6. La chiesa
Spesso, soprattutto se con Salvatore Conte in mezzo, il tema religioso viene toccato con tatto e delicatezza. Non mancano piccoli easter egg legati a tradizioni e superstizioni napoletane. Basti guardare ciondoli, anelli e decorazioni di cui si circondano i nostri protagonisti.
7. Il mercato
Gomorra ci fa capire che per “governare” serve non poca astuzia. L’arte della trattativa, l’arte del trarre in inganno, l’arte del massimizzare le opportunità a disposizione. E’ un’arte per pochi e solitamente, chi sbaglia le proprie trattative, la paga cara. La parola però non ha un valore ininfluente: dare la propria parola è un giuramento santo, un giuramento che fa di una persona un uomo.
8. Il sangue freddo
In storie come queste non può mancare l’adrenalina: la capacità di vincere un duello, che sia una scazzottata, una gara a chi colpisce meglio con la pistola, o una sfida di nervi. Le spettacolari colonne sonore e la perfetta sceneggiatura ci regalano continuamente duelli, a volte anche a distanza, dove solo chi è più deciso alla fine la spunta.
9. La fiducia
Entrare nel circolo significa fidarsi delle gerarchie. Spesso questo tema è stato trattato quando la fiducia è venuta a mancare a discapito di qualcuno. Il “mettere nelle mani” o il “contatto” sono elementi ricorrenti che dettano gli equilibri tra la forza di un uomo rispetto ad un altro. I nostri personaggi, se ci fate caso, non girano mai da soli, ed a volte neppure guidano le loro autovetture.
10. I giovani
Gomorra lo fa notare ma non lo dice: sono molti i personaggi in tenera età. Adolescenti o poco più: vittime o artefici di un mondo malato e corrotto. All’interno del cast, Gomorra sforna “scugnizzi” senza troppi problemi, aprendoci gli occhi su quanto la malavita influenzi anche la vita dei giovanissimi, ancora inesperti ed impotenti.