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Gomorra è Fede, Fede è Salvatore Conte

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Quarto appuntamento con i personaggi di Gomorra: come abbiamo già detto, l’occhio di Hos si ferma a focalizzare uno per uno i personaggi della serie, perchè è vero che si è detto di tutto.. ma non tutto! Ogni settimana, infatti, assoceremo ad un personaggio un sostantivo, e proveremo ad analizzarlo attraverso l’uso del termine scelto. Abbiamo parlato di famiglia con Don Pietro, di Amore con Donna Imma e di Rivoluzione con Genny ma oggi visitiamo la fazione opposta parlando di Salvatore Conte.
La forza di Gomorra, sta nello straordinario percorso personale di ogni personaggio; infatti tutti intraprendono un processo di trasformazione intenso all’interno della trama generale.
Tutti tranne Salvatore Conte, lui rimane fedele ai suoi principi ed al suo personaggio per tutta la serie per questo oggi Gomorra parla di Fede.
La profonda Fede con la quale questo personaggio opera si distingue in diverse tipologie; dal credo religioso ai limiti del fanatismo alla straordinaria coerenza delle sue scelte. Conte è fedele a se stesso, lo è sopra ogni cosa e lo sarà sempre. E’ il nemico dichiarato fin dalla prima scena di Gomorra, che senza dubbio è quella che ci presenta al meglio Salvatore Conte. Lo vediamo seduto a tavola con la madre, prega prima di mangiare: ringrazia Dio, mentre fuori qualcuno getta benzina alla porta della sua casa.
Salvatore Conte ha il fumo buono, quello che si piazza meglio ed al miglior prezzo ma ha aumentato le percentuali sui guadagni e per questo i Savastano decidono di rimetterlo in riga. Ma lui non si fa intimorire facilmente, ha Dio dalla sua parte e decide quindi di continuare a fare gli affari suoi, con i giri suoi, con la roba sua, ed a modo suo.
Lui stesso è un Dio: ha tutte le carte i regola per essere un ottimo Boss, i Savastano non gli fanno paura e poi l’om che po fa a men i tutt ‘i cos, non tien paur ‘i nient.

conte
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E’ furbo, intelligente, sa cosa fare ma sopratutto sa in che momento farlo. Non è vittima delle passioni rivoluzionarie come Genny e quindi resta lucido, non è innamorato di nulla al contrario di Donna Imma e di conseguenza non è debole, e infine non è legato a niente a differenza di Don Pietro e infatti non si mostrerà mai vulnerabile.

Nemico temuto e rivale rispettato, presto i Savastano capiscono che hanno bisogno di lui e mandano Ciro a sanare le ferite, o meglio, le bruciature. Salvatore Conte spreme L’Immortale fino allo stremo delle forze, ma Ciro resiste e porta a casa la pace. La fede e la devozione lo fanno restare in Spagna, dove si era nascosto, anche se casa sua gli mancava. Presto, però dovrà tornare a sistemare le cose sfasciate dal piccolo Savastano, non prima di essersi concesso il suo personale momento di preghiera genuflesso davanti al Cristo in croce.
Come una sorta di cavaliere templare che prima di fare la guerra chiede di essere benedetto.

conte
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La Fede, dicevo, è la costante sempre presente nel percorso narrativo di questo personaggio che non si scompone e mantiene un andamento lineare. E’ brutale e spietato ma lo è in modo diverso dagli altri, la filosofia con cui affronta la vita gli da una parvenza particolare.

I suoi modi di fare che sembrano sempre buoni e giusti anche quando sono estremi, contribuiscono a sviluppare un forte senso di ammirazione verso di lui.

Anche gli altri protagonisti ne subiscono il fascino, tra tutti Ciro che dopo le vicende spagnole rimane incantato dall’aura spirituale di Conte al punto di vacillare quando gli viene proposto di entrare nel suo clan.
Pur essendo l’unico vero antagonista della storia, durante la prima stagione non lo si vede molto. Ed è assurdo perchè alcune delle sue battute sono diventate così famose da entrare nel parlato quotidiano di tutti noi che abbiamo seguito la serie.
Porta sullo schermo la versione filosofica di un boss camorrista, in una sorta di remake dei più celebri mafiosi cinematografici ed è così attraente proprio perchè lontana da quello che è la realtà da farci sembrare tutto quel meccanismo un po’ meno sporco.
Ma anche Salvatore Conte è un killer, ed anche lui è pronto a tutto pur di raggiungere i suoi obiettivi.

Sarà forse Conte il giusto compromesso tra la vecchia scuola di Don Pietro e la ciurma di scugnizzi di Genny? Sarà lui il porto franco degli orfani del vecchio clan alla ricerca di un nuovo Boss da servire? E Ciro? Sarà la sua nuova arma contro i Savastano per prendersi una volta per tutte il potere assoluto?

Lo abbiamo lasciato dopo il grande ritorno, in quella che è stata la fase del tutti contro tutti.
Non sappiamo bene che ruolo avrà nella seconda stagione, se continuerà a fare l’acerrimo nemico dei Savastano oppure se si unirà a loro per uccidere Ciro, sappiamo che ci sarà e sappiamo che le sorprese non mancheranno. E dagli amici di Gomorralaserie.it sono arrivate le prime anticipazioni sulla trama, che sappiamo girerà intorno alla vendetta.
Noi ci auguriamo che il personaggio di Salvatore Conte prenda respiro e presenza costante in questa seconda stagione ormai vicinissima e indipendentemente dalla fazione che capitanerà sarà comunque un punto focale su cui apporre la nostra attenzione.
Non ci resta che aspettare, ormai pochissimo E nell’attesa: STAY HOS, STAY SENZ PENSIERI.