Se parliamo di stratificazione sociale, teorie sociologiche e sistema capitalistico, l’ultima cosa che ci viene in mente è Gossip Girl. Eppure, se a una prima analisi può esservi sfuggito, il magico mondo di Blair e Serena è una vera e propria sineddoche di tutte queste formule. Innanzitutto con stratificazione sociale si intende la diversa collocazione delle classi sociali in una scala (vi suona già qualcosa, vero?) di superiorità o inferiorità. Il collocamento di un determinato gruppo di persone su questa scala è dato da diversi fattori: ricchezza, potere e il prestigio attribuito a essi nella società. Sembra complicato, ma non lo è affatto.
Ogni società funziona a modo suo e l’Upper East Side non fa eccezione. Chi vive in quella parte di New York appartiene a un gruppo elitario di individui. È infatti evidente come la loro ricchezza li distingua enormemente, la vita di questi adolescenti è tutt’altro che simile quella dei loro pari. Il guardaroba di Blair è composto unicamente da capi firmati e alla moda, Serena si può permettere di vivere nella suite di un albergo in attesa di trovare casa. Chuck è figlio del più importante imprenditore della città e Nate ha una famiglia aristocratica. Senza poi nominare il fatto che ognuno di loro arriva comodamente a scuola ogni mattina con una limousine guidata dal proprio autista privato. Questo basterebbe a distinguere i rampolli di New York dal resto dei ragazzi della loro età, ma non è tutto.
Per Max Weber la stratificazione sociale non si basa unicamente sulla disponibilità economica. Infatti, nonostante Dan e Jenny Humphrey non provengano da famiglie facoltose, riescono a permettersi la retta del prestigioso liceo. Questo però non basta a metterli sullo stesso scalino dei loro amici. Sarebbe troppo facile. Jenny deve faticare non poco per farsi accettare con i suoi vestiti a prezzo conveniente e Dan deve riuscire a distinguersi come studente per avere accesso alle borse di studio. La teoria di Weber si vede qui: per lui la differenza tra le classi sociali sta tutta nel gruppo di individui.
In Gossip Girl non è per niente semplice entrare nella cerchia dei ragazzi popolari e nemmeno farsi le amicizie giuste: se non ci sei fin da subito il tuo posto te lo devi sudare. Facendo la tirapiedi di Blair, ad esempio. La Regina B chiede alle nuove reclute diverse prove di fedeltà e si aspetta estremo rispetto da loro. Un gruppo omogeneo di individui si basa quindi sugli aspetti culturali condivisi. Non essere cresciuti facendo le vacanze in Europa o sulle isole tropicali non ti permette di condividere lo stesso bagaglio di chi invece le ritiene mete abituali. In Gossip Girl il tuo stile di vita ti definisce. Le persone che frequenti, ma anche gli amici della tua famiglia, sono tutt’altro che un dettaglio irrilevante. L’accesso a diverse occasioni sociali è determinato proprio dai contatti di un dato individuo.
Il ristorante in cui Dan porta Serena per il loro appuntamento, ad esempio, è quanto di più lontano possa esserci dal suo stile di vita. I camerieri sono eleganti, il locale è raffinato e i nomi delle portate hanno tutti un accento francese che lui proprio non riesce a pronunciare in maniera decente. Non solo è un vero pesce fuor d’acqua, ma non può neanche permettersi di pagare l’intero conto della cena e cambia ordinazione dopo che Serena, habitué del locale, ordina il solito.
Nel paragone tra la stratificazione sociale e il teen drama anni 2000, tornano utili i famosissimi scalini del MET.
L’emblema della serie non a caso è una scala. Potersi sedere su uno di quei gradini non è un’azione scontata, ci sono diversi passaggi da seguire e, più importante di tutto, te lo devi meritare. Blair, soprannominata Regina, ha di diritto il posto d’onore sullo scalino più alto ed è lei stessa ad incarnare l’archetipo della classe sociale più alta. Piena di soldi, e non si dimentica mai di ricordarcelo, i suoi migliori amici sono i più popolari della scuola, nonché oggetto di tutte le speculazioni di Gossip Girl, e la sua vita sembra perfetta. In questo caso, rappresentando la massima autorità disponibile, tutte le figure che le ruotano attorno vengono posizionate di conseguenza. Serena è l’unica che può sedere alla sua stessa altezza. Non solo perché è la sua migliore amica, ma anche perché rappresenta gli stessi ideali di Blair in maniera più libertina e audace. Immediatamente sotto il loro scalino ci sono Hazel, Isabel, Penelope, le storiche amiche di Blair: Le Perfide. Loro sono di buona famiglia e conducono una vita simile, ma non hanno la stessa popolarità e nemmeno il carattere di Blair o Serena. Inutile dire che sul gradino più basso troviamo Jenny Humphrey arrivata con la metro da Brooklyn.
Sulla posizione degli scalini non si può sindacare, tutti sanno che è così e non c’è modo per cambiare l’ordine delle cose. Inoltre, una volta conquistato un gradino, si fa di tutto per mantenere la propria posizione. Il rimprovero più grande infatti sarebbe quello di sentirsi dire “Siediti un po’ più in basso”. Ecco che la metafora diventa calzante, se non sei come loro allora per te non c’è posto. Perché se una classe sociale ti appartiene alla nascita ti viene imposta e non dipende da te, il tuo gradino nella stratificazione te lo conquisti con i denti e con le unghie. Passi anche arrivare da un contesto modesto, ma guadagnarsi il rispetto di tutti non è un’opzione. Quelli dell’Upper East Side lo sanno bene. Sanno di essere invidiati dagli altri, di occupare un gradino che in molti non possono nemmeno sognarsi e il loro gioco di supremazia gira proprio attorno a questo.
Quindi se Max Weber all’inizio ci sembrava solo uno dei tanti noiosi teorici che abbiamo sentito nominare, ora la sua filosofia ci sembra molto più chiara. Le nostre origini ci condizionano profondamente e doversi poi adattare in un contesto in cui nulla sembra familiare è difficile e traumatico. Dan diventa il fidanzato di Serena, ma per CeCe, nonna ancora meno aperta al cambiamento, lui sarà comunque feccia di Brooklyn. Si può fingere come ha fatto Jenny per un po’, ma le conseguenze prima o poi arrivano e sono decisamente spiacevoli.
Le opportunità di vita all’interno della società sono proporzionali al gradino che occupi.
Con questa sintesi del pensiero di Weber, si completa il quadro di una delle serie tv più apprezzate di sempre. Per diverse stagioni al centro degli episodi c’è stata l’ammissione ai college delle Ivy League. Le speranze di ognuno dei personaggi non si basano unicamente sulla loro competenza scolastica, per alcuni la strada era decisamente più spianata e il loro futuro sembrava già a portata di mano. Per altri, invece, l’ammissione era uno tra i tanti obiettivi da conquistare per potersi costruire un futuro.