<<Camminare con un amico di notte, è meglio che farlo di giorno da solo>>, questa è la famosa battuta di uno dei cattivi della serie, lo Spaventapasseri. E a noi? Manca questa adrenalinica amica di nome Gotham?
La serie firmata Warner Bros è nata nel 2014 ed è terminata senza alcun intoppo poco tempo fa, nel 2019. Possiamo tranquillamente affermare che la conclusione della serie sia venuta da sé, in modo naturale, giungendo alla conclusione del suo arco narrativo nel momento esatto in cui doveva terminare, senza dilungarsi.
Per chi non ne fosse a conoscenza, Gotham è la serie tv prequel tratta dai fumetti di Batman della nota casa di produzione DC, acerrima nemica dell’altrettanto conosciuta Marvel, e racconta le avventure di Bruce Wayne prima di diventare il Cavaliere Oscuro che tutti conosciamo. Interpretato da David Mazouz, classe 2001, l’attore risulta molto convincente nonostante l’ancora poca esperienza attoriale. La serie si concentra su come il giovane Bruce Wayne sia arrivato a essere Batman, ed è proprio questo il bello: incontrare e conoscere Batman sotto un’altra veste, quella di adolescente in erba, regalandoci così una sua versione inedita, ancora mai vista in altri adattamenti precedenti.
Gotham ci ha condotto, mano nella mano, attraverso tutti i passi del piccolo Cavaliere Oscuro: da quando ha perso i suoi genitori sentendosi completamente smarrito, a quando è diventato un uomo, momento nel quale si è reso conto di dover proteggere lui stesso i più deboli, caricandosi sulle spalle questo pesante fardello.
Ma quindi, Gotham ci manca? Beh, la risposta alla domanda è un deciso e secco NO! Non ci manca Gotham! Perché è un pessimo lavoro? Assolutamente no! È un gran bel lavoro! E proprio per questo non ha nessun motivo per mancarci. Il regista e i produttori in primis hanno capito con largo anticipo quando la storia stava volgendo al suo capolinea e anziché portarla avanti a tutti i costi spingendo sugli ascolti ha preferito portarla alla sua naturale fine, non scontentando così i fan e non rovinando anni di bellissime avventure.
Ci pensate, effettivamente? Quante serie sono andate avanti “per forza”? Spinte dal grandissimo successo iniziale? Certe case di produzione, dato il colossale guadagno e l’irresistibile fama, spesso non vogliono rinunciare al loro prodotto, costringendo la storia in una rete che la intrappola e la rende infinita e, molto spesso, incoerente. Sono innumerevoli gli esempi esempi a riguardo: a cominciare da serie tv italiane poco impegnative e leggere come I Cesaroni, per passare a serie tv straniere molto amate, indifendibili ormai persino dai fan, come Gray’s Anatomy e Once Upon a Time.
Gotham ci restituisce l’esatto contrario! Concentrandosi sugli aspetti che davvero servono alla storia: quelli necessari a Bruce per cambiare drasticamente se stesso al fine di temprare la sua mente e il suo corpo in favore di ciò che è destinato a essere. Questo non riguarda solo Bruce Wayne, ma tutti i personaggi che, districandosi nelle vicende della storia, mutano profondamente il loro essere per arrivare di fatto dove devono arrivare. Esempi lampanti sono: James Gordon (Benjamin McKenzie), che arriverà a essere anch’egli protettore di Gotham e a redimersi per il suo passato, o la bellissima Leslie Thompkins (Morena Baccarin), mostrataci a inizio serie incatenata nello stereotipo della bella donzella in pericolo, dipendente esclusivamente dal suo amato James per fare qualsiasi cosa, e giunta al termine della serie alla sua finale trasformazione in forte donna indipendente, paladina della giustizia.
I più grandi appassionati di fumetti avranno sicuramente avuto la curiosità di terminare la serie – attualmente disponibile su Netflix – con giudizi negativi o positivi annessi, ma per coloro i quali ancora non hanno avuto l’ardire di iniziarla quello che possiamo dire è che sicuramente quello di Gotham è un viaggio che merita di essere incominciato. Perché? Perché è un prodotto che può accontentare tutti i gusti: dagli appassionati dei thriller a quelli dell’investigazione, del fantastico o addirittura dell’horror, passando anche a bussare al cuore di chi ama quel pizzico di romanticismo.
Dunque, a più di tre anni dalla sua fine, Gotham davvero non ci manca.
Ha avuto la sua degna fine, arrivata al momento giusto, e ci ha fatto conoscere una parte della storia di Batman che nessuno, prima di allora, aveva mai avuto l’ardire di raccontarci.
Non ci serve più continuare a seguire le avventure di Bruce Wayne o dei suoi compagni, perché ormai Bruce è diventato Batman e non occorre nient’altro in più. Quello che avverrà successivamente già lo sappiamo e arriva senz’altro dritto al cuore dopo i capolavori di Cristopher Nolan. Quello che ci rimane, invece, è pensare a Gotham come a un dolce ricordo a cui ritornare quando un amico ti chiede: “Ma l’hai vista Gotham? Com’è?”.