Gomorra arriverà sui nostri schermi a partire da venerdì 19 novembre, su Sky Atlantic e Now Tv, con un doppio appuntamento settimanale, per un totale di 10 puntate con le quali diremo addio a Ciro Di Marzio e Genny Savastano (qui trovate il trailer pazzesco di Gomorra 5). Se siete impazienti di vedere come finirà l’epopea criminale che ci perseguita dal 2014, ma avete la memoria del pesce rosso, veniamo in vostro soccorso riassumendo i passaggi salienti della quarta stagione. Quindi se non avete ancora visto il penultimo capitolo, scappate perché quanto segue è un campo minato di spoiler.
In breve, la stagione è segnata dal desiderio di Gennaro di ripulire il suo nome: vorrebbe sia lasciare a suo figlio un impero legale, sia liberarsi dalla reputazione da camorrista. Così Genny si rivolge al mondo luccicante dell’alta finanza e degli appalti, ma Gomorra ci ha abituato a una spietata lotta del male contro il male. Infatti il mondo che sta per conquistare non sarà tanto diverso dal suo habitat criminale. Il percorso sulla strada della legalità è pieno di insidie e Genny sarà costretto a ricorrere alle solite cattive maniere, fino a soccombere alla sua natura per riprendersi tutt’ chell che è ‘o suo. Basterebbero le parole di Genny nella quarta puntata di Gomorra 4 per riassumere la stagione:
La m***a sta ovunque, solo che tiene colori diversi.
La lotta dei clan di Gomorra
Gomorra 4 si apre con il dolore di Genny per la morte di Ciro, al quale ha sparato un colpo – apparentemente – mortale. Ma non c’è tempo per piangere perché i fratelli Capaccio, O’ Crezi e ’o Diplomato, hanno avviato una guerra per dominare Napoli. I fratelli sono contrari all’Alleanza, hanno già eliminato ‘o Stregone, grande sostenitore della pace, e ora tramano per uccidere Savastano. Gennarino, per stroncare la guerra sul nascere, si rivolge a suo zio, Gerlando (sposato con la cugina di Donna Imma) che suo padre, Pietro, aveva allontanato. E così conosciamo i Levante, un importante clan di Villa Literno. Il piano funziona: O’ Crezi viene ferito durante un attentato organizzato da Savastano/Levante e il clan ribelle retrocede. Pace è fatta e Napoli viene divisa tra i clan: i Capaccio e Enzo Villa (detto Sangue Blu) mantengono il controllo delle zone centrali, Forcella e la Maddalena, mentre Secondigliano torna a Gennaro. L’Alleanza però durerà circa un anno, fino a quando i Capaccio – e i Levante – non spezzeranno l’equilibrio.
Donna Patrizia, la regina di Secondigliano
Gennaro ha altri progetti perciò, dopo aver ripristinato l’equilibrio, affida temporaneamente Secondigliano a Patrizia Santore. Gerlando ha aiutato suo nipote, ma non è contento del compromesso che deve accettare. I Levante sono all’antica, per loro la femmina deve stare al posto suo. Inizialmente accettano la nuova leadership fino a quando scoprono che c’è qualcosa tra Patrizia e Michelangelo (il figlio prediletto che ha studiato a Bologna e parla l’italiano). I due hanno intenzioni serie e – con una figlia in arrivo – si sposano. Gerlando, con sorpresa, dà la sua benedizione, ma solo perché intravede la possibilità di prendersi Secondigliano. Il giorno del matrimonio, Gennaro consegna Secondigliano a Patrizia, convinto di rompere definitivamente con il passato criminale.
Il più grande aeroporto della Campania
Gennaro ha un progetto ambizioso che può essere realizzato solo se tutto sarà svolto secondo le regole: non dovranno mai esserci collegamenti tra i soldi dei proventi criminali e l’infrastruttura aeroportuale. Entrano così in gioco due figure “pulite”: l’imprenditore Alberto Resta e Tiziana Palumbo. Michele Casillo, amico di Genny, li ha messi in contatto. Alberto è l’uomo giusto: è senza scrupoli ed è pieno di debiti. Lui sa di essere solo un esecutore della visione ambiziosa di Gennaro, eppure commetterà tanti azzardi.
Mentre le lotte tra i clan imperversano, Gennaro affronta tanti grattacapi per vincere l’appalto. Dopo gli sforzi per acquisire i terreni, quelli per annettere la Wimpro (una società inglese di comodo) e dopo l’imprevisto che blocca i lavori per la costruzione del parcheggio multipiano (degli scheletri seppelliti illegalmente), Gennaro deve affrontare la magistratura. Con Walter Ruggieri che ficca il naso negli affari di Alberto, non resta altra scelta: uccidere l’imprenditore, manomettendo i freni dell’auto, e affidare tutto a Tiziana.
La guerra e i colpevoli
I rapporti dell’Alleanza precipitano quando un carico di droga viene sequestrato in un blitz della polizia. Patrizia chiede aiuto a Genny che le presta del denaro tramite Azzurra, la quale compie un’evoluzione inquietante e rammenta a Patrizia chi comanda. Il malumore dei Capaccio però aumenta e iniziano una lotta contro Sangue Blu. Enzo non sa di chi fidarsi e sospetta sia di Nicola che del suo amico fraterno, Valerio. Quest’ultimo verrà ucciso a tradimento da ’a Golia, il quale si accorda con i Capaccio. La guerra tra Enzo e i due fratelli è ormai inarrestabile. Prima di essere catturato e ucciso, o’ Crezi rivela però che dietro al sequestro si nascondono i Levante spinti dalla smania di dominio. Patrizia, ancora neutrale, è davanti a un bivio. Escogita un piano che inizia consegnando gli affari a Michelangelo, poi, insieme a Enzo, organizza un attentato per eliminare i nemici: Francesco Levante sopravvive mentre Gerlando, avvisato, scappa.
Gennaro riabbraccia la sua natura criminale
Genny realizza che non può cambiare, decide di riprendersi Secondigliano e si accorda con Fernando e ’o Maestrale. I Levante, intanto, sospettano del tradimento e organizzano un’imboscata per eliminare Patrizia. Ma il piano viene fermato da una retata e la donna viene arrestata. In carcere scoprirà che è stato suo marito, per proteggerla, a fare la soffiata. Nonostante le lusinghe, la boss rifiuta di collaborare con il magistrato Ruggieri. Gennaro vorrebbe fidarsi, ma Azzurra vuole ucciderla. Dopo aver quasi perso il bambino, indirettamente per mano dei Levante, Patrizia decide di collaborare e viene portata in un luogo sicuro.
Gennaro, sempre più combattuto, ha finalmente ottenuto quello che desiderava: l’aeroporto si farà. Eppure, dopo aver salutato il figlio e rassicurato Azzurra, riabbraccia il suo lato criminale. Elimina Gerlando, poi libera Patrizia. Ma prima di lasciarla andare, Savastano vuole sapere cosa ha rivelato al magistrato. Patrizia ribadisce la sua lealtà, ma lui oramai non si fida più di nessuno: estrae la pistola e – mentre Fernando elimina Michelangelo – la uccide.
Chest’è Patri’
Gennaro Savastano è tornato, ora resta solo il magistrato da eliminare. Raggiunge il nascondiglio e dà inizio alla latitanza.