GLOW 3 recensione con spoiler e commento.
La terza stagione di GLOW (qui i motivi per cui abbiamo sperato questa serie venisse rinnovata) è stata rilasciata lo scorso venerdì sulla piattaforma Netflix e fin dal primo episodio capiamo che avrà un’impronta diversa dalla precedente. L’attenzione viene posta sull’evoluzione personale dei personaggi e sulla lotta sociale che ognuno di loro combatte per potersi affermare, dal punto di vista dell’orientamento sessuale, del genere o semplicemente come individuo. Il wrestling, elemento che fa da collante alle varie sottotrame e storie delle protagoniste, viene posto in secondo piano.
Fa da sfondo alle nuove vicende e difficoltà che dovranno affrontare Las Vegas, la città che non dorme mai. La città del lusso e del divertimento è anche il luogo dove tutto è finto, ed è proprio per questo motivo che si adatta bene allo spirito di GLOW. Nello show non c’è niente di vero, anche gli stereotipi proposti per andare incontro al piacere dell’americano tipo degli anni ’80 non sono confacenti alla realtà. Ma allo stesso tempo, il casinò e albergo Fan-Tan offre alle protagoniste tutte le distrazioni di cui hanno bisogno. E sorprendentemente, anche agganci che faranno da trampolino di lancio per alcune di loro.
E in questo luogo di sfarzo, opportunità e perdizione i protagonisti si spogliano del costume di scena e indagano le loro identità.
La storia continua a ruotare intorno ai due pilastri dello show di wrestling, Ruth e Debbie, le cui divergenze sembrano essersi appianate, per quanto possibile. Le due protagoniste devono anche fare i conti con i problemi personali e le relazioni a distanza che vivono. Debbie si sente in colpa per la lontananza da suo figlio Randy e inizia ad avere dubbi circa la propria maternità quando si rende conto di essersi persa importati momenti della vita del bambino. Mentre Ruth si accorge delle difficoltà che comporta l’essere separata dal proprio ragazzo: il cameraman Russell, sempre impegnato e distante fisicamente e sentimentalmente. La situazione si complica poi quando Sam, il regista dello show, le confessa di essere innamorato di lei. Finalmente, vediamo in questa stagione Sam e Ruth insieme, pronti a condividere i loro sentimenti. Una relazione finita non appena iniziata, ma che speriamo possa risollevarsi nella prossima stagione.
Entrambe le protagoniste dunque in lotta per l’affermazione di se stesse nel mondo: una che cerca disperatamente di essere riconosciuta come effettiva produttrice di GLOW, l’altra che non rinuncia al suo sogno di diventare attrice. E alla fine della stagione, con un cliffhanger che fa temere per il futuro delle Gloriose Lottatrici del Wrestling, le vediamo prendere strade diverse. Debbie ha spiccato il volo ed è finalmente riuscita a inserirsi come produttrice, dimostrando che anche le donne sono in grado di giocare d’astuzia e di saper concludere importanti affari. Ruth, invece, non ce l’ha fatta: ancora una volta è stata rifiutata a un provino. E quando la sua collega le offre la possibilità di diventare regista nella nuova produzione si indigna. Nonostante abbia dimostrato in più di un’occasione di avere un talento naturale per la regia, non abbandona il sogno di diventare attrice. E questa volta è decisa più che mai a mettersi in gioco e a rischiare davvero, senza restare in panchina per paura di fallire.
La vera lotta non è più quella sul ring: si sposta nella vita reale. E le protagoniste dovranno trovare la forza di mostrare al mondo chi sono davvero.
Emblematico è l’episodio 5, dove le lottatrici decidono di invertire i propri ruoli, facendo cadere gli stereotipi e riuscendo a essere per una sera un personaggio diverso, nel quale non devono necessariamente rispecchiarsi. Ma il cambiamento di costume lascia spazio anche alle polemiche e alle discriminazioni razziali. Nella puntata successiva infatti le Georgeos Ladies condividono le loro storie, che sono quelle di comunità costrette a nascondersi e a chiedere asilo negli USA. Le ragazze si uniscono in un abbraccio di solidarietà, perché alla fine non importa da dove tu provenga o quale sia il tuo orientamento sessuale.
Artie e Bush si fanno portavoce delle difficoltà delle comunità LGBTQ e di come debbano nascondersi o essere sempre pronti al peggio. In questa stagione, Beirut scopre la sua sessualità e le difficoltà di ammettere davanti ad altri di essere omosessuale. Se però la ragazza troverà il coraggio di dichiarasi apertamente e troverà anche il sostengo delle compagne, Bush non riuscirà ad ammetterlo nemmeno con se stesso. La storia del produttore si fa pian piano più mesta: lo vediamo capire di essere attratto dagli uomini e assistiamo alla sua disperazione e alla negazione, al tentativo di convincere Ronda di essere eterosessuale e di voler costruire una famiglia.
Ma il personaggio che subisce il cambiamento più drastico è Sheila.
Sheila – la donna lupo – rappresenta con il suo percorso il cambiamento, anche piccolo, che ogni personaggio subisce in questa stagione. La ragazza si libera del suo costume, della sua vecchia identità che soffocava il suo vero io, che non le permetteva di emergere. E così getta nel fuoco la parrucca e il costume, e dalle ceneri emerge una nuova e rinnovata Sheila. Senza la maschera la lottatrice riesce finalmente a trovare la sua vocazione e talento naturale: la recitazione. E finalmente anche lei dimostra la mondo di cosa può essere capace e cosa fosse sepolto sotto le pellicce e la parrucca arruffata.
Ma come l’ex ragazza lupo, tutti i protagonisti in questa stagione si trovano a dover combattere contro i propri demoni. Contro l’età che avanza, con i suoi acciacchi e i cambiamenti inevitabili del corpo, che si trasforma e perde di tonicità. Contro una società maschilista che non concepisce le donne al potere o contro una comunità retrograda che non accetta il diverso. Ma soprattutto, contro i propri limiti e contro la paura di non essere accettati o capiti se ci si mostra per quello che si è realmente. GLOW 3 (tra le serie tv Netflix tratte da una storia vera) approfondisce tematiche già accennate nelle precedenti stagioni e che ora come un fiume in piena hanno inondato la storyline della serie. Sono ancora molte le domande lasciate in sospeso e i personaggi che meritano un approfondimento, ma questa stagione ha dimostrato che non può finire qui.