Secondo appuntamento con i personaggi di Gomorra: come abbiamo già detto, l’occhio di Hos si ferma a focalizzare uno per uno i personaggi della serie, perché è vero che si è detto di tutto.. ma non tutto! Ogni settimana, infatti, assoceremo ad un personaggio un sostantivo, e proveremo ad analizzarlo attraverso l’uso del termine scelto. Nella settimana della donna, non potevamo non parlare di Donna Imma Savastano e quindi di Amore.
Quante forme di Amore esistono? Tante, e tutte si riscontrano nell’unica protagonista femminile della serie. Amore per la Famiglia, per il marito, per il figlio, per il denaro, per il potere, per il comando.
Amore per la vita e per le morte che in questo serial si incontrano spesso, mischiandosi in un turbinio di eventi in cui la celebre locuzione latina “mors tua vita mea” fa da eco silenzioso ad ogni colpo di pistola.
Amore che incanta e travolge, che abbaglia ed uccide.
Donna Imma, come tutti i protagonisti di questo straordinario prodotto, subisce una trasformazione lenta, sottile e continua durante la trama.
Nella prima parte assume quelli che sono i tratti tipici della madre e della moglie devota: segue il marito, difendendolo e supportandolo e protegge il figlio, ancora troppo debole e immaturo per comandare. E’ l’angelo del focolare di tutta la famiglia ma, anche, la voce diabolica nella mente di chi le sta vicino. Delicatamente, pilota e manipola le scelte dei suoi cari.
“Ch’è fat e’ capill? Te ved chiù selvaggia, chiù leoness…”
Come una leonessa, regina della Savana, domina la scena ogni volta che la si inquadra. Brilla di una luce divina, Donna Imma, come una Dea scesa in terra che acceca i suoi interlocutori abbagliandoli di potere. Da Matrona napoletana, verace come uno spaghetto alle vongole, si rivelerà un’impavida comandante sempre pront à fa’ a guerr..
Nel suo breve mandato da Boss crea una nuova piazza di spaccio, spedisce Genny in Honduras a contrattare coi messicani, scomunica e spodesta il fidato Ciro dal suo ruolo di fedelissimo soldato e destruttura la scala gerarchica della famiglia ricomponendola in chiave matriarcale.
Donna potente e madre del suo regno, difende e comprende le difficoltà del suoi sudditi. Prega con loro e dona Madonne sacre a cui rivolgersi in sua assenza. Ma donna Imma, come ogni donna, si innamora; e lo fa di quel potere. Inizia a gustarne il sapore, e si inebria del profumo dei soldi. Con la sua falcata, sempre più sicura, ci accompagna all’interno di quella che si può definire la metamorfosi perfetta, tipica di chi da allievo riesce a superare il maestro.
Discepola fedele del marito, come una spugna assetata, ha assorbito per anni nozioni e codici di comando e, quando arriva il suo momento, riesce a mettere in pratica tutto quel sapere diventando un’eroina camorrista. Ma è l’amore che muove Immacolata, la parte materna affiora spesso svelando quelle che sono le sue fragilità, le sue paure e le sue debolezze.
L’episodio del cane è stato inserito ad HOC per raccontare questo aspetto.
Donna Imma trova un cane abbandonato sul ciglio della strada e decide di portarlo con sè. Il cane si abbandona a quelle attenzioni, sembra capire le parole della donna e si affida alle sue cure senza porre resistenza. Fantastica scena compassionevole in cui ci siamo chiesti se quello non fu, in realtà, un tentativo di pulizia della coscienza, no. E’ molto di più: quella bestia è la grande metafora della mafia, che raccoglie dalla strada i cani sciolti, quelli che non hanno nulla da perdere, per offrire loro la possibilità di una condizione esistenziale migliore. Ma niente si fa per niente all’interno di quel meccanismo sporco. Infatti anche il cane, così come tutti i soldati, deve riconoscere e ricambiare quel gesto amorevole fino all’ultima goccia. Il fido trovatello da in cambio la sua guardia, proteggendo la padrona in ogni circostanza e lo fa fino alla tragica morte per mano di Genny. La morte del cane terrorizza Donna Imma, che vediamo impaurita ed insicura davanti a quello che stenta a riconoscere come suo figlio.
Il ritorno di quest’ultimo avvia un processo inverso nella storia. La donna capisce presto che il suo progetto per il figlio è andato a buon fine e che finalmente Genny è pronto a comandare. Quasi costretta, cede il trono e si lascia cullare dall’amore abbassando la guardia – come ogni donna. Ma l’Amore, si sa, è pericoloso in tutte le sue forme – anche quella più pura dell’amore materno – e inevitabilmente le si rivolterà contro in modo brutale, per sempre.
I fedelissimi diventeranno presto nemici di tutto quel potere e Donna Imma ne pagherà le conseguenze con la propria vita. La Wonder Woman di Scampia verrà, infatti, uccisa dagli scagnozzi di Ciro L’immortale e chiuderà la stagione cadavere su un letto d’obitorio.
Donna Imma sarà solo un ricordo nella seconda stagione, ma soprattutto sarà fattore scatenate dell’ira di Don Pietro che evade di prigione per compiere la sua vendetta.
Dagli amici di Gomorralaserie.it abbiamo saputo che saranno presenti nuove figure femminili nel corso della seconda stagione ( ormai sempre più vicina ) e noi siamo sicuri che queste nuove presenze allevieranno la mancanza di Donna Imma, anche se sarà difficile sostituire la Leonessa di cui , anche noi, ci siamo innamorati perdutamente. Ma occhio a non abbassare la guardia! Hos torna la prossima settimana con un altro protagonista da analizzare..
STAY HOS, STAY SENZ PENSIERI.
Un saluto agli amici di Gomorra FanPage, per restare sempre aggiornati su questa serie vi invitiamo a visitare Gomorralaserie.it