Grace and Frankie è appena finito dandoci l’ennesima prova che a 84 anni Jane Fonda è ancora una grandissima attrice. Come se non bastasse è anche un grandissimo personaggio, che si professa da sempre femminista e attenta all’ambiente. A una grande carriera corrisponde, in questo caso, anche una grande personalità quindi è incomprensibile come mai, durante una recente intervista, le siano state poste domande legate più alla chirurgia plastica che alle sue infinite esperienze. Come quella volta che a un evento di beneficenza sono state chieste delucidazioni sull’armadio di Blake Lively, o quando si è fatto del facile umorismo (sessista e di pessimo gusto) sulle capacità di calcolo di Mayim Bialik. Per non parlare di quella volta in cui Amy Poehler è stata al centro del più maschilista dei luoghi comuni.
Quello che conta però è non farci mai l’abitudine, perché è fondamentale sfruttare una pessima domanda per aprire una nuova possibilità di riflessione.
Ecco quindi, oltre a Jane Fonda, dieci attori delle serie tv che non si sono fatti prendere dall’imbarazzo o dall’impulsività e hanno risposto in maniera opportuna a una domanda inopportuna.
1 Amy Poehler
Amy Poehler è una comica dal talento gigantesco e Parks and Recreation non sarebbe lo stesso senza l’inguaribile ottimismo di Leslie Knope. Ma non solo, Amy Poehler è un’attrice cinematografica, è una regista, è una doppiatrice. Si è portata a casa due nomination agli Emmy e ha vinto un Golden Globe oltre che un Teen Choice Award. Nessuno metterebbe mai in dubbio il suo essere una professionista capace. Nessuno a parte l’intervistatore di NewsWeek che, durante un’intervista con tutto il cast del Saturday Night Live, pensa bene di rivolgerle una delle domande più stupide, misogine e qualunquiste si sia mai sentita: ” Come mai le donne fanno meno ridere degli uomini?”. Mantenendo il sorriso (la calma) e una verve davvero invidiabile Amy Poehler ha risposto all’intervistatore semplicemente con un ” Non lo so, direi che è questa domanda a essere noiosa” facendo scoppiare a ridere tutta la sala. Donne che fanno ridere 1, uomini 0.
2 Ariana Grande
I primi passi di Ariana Grande nel mondo dello spettacolo vengono mossi all’interno della famiglia Disney, dove la cantante e attrice di origine italiana ha raggiunto la notorietà grazie al personaggio di Cat, quella del duo Sam e Cat. Di strada però ne ha fatta parecchia sia come cantante che come personaggio televisivo. Dal Disney Channel al Saturday Night Live, passando per un’infinità di dischi di platino, una linea di profumi, una di make up e perfino un attentato terroristico durante un suo concerto al quale ha risposto con un altro concerto ancora più grande e memorabile. Niente può fermare questa neanche trentenne e viene da sé che a chiunque piacerebbe avere la possibilità di intervistare un personaggio così carismatico. Beh quasi tutti, fra le innumerevoli cose che si potrebbero chiedere a chi calca i palcoscenici di tutto il mondo da quando era poco più che una ragazzina, c’è anche chi ha pensato di sprecare l’occasione. Durante un’intervista radiofonica negli Stati Uniti infatti, lo speaker ha rivolto la più inutile delle domande possibili, ovvero ha chiesto alla ragazza se sarebbe stata capace di scegliere fra fare a meno del trucco oppure del telefono. La risposta di Ariana è risultata chiaramente tagliente, dopo qualche secondo di incredulo silenzio ha guardato lo speaker e gli ha chiesto a sua volta se fosse davvero certo che le ragazze non fossero in grado di pensare ad altro e che ovviamente nessuna delle due cose per lei era di vitale importanza.
3 Helen Mirren
Michael Parkinson è un giornalista piuttosto famoso nel Regno Unito, dove per decenni ha presentato un programma televisivo serale in cui intervistava in maniera acuta e qualche volta irriverente, alcuni personaggi famosi. Nel 1975 l’intervista acuta e irriverente si è ben presto trasformata in misogina e sessista, il tutto ai danni di una giovane e fin troppo educata Helen Mirren. La chiacchierata inizia con una serie di complimenti per la brillante attrice che, forte della sua presenza all’interno della Royal Shakespeare Company, si stava facendo un nome sia in teatro che al cinema. Ma già dopo pochissimi minuti viene posta una domanda che cambia considerevolmente il tono della conversazione. Parkinson, con tono composto e professionale (nella convinzione forse in incarnare perfettamente lo humour inglese), chiede a Helen Mirren se si considera un’attrice seria. Vedendo l’espressione confusa e perplessa della donna, rincara la dose chiedendole se è possibile per lei credere di incarnare il classico cliché dell’attrice seria considerando “il notevole armamentario” che possiede, alludendo ovviamente alle caratteristiche fisiche dell’attrice. Helen Mirren cerca di rispondere con una battuta, fingendo di non aver capito bene a cosa alludesse, ma per essere sicuro di risultare sufficientemente sgradevole Parkinson rincara la dose dicendo esplicitamente se è possibile essere serie e contemporaneamente avere anche una taglia di reggiseno considerevole. Forse più di cinquant’anni di strabiliante carriera in cinema, teatro e televisione sono una risposta abbastanza chiara.
4 Blake Lively
Forse la carriera di Blake Lively ha subito un momentaneo arresto in favore della famiglia, ma sicuramente l’attrice non è rimasta con le mani in mano. Come Jane Fonda, anche Blake Lively è molto attiva nell’ambito dell’ecologia e della filantropia, in particolare si dedica moltissimo alla protezione dell’infanzia. Fra donazioni importanti, fondazioni e serate di beneficenza, sempre fedelmente accompagnata dal marito e dalla sua famiglia abbastanza numerosa, Blake Lively è sempre in prima fila nella difesa dei diritti dei bambini. Stupisce moltissimo quindi che a una serata organizzata dall’attrice stessa, una giornalista non fosse poi così interessata all’impegno sociale di Blake, ma piuttosto volesse parlare dei suoi abiti. Dopo un accorato discorso sul palco, l’attrice ha lasciato posto alle domande ed è stato proprio in quel momento che si è sentita domandare quale fosse l’outfit in cui si sentisse più a proprio agio. Al netto del fatto che lo stile di Serena Van Der Woodsen ci ha accompagnato per tutta l’adolescenza, in quella situazione l’uscita è stata piuttosto inopportuna cosa che, fra l’altro, l’attrice stessa non ha mancato di sottolineare.
5 Natasha Lyonne
Due fra le serie di maggior successo di Netflix vedono come protagonista la talentuosa Natasha Lyonne. Da una parte Orange is the New Black che racconta la dura vita delle carceri femminili, dall’altra Russian Dolls e la sua labirintica spirale di compleanno. È proprio durante un’intervista rilasciata per Netflix che Natasha Lyonne si fa prendere, a ragione, da un momento di nervosismo e rimbecca l’intervistatore per una domanda di pessimo gusto che le viene rivolta. Parlando di Orange is the New Black le viene chiesto infatti, come facesse a girare le scene in cui doveva risultare adirata o feroce. In altre parole l’intervistatore domanda come facessero le attrici del cast, tutte così fisicamente appetibili, a risultare credibili nell’apparire arrabbiate. Natasha Lyonne non ci pensa su neanche mezzo secondo e chiede al giornalista se è sicuro di quello che ha detto, perché per come è stata posta la domanda suona particolarmente misogina visto e considerato che tutte le attrici in questione sono anche professionali, capaci e talentuose. Oltre che belle.
6 Rowan Blanchard
Rowan Blanchard è un’attrice, modella e soprattutto attivista fra le più popolari dei nostri giorni, sempre in prima linea quando c’è da parlare di disparità di genere e femminismo. Attualmente impegnata nel ruolo di Alexandra Cavill nella serie Netflix Snowpiercer, Rowan ha mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo quando era ancora una bambina, all’interno della grande famiglia Disney. L’attrice infatti aveva un ruolo da protagonista nella serie Girl meets the World, il sequel di Crescere, che fatica! È stato proprio durante una intervista all’epoca in cui lavorava a Disney Channel che si è vista porre una domanda davvero fuori luogo: l’allora tredicenne si è sentita chiamare in causa nel dover dare consigli alle sue coetanee su come rimanere sempre in linea. se la domanda sarebbe stata fuori luogo a qualunque età, Rowan ha almeno ha dato una risposta da normale tredicenne, sostenendo che senza patatine fritte il mondo sarebbe un posto molto più triste e che tutte le persone sarebbero nevrotiche.
7 Jane Fonda
Megyn Kelly è una giornalista statunitense che conduce un talk show di successo al mattino, in poche parole è la versione reale Alex Levi e del suo The Morning Show. Nel 2018 ebbe la fortuna di poter ospitare nel proprio programma l’attrice, modella e attivista Jane Fonda, praticamente un’icona del nostro tempo che a più di ottant’anni è ancora impegnata su molteplici fronti. Una storia lunghissima fatta di dischi, Golden Globes, Emmy e Oscar. Pochi mesi prima di questa ospitata tra l’altro, aveva appena vinto il Leone d’Oro alla Carriera al Festival del Cinema di Venezia. Jane Fonda ha così tante cose da raccontare che probabilmente ci vorrebbero alcune ore di talk show e ancora non basterebbero per sentirle tutte. L’arduo compito di Megyn Kelly quindi era quello di porre le domande giuste, in maniera da condensare l’immagine quasi mitica dell’attrice in un’ intervento di pochi minuti. Cosa chiedere a chi ha lavorato con Marlon Brando, Donald Sutherland o Sydney Pollack , a chi è stato arrestato due volte durante una manifestazione ambientalista, a chi a 84 anni è ancora capace di ricevere recensioni entusiaste per Grace e Frankie, la serie Netflix che la vede protagonista? Megyn Kelly sceglie di cominciare l’intervista parlando di lifting e ritocchini, guardando in faccia una Jane Fonda visibilmente perplessa che le chiede, sorpresa, se davvero è interessata a questo argomento, perché nessuno, ma davvero nessuno lo sarebbe al suo posto.
8 Mayim Bialik
Se il sessismo alla base dell’intervista a Jane Fonda era palese, altrettanto misogina risulta un’intervista fatta durante i SAG Awards a Mayim Bialik. Come in ogni red carpet che si rispetti, fra un autografo e una fotografia le star si prestano a un veloce scambio di battute con la solita coppietta di intervistatori. Il dialogo prevede un paio di domande veloci, possibilmente simpatiche, magari incentrate su una curiosità o peculiarità dell’attore intervistato. Va da sé che per poter fare domande brillanti e intelligenti (anche minimamente) un po’ bisogna conoscere la storia della persona in questione o la percentuale di fare una figuraccia sarà altissima. Ecco perché l’intervistatore sceglie di chiedere, in tono sarcastico e supponente, se Mayim Bialik fosse in grado di risolvere i complicati calcoli che tanto le venivano facili in The Big Bang Theory (neanche le donne fossero capaci solo di scegliere cosa indossare come è capitato a Blake Lively). Mayim Bialik però, oltre che attrice è anche una neuroscienziata che, per chi non lo sapesse, è una branca della scienza che prevede conoscenze di biologia, chimica, matematica, statistica, fisiologia, biochimica, fisica, ma anche psicologia e linguistica. Quindi si, il calcolo le riesce piuttosto bene.
9 Rashida Jones
Ai SAG del 2015 Rashida Jones si è presentata in forma smagliante, elegantissima e pronta a consegnare il premio come migliore attore insieme ad Andy Samberg, il Jake Peralta di Brooklyn 99. Ovviamente, come di rito, prima della cerimonia ufficiale l’attrice ha fatto la sua comparsa sul red carpet dove i fotografi hanno potuto immortalarla in tutto il suo splendore e la solita coppietta di presentatori ( fortunatamente non la stessa che aveva intervista Mayim Bialik) ha potuto rivolgerle qualche domanda. Fra tutte le curiosità possibili e immaginabili Danielle Demski sceglie di togliersene proprio una sulla carnagione di Rashida che, a suo dire, splendeva di un’invidiabile abbronzatura quasi tropicale. Se si potesse tornare indietro nel tempo, quasi certamente la presentatrice farebbe qualsiasi cosa pur di cancellare quella gaffe clamorosa. L’attrice, che con Amy Poehler ha reso famosissima Parks and Recreation, è di etnia mista, cioè di madre ebrea e padre afroamericano, quindi la sua carnagione non è frutto di un’esposizione prolungata al sole. Se qualcuno se lo stesse chiedendo comunque, appena Rashida Jones ha fatto presente agli intervistatori l’errore, loro non solo non si sono scusati con lei prima di sotterrarsi, ma anzi hanno addirittura riso, come se avesse detto qualcosa di spiritoso. Hanno proprio riso, scherzando sul fatto che anche loro fossero di etnia mista (cosa ovviamente non vera). Comunque i red carpet dei SAG sono da rivedere.
10 Tom Hardy
È abbastanza risaputo che Tom Hardy abbia avuto un’adolescenza un po’ complicata. Basta digitare il suo nome su qualunque motore di ricerca e compariranno una lunga sequela di informazioni sulla sua vita privata e sui momenti più bui della sua esistenza. Fra i tanti aneddoti privati dell’attore, apparirà anche una dichiarazione in cui Tom Hardy dice di avere caratteristiche e sentimenti “intrinsecamente femminili” lasciando intendere anche di aver avuto, in gioventù, possibili esperienze omosessuali. La cosa sicuramente non è rilevante nel momento in cui si considera Tom Hardy per il suo lavoro, cioè l’attore. Inspiegabilmente però un giornalista, durante una conferenza stampa al Toronto International Film Festival, invece che parlare con lui di cinema, gli porge una domanda complicata e contorta su quanto fosse difficile per i personaggi famosi parlare della propria sessualità. Tom Hardy capisce immediatamente che quella non era la reale domanda e chiede a sua volta al giornalista perché sia interessato alla sua sessualità, congedandolo prima di sentire la risposta.