In quest’articolo sono contenuti spoiler sulla seconda stagione di Gomorra. Se quindi non siete in pari con la serie, vi consigliamo di chiuderlo.
Gomorra è ripartito forte con la sua seconda stagione, arrivata ormai alla sua esatta metà. Una ripartenza davvero intensa ed incisiva, con un susseguirsi di eventi che stanno tenendo altissimo il ritmo della narrazione e stanno tenendo incollati milioni di telespettatori: insomma, se la paura dopo l’apprezzatissima prima stagione era quella di non riuscire a ripetersi, fin adesso Gomorra ha risposto alla grande rispettando le altissime aspettative di fan e critica.
Un grande personaggio è uscito di scena quasi subito, scatenando reazioni tendenzialmente negative da parte degli appassionati della serie, che avrebbero preferito vedere ancora in azione Salvatore Conte, la cui evoluzione a detta di molti non era del tutto compiuta. Ma per un personaggione che esce, ce ne sono altri molto promettenti che entrano: Scianel, per esempio, che oltretutto è anche la sorella di un personaggio di Gomorra della prima stagione (lo raccontiamo in questo articolo).
Ed i protagonisti storici, intanto, si evolvono: Genny è sempre più razionale uomo d’affari e si è messo praticamente in proprio a Roma, Ciro si sta prendendo il comando di Napoli, e i due si sono addirittura accordati per un patto di alleanza e non belligeranza, mettendo gli affari davanti al reciproco odio personale. Almeno per il momento.
E poi c’è lui, Don Pietro Savastano. Sempre più solo, sempre più isolato, sempre più confinato nel suo bunker, sempre più rabbioso. Pietro sa che ha una via d’uscita, ed è quella di affiancarsi al figlio Genny che nel frattempo sta facendo carriera nella criminalità organizzata, ma il suo orgoglio gli impedisce di prostrarsi ai voleri ed ai nuovi obiettivi del figlio. Abbiamo visto nel trailer delle puntate 7 e 8 che Pietro uscirà dal bunker, accompagnato dal fido Malammore e da altri suoi uomini, per risolvere la situazione scomoda che si sta sviluppando nel quartiere, con la rivoluzione capitanata da O’Track.
Ma oggettivamente, a meno di clamorosi colpi di scena, la posizione di Pietro rimane comunque molto complessa. Ed a tal proposito, ci è venuta un’idea che al momento è pura fantasia, ma potrebbe trasformarsi in una possibilità concreta.
E se fosse proprio il padre di Don Pietro ad aiutarlo ad uscire da questa situazione?
Ipotesi fin troppo fantasiosa direte voi, eppure non è così impossibile. Siamo andati a spulciarci i primi episodi della prima stagione di Gomorra, e se si prova a leggere tra le righe forse c’è qualche indizio.
Davanti alle prime serie difficoltà, ad un certo punto Don Pietro rivela a Donna Imma – ‘I’nun m’vogl nasconder sott’terra pe’20 anni com’a patma’. Non voglio nascondermi sotto terra per 20 anni come mio padre, dice Pietro.
Il padre è lo storico boss della cosca Savastano, colui da cui Pietro ha ereditato il comando, come dice in un altro frangente sempre a Donna Imma – ‘Quann’tenev 20 anni stavo sempre con mio padre. Volevo capire’ –
Ora, Pietro parla di un padre nascosto per 20 anni, ma non fa mai riferimenti alla sua morte. Che semplicemente, forse, non c’è mai stata. Facendo due rapidi calcoli, Pietro Savastano ha su per giù 50 anni. Dice che quando ne aveva 20 stava col padre per apprendere, ed è quindi plausibilissimo che abbia preso il comando della situazione quando ne aveva più o meno 30. E questo coinciderebbe anche col fatto che il padre sia nascosto appunto da 20 anni esatti.
Un altro piccolo indizio interessante in tal senso può essere trovato sempre nelle prime puntate di Gomorra, quando Don Pietro parla con Ciro di Parisi – poi ucciso dal clan Savastano – con cui Genny aveva avuto un problema – L’ha vist a Parisi? Nun tien manc 30 anni e già e ‘nu boss –
Pietro parla con Ciro del fatto che Genny, qualora dovesse succedere qualcosa a lui, non sarebbe pronto a prendere il suo posto, mentre Parisi a nemmeno 30 anni è già un capo. Proprio come probabilmente era lui, alla sua stessa età. Lui che magari ha dovuto ereditare l’impero del padre a 30 anni perchè il padre è stato costretto a nascondersi. Per 20 anni, appunto.
Direte voi: ma se davvero il padre di Pietro è ancora vivo, perchè Pietro non è mai andato a trovarlo? Domanda che ci siamo posti anche noi e la risposta che ci siamo dati è questa: in queste due stagioni abbiamo visto Pietro libero soltanto all’inizio, in un arco temporale che potrebbe corrispondere a una o due settimane. Poi è finito rapidamente al 41-bis, quindi la fuga ed il nascondiglio nel bunker creatogli da Malammore.
In definitiva, finora Pietro potrebbe semplicemente non aver avuto il tempo materiale per andare a trovare suo padre o per confrontarsi con lui. Ma ora che è in una situazione davvero complessa, se davvero il padre è ancora vivo ed è nascosto da qualche parte, la situazione potrebbe cambiare. Don Pietro potrebbe rivolgersi al padre – di cui si presume possa conoscere il nascondiglio – per chiedergli consigli su come uscire da una situazione così intricata.
Sono solo idee e speculazioni, ma non sono tanto assurde. Anche perchè dopo l’uscita di scena di Salvatore Conte, manca un grande personaggio maschile che possa prendere il suo posto. E col clan Savastano in crisi ed in subbuglio, Pietro potrebbe chiedere aiuto in famiglia. Ma a sorpresa, piuttosto che il figlio, colui che potrebbe aiutarlo ad uscire da questa situazione potrebbe essere proprio suo padre. Il boss originario.