5. Il Conte di Montecristo
Con un cast misto tra attori italiani e attori internazionali, Il Conte di Montecristo saprà ammaliarci. Tratto chiaramente dal romanzo di Dumas, uno dei romanzi che più ha segnato l’Ottocento e tutte le epoche a venire, Il Conte di Montecristo promette un riadattamento fedele e coerente con l’opera letteraria. Sam Clafin (al fianco di Jeremy Irons, Michele Riondino e Gabriella Pession), nei panni di Edmond Dantes, ingiustamente accusato di tradimento e rinchiuso nella fortezza di If. La storia di vendetta per eccellenza, arriva su Rai Uno a gennaio. Una delle prime serie tv italiane in arrivo nel 2025, composta di otto episodi, ovviamente recuperabili su RaiPlay. Per chiunque abbia letto il romanzo di Dumas, quindi molti, la serie tv Il Conte di Montecristo rappresenta una grossa sfida ricolma di aspettative. La produzione, italo francese, porta la firma di Bille August e Sandro Petraglia che promettono una scrittura fedele alla tradizione ma anche molto moderna, che sappia adattarsi all’epoca in cui nasce e che sappia rimanere immortale come il libro a cui si ispira. Nel cast anche un amatissimo Nicolas Maupas, direttamente da Mare Fuori, che sfrutta finalmente le sue origini francesi e potrà sicuramente riscattarsi e stupirci.
6. Maschi veri
Gli sceneggiatori di Maschi veri (qualche notizia in merito), una delle serie tv italiane in arrivo nel 2025, sono Furio Andreotti e Giulia Calenda che hanno firmato la sceneggiatura di C’è ancora domani, di Paola Cortellesi. Il progetto, preso in carico da Netflix per il 2025, è quindi ben delineato. La serie tv, dissacrante e ironica, vuole sradicare certi stereotipi legati alle differenza tra uomini e donne ma anche andare a mettere in discussione dei paradigmi troppo legati alla società e pochissimo alle persone. I quattro Maschi veri sono Francesco Montanari nei panni di Riccardo, Maurizio Lastrico nei panni di Mattia, Matteo Martari nei panni di Massimo e Pietro Sermonti nei panni di Luigi. Quattro amici che, con ironia e soprattutto tanta autoironia, decidono di mettersi in gioco e cercare di capire la società attraverso le differenze che impone tra il sesso femminile e quello maschile. Interessante sicuramente il punto di vista maschile che si sceglie di adottare, per far sì che siano gli uomini a mettersi in gioco in maniera completa e che non debbano essere per forza le donne promotrici del problema. Come i quattro amici, siamo tutti pronti a metterci in gioco e a valutare con apertura mentale un progetto che attrae sicuramente molto curiosità.