7) Cambio cast.
Oramai del cast originale ne sono rimasti in pochi. Questa è un’altra conseguenza di inserire personaggi random e di far morire quasi tutti. Vorrei vedere più spazio dedicato agli “originals” piuttosto che concentrare quasi tutte le puntate sui drammi dei “newbie” che sembrano fin troppo forzati, come se fossero lì giusto per riempire un buco.
8) I pazienti.
Dove sono? In generale per 3/4 della stagione il paziente è o uno dei dottori o un parente. A quanto pare se non sei stato almeno una volta nel letto dell’ospedale vuol dire che non lavori lì. Che fine ha fatto il “caso del giorno” con una storia dietro, una nuova malattia e la corsa contro il tempo per riuscire a salvargli la vita tentando il tutto per tutto?
9) La morte di Derek.
Derek era l’anima di Grey’s Anatomy. Credo ancora che in realtà non sia successo veramente. Riguardo la scena e penso “Okay, si sta svegliando o si sveglierà a breve. Tra 3,2,…2 e 1/2,…1,……, e invece niente. Meredith stacca la spina e tutto finisce. Sì esatto, Grey’s è finito, ciò che stiamo vedendo è solo il fantasma di quello che una volta amavamo.
“It’s Ok. You go. We’ll be fine.”
Parla per te, io non sto bene. Per non parlare poi di quanta facilità ci hanno messo a rimpiazzarlo e su questo stenderei un velo pietoso.
10) 13 anni.
Ci sono show che potrebbero continuare ad oltranza e show che dopo un tot di anni dovrebbero fermarsi. Ecco, Grey’s è uno di quelli che è durato troppo. Ha perso la sua freschezza, ha perso la creatività e la rispettabilità che un tempo si era guadagnato. Non hanno saputo staccare la spina quando ancora era uno dei migliori prodotti in circolo piuttosto che esasperarlo fino a farlo diventare una caricatura di se stesso. Spero che questa stagione possa riportarlo, almeno in parte, alla gloria di un tempo o che si decida di abbatterlo.
Una menzione speciale va fatta ad Ellen Pompeo che dopo la tragica scomparsa di Derek (si Shonda, te lo rinfaccerò per sempre) ci ha regalato delle performance da brividi provando a tutti, ancora una volta, di essere una stella, anzi, come direbbe Cristina, il Sole.