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Ciro è uno dei protagonisti di Gomorra; lo è, suo malgrado, in ogni senso: non esistono personaggi positivi in prodotti televisivi che trattano tali argomenti, e tuttavia l’Immortale era riuscito in una prima parte della prima stagione a risultare perlomeno il meno negativo. Appare subito come un uomo di cui i boss (e gli amici) si possono fidare, un ragazzo sveglio, attaccato, come molti nella criminalità, a valori quali la religione e la famiglia (in una ventata di ipocrisia legata a tutte le azioni che poi vengono svolte), insieme con la lealtà e la fiducia: tutte cose che verranno distrutte a favore di un unico motivo e obiettivo, il potere.
La svolta arriva con la contemporanea assenza di don Pietro prima e del figlio Genny poi: in particolare con quest’ultimo, si era instaurato un rapporto di grande amicizia, tanto che Savastano Jr. (anche in virtù della fiducia che in Ciro riponeva il padre) lo considera quasi un mentore, una guida nella strada della criminalità. In questo momento, Ciro inizia a capire che donna Imma risulta ai suoi occhi più che una partner nel comando un vero e proprio ostacolo, e comincia a progettare il suo tradimento. Il ritorno di un nuovo Genny Savastano dall’Honduras è poi l’aspetto determinante: i due, al contrario di quello che Ciro si aspetta, invece di convergere vanno sempre più incontro ad una inevitabile divisione culminata con la sparatoria di fine stagione che lascia Genny in fin di vita.
Che sta succedendo a Ciro?
L’inizio della seconda stagione ci presenta un uomo invecchiato non nell’aspetto, ma negli sguardi: il peso della sua anima sporca emerge all’esterno molto più di quanto creda, considerando il suo atteggiamento indifferente alle problematiche poste dalla moglie. Anzi, le prime due puntate mostrano un Ciro che vede gradualmente allontanarsi il suo lato umano: l’uccisione della moglie in questo senso rappresenta l’apice di questo processo di allontanamento dai valori a cui sembrava legato. L’essenza della sua psicologia è tutta concentrata nella ricerca dello “stare in cima”, e non importa chi sia l’ostacolo a questo obiettivo, in ogni caso va eliminato.
E adesso? Ciro sembra davvero arrivato ad un punto di non ritorno: un nuovo scontro con i Savastano è scontato oltre che inevitabile, e dal punto di vista psicologico le lacrime per la sua becera azione verso la moglie sembrano più che un pentimento un’elaborazione del lutto che gli permette di mettere definitivamente alle spalle quel passato (cosa succederà alla bambina?). Non ci resta che attendere le prossime puntate per scoprirlo: l’incontro con Genny si avvicina, e tutto lascia pensare che la ricerca della pace momentanea sia soltanto funzionale alla preparazione di una nuova grande gurra.