Uno sparo a bruciapelo: così, come ci aveva lasciati, comincia la quarta, attesissima, stagione di Gomorra – che andrà in onda su Sky Atlantic a partire da venerdì 29 marzo e che, lo ricordiamo, è una produzione originale di Sky e Cattleya – in anteprima il 25 marzo al cinema The Space di Roma, alla presenza di attori, registi e produttori. In questo contesto sono state proiettate le puntate di Gomorra 4×01/4×02. Ecco la nostra recensione, ovviamente senza spoiler.
Un vero inizio col botto, per una serie che ci aveva lasciati distrutti, straziati, dalla morte di Ciro l’Immortale. Eppure l’eredità di Ciro è la vita di Genny, di Azzurra e del piccolo Pietro, e il suo sacrificio non è stato vano. Gomorra 4×01 inizia esattamente dove finiva la terza stagione. Un Gennaro distrutto ripercorre i passi della sua amicizia con Ciro: in quello stesso vicolo dove un Genny ragazzino, messo alle strette dal compagno, aveva sparato per la prima volta a un essere umano, il giovane Savastano piange il suo fratello perduto.
Ma le lacrime fanno posto a una certezza: Ciro non si è immolato invano. E per onorarne la memoria, Genny non può far altro che difendere la sua famiglia. Difenderla da una guerra incombente, dai pericoli che insidiano chi cerca il potere in un posto pericoloso e infido come Secondigliano. Un posto che, comunque, a chi sa cogliere le sue potenzialità può regalare una possibilità . Per proteggere la sua famiglia, Genny può solo fare un passo indietro, e cogliere quella chance offerta dai clan rivali.
È tempo che Secondigliano abbia un nuovo capo: e la prima novità di Gomorra 4 è che il potere passa in mano a una donna.
Una donna che diventerà capo del clan ex Savastano. La figura della donna si rivelerà essere quasi materna in questa alleanza precaria:
Questa pace è come un figlio da crescere
Così Genny presenta il suo erede a Sangueblù, a Valerio ‘o vucabulario e ai fratelli Capaccio. Questo gestirà il fardello senza paura e soprattutto senza assimilare la sua gestione del potere a quella maschile. Lei è una donna, e farà il suo lavoro alla maniera delle donne. Non importa che cosa avranno da ridire gli uomini.
È tempo che Gennaro Savastano coltivi il suo talento. Al suo fianco c’è sempre lei, Azzurra, che con la quarta stagione diventerà più sicura di sé, più affrancata dall’ingombrante figura del padre, sempre vicino al marito ma mai da lui oscurata. A lei toccherà il compito di guidare il suo uomo nella scoperta e nella coltivazione del suo talento, che Genny svilupperà su più livelli.
E proprio grazie a uno di questi contesti entra un elemento di novità rispetto alle prime tre stagioni. Ci spostiamo dal centro di Napoli e andiamo a scoprire i segreti dolorosi della Campania, avvelenata da imprenditori senza scrupoli. È un elemento di novità molto forte, che esce in Gomorra 4×01/4×02, questo della Terra dei fuochi. Un tema che parla della nostra quotidianità , e di come la camorra a Napoli non sia solo sparatorie e violenza tra clan, ma anche un tumore negli anfratti più remoti della vita dei cittadini comuni. Così il dramma diventa personale.
Diventa così davvero impossibile capire cosa diventerà Gennaro, al termine di questa quarta stagione. Possiamo solo sederci e aspettare con lui.
In Gomorra 4 vediamo un’altra faccia di Gennaro, quella del padre di famiglia amoroso e affettuoso verso il figlio. La maschera che indossa per coprire la sua natura di camorrista è convincente perché è vera. Gennaro ama il figlioletto, e farebbe di tutto per farlo contento, per farlo essere come tutti gli altri. Ma la sua natura, anche se in doppiopetto e con i tatuaggi opportunamente celati, resta quella di un camorrista spietato.
Queste prime due puntate di Gomorra 4 fanno un doveroso salto in avanti rispetto alle dinamiche di guerra intestina fra i clan che avevano contraddistinto le prime tre. I personaggi sono cresciuti, è tempo di far spazio a chi ha voglia di sporcarsi le mani e a chi non ha niente da perdere. Gennaro, che da perdere ha tutto, indosserà giacca e cravatta per riciclarsi, e dietro un sorriso stempererà gli sguardi di sospetto dei genitori di suo figlio. Patrizia crescerà e coltiverà la sua intelligenza. Enzo Sangueblù diventerà un personaggio più profondo, cambiamento che si specchia in quello di Valerio, che invece abbandonerà gli intellettualismi per diventare un uomo d’azione.
Sono due puntate in cui il tema dello spaesamento è centrale: i personaggi sono stati cambiati di posto, come in una partita a scacchi in cui se mangi l’avversario lo divori sul serio. Devono reinventarsi: Genny come padre di famiglia, Enzo e Valerio come guide per i loro uomini, Ciro come mentore dall’aldilà .
Ma è un aldilà simbolico, visto che Marco D’Amore è più vivo che mai, e dirigerà quinto e sesto episodio di Gomorra 4.
Con una certezza: per quanto Genny sia cambiato, certe cose non si dimenticano. E per questo le parole che riserva a Enzo suonano come un minaccioso avvertimento:
Chell ca mìhe fatt fa’ ‘ngopp a chella barc, nun mìo scord chiù