicenda riguardante Mark Salling (anche lui deceduto).
Questa volta però a parlare è Matthew Morrison, alias l’insegnante Will Schuester.
L’attore nega ogni possibilità di vedere un eventuale reunion di Glee, anche per un solo ed esclusivo evento.
Non c’è nulla all’orizzonte, lo stesso Morrison non ha intenzione di tornare a vestire i panni di Schuester nonostante quello sia stato il suo ruolo più importante della sua carriera.
L’unica possibilità che Matthew Morrison considera realizzabile è un concerto reunion per una sola serata.
I motivi? Ecco le parole di Morrison:
Sono molto orgoglioso di quello che abbiamo fatto in quello show, ma lo ricordo come un lavoro molto duro. Mi piacerebbe fare qualcosa come un concerto con tutti o qualcosa del genere. Penso che lo show abbia avuto successo al momento giusto e ricrearlo ora non avrebbe lo stesso impatto.
Vista la moda dei revival che si sta diffondendo negli ultimi anni, forse Morrison prova ad immaginarsi razionalmente un Glee nel 2019.
I temi trattati da sempre da Glee sono importanti, bullismo, disturbi alimentari, gravidanze adolescenziali, omosessulità o chi più ne ha più ne metta.
Ma siamo davvero sicuro che nel 2019 gli stessi temi siano impattanti allo stesso modo in cui lo sono stati 10 anni fa quando Glee ha fatto il suo ingresso su Fox?
Il cast di Glee ha contribuito alla creazione di molte cover riuscite benissimo che Matthew Morrison afferma di ricordare con enorme soddisfazione, però vuole lasciare il ricordo così com’è.
In un periodo denso di revival e reunion Glee sembra destinata a essere l’eccezione che conferma la regola.
